SCIACCA – C.DA CARBONE: SPRECHI D’ACQUA A VOLONTA’


L’acqua è ormai da tutti conclamata come un bene prezioso, sia che a dirlo siano i pubblicisti, sia i privatisti. Entrambi, e per finalità diverse, sanno benissimo che le risorse idriche non solo non sono infinite, ma continuano a scarseggiare ogni giorno di più. L’idea che, in uno scenario prossimo venturo, qualcuno potrebbe decidere la sopravvivenza di un altro essere umano, e per giunta guadagnarci, a Noi de L’ALTRASCIACCA non solo non piace, ma faremo di tutto per impedire che questa sciagura avvenga.

I nostri rappresentanti politici, sono stati miopi da sempre su tali problematiche, salvo poi ricorrere ai ripari con Leggi improvvisate o, peggio ancora, più dannose del rimedio stesso. Ora, è indubbio che sprecare una tale e limitata risorsa ( l’acqua potabile) è da criminali, ma quando questo avviene per l’inefficienza e l’incapacità dell’uomo, la misura diventa colma. Anche da noi, a Sciacca, abbiamo esempi fulgidi di sprechi e perdite idriche importanti.Una delle tante che Vi sottoponiamo è quella in C.da Carbone.

Voi direte, cosa ha d’importante la perdita idrica di c.da Carbone?
Semplice: è continua, copiosa e in certi momenti anche spettacolare.

– E’ continua in quanto percorrendo la strada che porta in tale contrada si notano una miriade d’interventi, tutt’altro che risolutivi, anzi…
– E’ copiosa, perché l’acqua che fuoriesce dall’asfalto e che si riversa nella campagna sottostante e paragonabile ad un fiume in piena.
– E’ spettacolare, perché a volte la pressione dell’acqua è talmente forte da creare bellissime “fontane” liquide, che illuminate dai fari delle macchine che vi transitano, le rendendono simili a girandole dai colori dell’arcobaleno.

Bello, stupendo, se volete anche curioso da vedere, ma senza dimenticare che stiamo parlando d’acqua potabile, quindi di elemento indispensabile alla vita, ma che nel caso specifico diventa anche danno per alcuni residenti o proprietari di terreno che stanno impotenti ad osservare le loro proprietà danneggiarsi, gli ulivi seccare ed i terreni diventare paludosi.

Qualcuno dirà: ma perché non segnalano i guasti a chi di competenza?
Già fatto, purtroppo, con il Comune, l’EAS, la Girgenti Acque, le TV, ecc..ecc… senza alcun risultato.

Il cittadino ha deciso di rivolgersi anche a Noi dell’ALTRASCIACCA , da sempre sensibili alla questione acqua e al grido di “dolore” che viene dai propri cittadini, o per meglio dire “UTENTI”, o limoni da spremere in occasione del recapito delle bollette di consumo.

Già, parliamo del consumo d’acqua. Ci domandiamo, se l’acqua distribuita passa prima per le vasche d’accumulo, tutta quella che si disperde lungo l’intera rete idrica cittadina CHI LA PAGA?

Quale attività (da chiunque svolta) può essere remunerativa se circa il 50% del prezioso liquido si perde in mille perdite?
Il sospetto, che pian piano si va trasformando in quasi certezza, è che queste inefficienze le paghiamo Noi cittadini, che non solo siamo privati (com’è successo quest’estate) dell’acqua, ma che dovremmo pagarla il doppio dell’attuale tariffa.

Noi de L’ALTRASCIACCA da tempo denunciamo il tentativo, per il momento riuscito, di accaparrarsi la privatizzazione dell’acqua rendendo la stessa una merce su cui fare profitti ed arricchirsi. I responsabili hanno un nome ed un cognome, cioè tutti i Sindaci, come il nostro, che non hanno ritenuto, come altri stanno facendo in tutta Italia, di opporsi a tale pazzia collettiva.

Ci domandiamo: A QUANDO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ARIA?

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