NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL… CAPIRE


Ieri sera, Consiglio Comunale di Sciacca. All’ordine del giorno, tra le altre questioni, ce n’era una particolarmente a noi de L’ALTRASCIACCA cara: i canoni di depurazione. Finalmente se n’è parlato anche nel civico consesso ed era ora, dopo ben sei settimane dalla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008. Sei settimane in cui noi abbiamo cercato di sostituirci a chi doveva far chiarezza e fornire le giuste indicazioni ai cittadini che, in mancanze delle quali o in presenza di messaggi fuorvianti, potrebbero continuare a pagare ingiustamente quanto non più dovuto. E molti lo stanno facendo.

Ruolo importante di “supplenza” svolto dalle associazioni, come la nostra, in merito alla questione, riconosciuto pubblicamente dai Consigliere Giuseppe Bono e Paolo Mandracchia e stigmatizzato invece negativamente da altri, quasi come se la nostra fosse stata una vera e propria azione di disturbo della quiete pubblica.

Ci aspettavamo tanto dalla seduta consiliare del 24 Novembre (e lo avevamo anche scritto) ma quello che è avvenuto nel pubblico dibattito di ieri sera ha dell’incredibile, dello stupefacente, dell’incomprensibile.

Certo, la mozione approvata ieri chiede di fatto un atteggiamento maggiormente deciso, ma il messaggio finale che comunque nel complessivo è scaturito è quello di un ingiustificabile “incertezza” dell’amministrazione comunale, certamente più “fuorviante” degli interventi delle associazioni in proposito nell’ultimo periodo. Tutto ciò va nella direzione esattamente opposta alla chiarezza.

Invece di entrare nel merito della questione e degli inoppugnabili dati di certezza circa la RETROATTIVITA’ degli effetti della sentenza, e di conseguenza del diritto dei cittadini di vedersi rimborsati i canoni pagati “irragionevolmente” negli ultimi dieci anni (per i quali si aspettano ancora altri “pareri”) si è voluto far trapelare quell’incertezza, mista a non chiarezza o, peggio ancora, disinformazione nei confronti dei contribuenti.

Se tutto ciò non bastasse, il Sindaco e i consiglieri Comunali tutti, hanno approvato una mozione d’indirizzo sulla legittimità del diritto dei cittadini a NON PAGARE quello che è stato dichiarato ILLEGITTIMO, cioè i canoni di depurazione nelle bollette in scadenza.

Grazie, grazie ed ancora grazie per essere arrivati ad una tale e articolata conclusione che ratifica un diritto SACROSANTO sancito dalla Legge, cioè quello di non pagare un corrispettivo di un servizio non goduto.

Ci rammarichiamo ancora una volta che la maggioranza dei Consiglieri (tranne il Consigliere Paolo Mandracchia) non si sia posto il problema di chiedere all’EAS la restituzione dei soldi dei cittadini incassati e non riversati o di chiedere il conguaglio con i crediti per oltre SEI MILIONI DI EURO vantati dal nostro Comune e a tutt’oggi non restituiti.

Si è preferito, ancora una volta, far finta di nulla e considerare l’EAS (questo si che è scandaloso) un’ente in regolare attività anziché un’ente in LIQUIDAZIONE avanzata, arrivando a sostenere che i soldi eventualmente pagati oggi, per canoni di depurazione, saranno “conguagliati” nella prossima bolletta. Scusate, ma se dal 27 maggio 2008 è subentrata all’EAS la Girgenti Acque S.p.A., ci sarà una prossima bolletta EAS ?

Noi crediamo di NO
e per questo motivo non riusciamo a comprendere quale ragionamento trasversale abbiano fatto i nostri rappresentanti istituzionali per giungere ad una tale conclusione.

Non è bastata la chiarezza della sentenza n. 335/2008 della Corte Costituzionale, né il parere di una miriade di avvocati che si sono espressi CHIARAMENTE sulla retroattività, né le decine di
autorevoli Associazioni di Consumatori che hanno promosso, come Noi, moduli per la richiesta di rimborso, né, infine, centinaia di Enti Locali che stanno già predisponendo la restituzione dei canoni pagati illegalmente.

Non fare chiarezza giova a qualcuno ? Trincerarsi dietro ad una nota (non parere) dell’ANCI (istituzione di parte) e proficuo ? o semplicemente dobbiamo dire : C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENT……CAPIRE ?

Ai cittadini il giudizio .

L’ASSOCIAZIONE L’ALTRASCIACCA

————————-

Adesso, per chi non avesse visto il Consiglio Comunale di ieri sera, ecco le fasi del dibattito e votazione della mozione di indirizzo sui canoni di depurazione:

Il Consigliere Paolo Mandracchia (“A che punto è la transazione EAS e che fine hanno fatto i 4 milioni di euro che l’ente in liquidazione doveva restituire al Comune?):

Il sindaco Mario Turturici (“se il Comune di Sciacca dovrà rimborsare i canoni versati dai cittadini fino ai dieci anni antecedenti alla pubblicazione della sentenza, non ci sono problemi, i soldi sono stati allocati in un capitolo del bilancio, quindi ci sono ed il problema non esiste“):

Il consigliere Filippo Marciante: (“chiediamo la sospensione del pagamento dei canoni per rasserenare i cittadini ed evitare l’accavallarsi di soluzioni, alcune valide altre non valide“)

Il consigliere Fabio Leonte (“sull’argomento se ne sono sentite di tutti i colori, in questi giorni avvocati e associazioni hanno confuso il cittadino“):

Il consigliere Gianfranco Vecchio (“invito il sindaco a fare un’azione forte, senza alcun timore reverenziale verso l’Eas che non ha dato esempio di buona amministrazione, che sia consentito ai cittadini di pagare solo il dovuto“)

Il consigliere Umberto Turturici (“siamo dell’avviso anche noi che il canone di depurazione su questa bolletta non debba essere pagato e deve essere detratto“):

Il consigliere Giuseppe Bono (“un plauso alle associazioni per quanto fatto in questi giorni in supporto alle istituzioni e ai cittadini sulla questione canoni“):

Il sindaco Mario Turturici (“condivido tutte le argomentazioni addotte dai consiglieri comunali“:

Il consigliere Paolo Mandracchia (“desideriamo una nota dettagliata di tutte le entrate della transazione EAS e dei canoni di depurazione“:

Il presidente del Consiglio Fabrizio di Paola legge la mozione e la successiva votazione finale:

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.