Un sindaco con la puzza sotto… la finestra 1


Ecco un divertente articolo di Alberto Montalbano pubblicato sul suo blog:www.albertomontalbano.blogspot.com:

Il primo cittadino di Sciacca, Mario Turturici, è di quelli che alla forma ci tengono. Cura l’abbigliamento (e fin qui tutti d’accordo: lo fa a spese sue). Va in giro con un’auto blu comprata subito dopo l’insediamento. Coi soldi che Rocco Forte avrebbe dovuto versare in oneri di urbanizzazione secondaria ha rifatto il prospetto del palazzo municipale.

Meno male che neppure i consiglieri comunali possono lamentarsi: hanno un’aula tutta nuova e perfino un tabellone luminoso per il voto elettronico che fa tanto Parlamento. Una cosa a cui il sindaco tiene tantissimo è il suo ufficio di gabinetto. Il mobilio se l’era già rifatto, adesso è il turno degli uffici veri e propri. Chiusi per ristrutturazione, sindaco e compagnia si sono trasferiti nell’ex collegio S. Anna, in via S. Caterina.

Poteva cercarsi un parcheggio come i comuni mortali? Poteva farsi i 30 metri a piedi che separano il municipio (dove assessori e consiglieri parcheggiano di straforo nell’atrio inferiore da poco restaurato) dalla nuova temporanea sede? Neanche per idea. E dire che sarebbe istruttivo girare per ore alla ricerca di un parcheggio in centro! No. Lui s’è fatto riservare un parcheggio proprio accanto al portone del S. Anna. Ci sono delle belle strisce gialle e un cartello con su scritto: Riservato auto istituzionale.

Qui, però, ha avuto un intoppo.
Come si vede nelle foto (in alto), il parcheggio era e rimane occupato da ben tre cassonetti dei rifiuti. Che i rapporti tra Mario Turturici (il sindaco) e la So.Ge.I.R. (la ditta che raccoglie i rifiuti) non fossero buoni, già si sapeva. Qui però si sfiora lo sfregio!

Per anni quei cassonetti sono stati proprio sotto la lapide che ricorda l’assassinio di Accursio Miraglia. Dopo anni di proteste alla fine furono spostati. Chi avrebbe mai pensato che, un giorno, quei cassonetti sarebbero finiti proprio nel parcheggio del sindaco?

La città si divide in due fazioni. Da una parte i cultori dell’antipolitica, che apprezzano il simbolismo della “munnizza” in uno spazio riservato alle istituzioni. Dall’altra i formalisti, che a questo spettacolo un po’ s’indignano.

E il sindaco? Di lui si dice che abbia un po’ la puzza sotto il naso. Forse era solo una diceria. Di sicuro, adesso, ce l’ha sotto la finestra.


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Un commento su “Un sindaco con la puzza sotto… la finestra

  • Salvatore I.

    Se non fosse per il colore rigorosamente blu delle auto istituzionali, avrei detto che il sindaco ha cambiato auto!