Uno, due, tre… il bus che prima non c’era adesso c’e’


ovvero Astuta metodologia per il recupero di un pullman per una corsa successiva o per un’eventuale corsa bis a danno dei passeggeri.

Nel ricordarvi che abbiamo aperto un’apposita sezione chiamata DIARIO DEI DISSERVIZI GALLO-SAIS (clicca qui per visualizzarla) dedicata alle vostre segnalazioni sul tema, pervenuteci dal 20 Marzo 2008 in poi (data che si riferisce alla nostra ultima missiva nei confronti della ditta sopracitata) ed in attesa che qualcuno si degni di fornirci una risposta prima di farci risentire (evenienza che si verificherà tra non molto), pubblichiamo il racconto di un cittadino saccense in viaggio sulla SCIACCA-PALERMO lo scorso 28 Aprile:

Lunedi’ 28 Aprile. Giorno difficile per la ditta Gallo. Bisogna coprire tutte le corse andata e ritorno della tratta Sciacca-Palermo e, in genere, vuoi per l’elevato numero di pendolari lavoratori, vuoi per l’elevato numero di studenti universitari, risulta necessaria, in determinate fasce orarie, la presenza di qualche mezzo in piu’ per il raddoppio della corsa cosi’ da garantire a tutti la possibilita’ di partire all’orario desiderato.

Sono le 05:00 del mattino e qualcuno della ditta si chiede come si puo’ fare ad aumentare il numero dei mezzi disponibili senza la soppressione alcuna delle corse giornaliere tabellate. Un caffe’ e magicamente, assieme ai primi bagliori dell’alba, arriva l’idea: la compressione delle corse! Idea astuta, sottile, totalmente trasparente, che alla ditta non costa nulla e puo’ arrecare disagio soltanto ai passeggeri. Ma chi se ne frega?.

Si passa dunque all’attuazione dell’idea.
Sono le ore 06:00. In via Agatocle a Sciacca sono parcheggiati i soliti tre autobus che a quell’ora sono in partenza per Palermo: un autobus raggiunge il capoluogo percorrendo l’autostrada, gli altri due invece percorrono la S.S. 624 con la differenza che uno parte da Sciacca direttamente, mentre l’altro parte da Ribera e passa da Sciacca. L’autista del pullman che parte da Sciacca e percorre la fondovalle invita tutti i passeggeri a salire sul pullman che arriva da Ribera spiegando che in questo modo se tutti i passeggeri trovano posto il suo mezzo puo’ restare a Sciacca a disposizione per la corsa successiva o per un’eventuale seconda corsa qualora se ne presentasse la necessita’ durante l’arco della giornata. Fin qui sembra tutto legittimo e ragionevole, ma si da’ il caso che l’autobus proveniente da Ribera si riempie completamente gia’ in via Agatocle per cui diventa necessario partire anche col secondo autobus da Sciacca alla luce del fatto che un congruo numero di passeggeri si trovano ancora ad aspettare alla fermata davanti al Mobilificio Toto.

Porca miseria! Che disdetta! Compressione delle corse non riuscita! Non ci voleva. Ma non facciamoci prendere dallo scoramento: sostituiamo il piano a con il piano b.

Subito dopo aver fatto salire i passeggeri che attendevano in contrada Seniazza l’autista del secondo pullman, con l’aiuto di un prodotto della tecnologia moderna che e’ adoperato soltanto nei casi di comodo per l’azienda, contatta l’autista del pullman che era partito da Sciacca per Palermo alle 05:15, gli chiede informazioni circa la densita’ dei passeggeri sul mezzo che sta conducendo e, appurato che la compressione poteva avere luogo sotto un cavalcavia della S.S. 624 nei pressi dello svincolo per Sambuca, lo invita ad attenderlo nel luogo appena citato per consentire al fenomeno fisico di concretizzarsi. Cosi’, intorno alle 06:40, sotto il cavalcavia, avviene il miracolo: i passeggeri dell’autobus partito alle 06:00 scendono dal mezzo su cui viaggiavano, seccati perche’ hanno avuto il sonno interrotto, e salgono sull’autobus partito alle 05:15 per essere accolti dai passeggeri che gia’ lo occupavano con una notevole dose di giustificatissima incazzatura superiore: si sono alzati almeno alle 04:45 per arrivare a Palermo come se fossero partiti alle 06:00 e, aspetto secondario, ma non per questo meno importante, per avere avuto interrotto, anche loro, il contatto con Morfeo.

Ma a chi importa che dei lavoratori a causa della carenza di pullman della ditta trasporti arriva in ritardo sul posto di lavoro? L’importante e’ avere recuperato la disponibilita’ di un mezzo che prima non c’era. E poi c’e’ piu’ soddisfazione se l’operazione e’ a costo zero per l’azienda e ad essere fregati sono gli altri.

Mi chiedo fino a quando consentiremo, consentiranno che cio’ accada?

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