E venne il giorno del silenzio.
“Telefoni muti alle Terme di Sciacca. La crisi finanziaria continua a farsi sentire per la società che deve gestire le strutture saccensi, alle prese con difficoltà di liquidità. In assenza di risorse, non sono state pagate le fatture della fornitura telefonica e l’ente gestore ha dovuto bloccare le linee. I telefoni funzioneranno solo in ricezione fino a quando non saranno pagate le fatture arretrate. Il disagio riguarderà le linee che fanno riferimento agli uffici amministrativi ed allo stabilimento termale. Funziona invece regolarmente la linea dell’albergo. Una ulteriore tegola per la Terme di Sciacca Spa, costretta ad affidarsi agli incassi per potere pagare i servizi, in attesa che diventi operativa la legge regionale che consentirà di ripianare i debiti. La società che gestisce la struttura ha annunciano l’apertura degli stabilimenti per le prossime giornate, mentre potrebbe ritardare l’apertura delle piscine, che necessitano invece di manutenzione. Il consiglio di amministrazione si sta adoperando per superare la difficoltà attuale ed avviare la stagione termale senza ulteriori intoppi.
Giuseppe Recca “
Saremmo voluto rimanere ammutoliti dalla grande efficienza e dal rilancio delle nostre terme; dal frenetico andirivieni degli operatori che forniscono i servizi agli utenti; dall’immagine gioiosa dei frequentatori delle piscine termali.
Ci dobbiamo, invece, accontentare del…Silenzio !!! Consono alle strutture termali ed alle località in cui esse si trovano, ma non esattamente quello che Sciacca sperava con l’avvento delle Terme S.p.A.
Un silenzio… telefonico, assordante ma ultrasonico. Infatti, come gli ultrasuoni, viene percepito soltanto da alcuni (una minoranza) e ignorato da altri (la stragrande maggioranza).
Aggiungiamo, dunque, questo ulteriore tassello al mosaico (o puzzle) che si sta costruendo intorno alle Terme di Sciacca, in attesa che sopraggiunga colui che detiene l’ultimo “pezzo” per completare l’opera di distruzione: TERME…NETOR !!!
Pietro Mistretta
