GIRGENTI ACQUE S.P.A, OVVERO: CHI LASCIA LA VECCHIA PER LA NUOVA….


da Agrigentonotizie.it

Acqua, ad Agrigento torna lo spettro della grande sete

Cronaca – Agrigento – 07/07/2008

“Con il passaggio della gestione dell’acqua da Comune di Agrigento alla società Girgenti acque Spa i turni di erogazione e i servizi offerti ai cittadini sono notevolmente peggiorati”. A denunciarlo sono oggi i consiglieri comunali del Partito Democratico Nello Hamel, Salvatore Lauricella e Angela Galvano.

“I turni della distribuzione dell’acqua in città, in molti suoi quartieri e nelle frazioni – spiegano i consiglieri comunali – si sono allungati e in piena estate il problema della mancanza dell’acqua si ripropone, nuovamente, con drammaticità”.

Interpreti dello stato di disagio in cui si vengono a trovare tanti cittadini per la mancanza dell’acqua, i tre hanno rivolto un invito alla Girgenti Acque Spa a ristabilire le giuste portate per fornire l’acqua che spetta alla città di Agrigento.

Inoltre Hamel, Lauricella Galvano chiedono alla società erogatrice il rispetto del principio che impone al Commissario regionale delle acque di garantire alla città di Agrigento flussi di acqua costanti attraverso fonti alternative.

Diversi poi i punti individuati dai rappresentanti del Pd in Consiglio comunale. A partire dai necessari interventi sulle condizioni di fatiscenza della rete idrica comunale per evitare la dispersione di migliaia di metri cubi di acqua, per arrivare ad una programmazione delle riserve che consenta di affrontare le emergenze e le interruzioni dei flussi di arrivo ai serbatoi.

Tra le richieste formulate alla Girgenti acque c’è anche l’applicazione di criteri di distribuzione dell’acqua, in centro e in periferia, con la dovuta equità nei confronti dei cittadini ed una gestione più efficace dell’interconnessione dei serbatoi, realizzata dal Genio Civile per assicurare equità e parità di trattamento per tutti cittadini ed equità nella distribuzione indipendentemente dalle fonti di approvvigionamento.

L’invito è dunque a rivedere il piano di distribuzione idrica e a programmare una gestione più razionale dei turni per le frazioni e per alcuni settori critici della città. “Ma è anche necessario – aggiungono – avviare un programma di riparazione urgente delle numerose perdite segnalate dai cittadini in tutti i quartieri della città per evitare dispersioni di acqua e danni alla viabilità”.

Ma nell’emergenza dicono i tre consiglieri del Pd è necessario assicurare una corretta e puntuale informazione dei turni e dei ritardi, utilizzando il servizio telefonico in modo continuativo e senza lunghi periodi di assenza di risposta per gli utenti che telefonano. Ed in questo senso Hamel, Lauricella e Galvano propongono l’istituzione di un registro ufficiale ed accessibile al pubblico dei turni di erogazione per consentire di verificare l’effettiva parità di trattamento tra tutte le strade servite dal servizio idrico.

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Questo è quello che succede ad Agrigento, ma che molto probabilmente accadrà anche da noi, con una piccola ma sostanziale differenza: Noi le fonti idriche l’abbiamo e dovremo dividerle con altri, e per giunta ad un prezzo più oneroso di adesso.
L’accorato appello di Agrigento, che soffre ti tale  problema da sempre,  è in sintesi questo: Agrigento non ha acqua sufficiente, quindi facciamocela dare da chi ce l’ha, cioè Noi.
Noi de L’ALTRASCIACCA riteniamo che esprimere solidarietà su tale problematica ad una città come Agrigento  sia giusto e corretto. Non riteniamo, viceversa, che farla gestire da una società che miri solo al profitto sia sbagliato e che, comunque, chi possiede le fontiidriche e le mette a disposizione di altri debba avere un ritorno economico in tema di tariffe applicate.
La gestione dell’erogazione idrica affidata a “privati” non vuol dire aver risolto tutti i problemi ad essa connessi, come è stato fatto credere e come si è giustificato l’affidamento a GirgentiAcque S.p.A. dell’A.T.O.  di Agrigento.
La verità, purtroppo, è che l’accaparramento di cospicui finanziamenti europei sul rifacimento delle rete idriche locali, ha , di fatto, smosso gli appetiti di diversi “operatori” del settore gestione acqua, i quali fiutando il grosso affare, hanno pensato bene di approfittarne , con la scusa di applicare la famosa Legge Galli, ma concretamente di prendersi un fetta della grande e lucrosa torta del business dell’acqua.
I fatti sono quelli riportati dagli organi di stampa , i buoni propositi di Siciliacque e Girgenti Acque sono ancora delle belle parole non supportate da nessun fatto.
Anzi, per la verità un fatto concreto del passaggio a Girgenti Acque c’è:
L’AUMENTO DELLE TARIFFE DEL COSTO DELL’ACQUA !!!
Meditate gente…meditate..
 

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