LUCI E OMBRE DEL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE


Prima di esprimere le nostre considerazioni sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ne approfittiamo per ringraziare l’attuale amministrazione comunale per avere capito la valenza strategica dell’idea progettuale di un parcheggio a raso a servizio della via Cappuccini, elaborato dal nostro socio Ing. Mario Di Giovanna e proposto dalla nostra Associazione qualche giorno fa. Ma non sono soltanto luci quelle che abbiamo visto nel Piano in oggetto. La sensazione, infatti, che abbiamo avuto, e naturalmente speriamo di sbagliarci, è di una sostanziale mancanza di strategia di questa Amministrazione nella gestione delle grandi opere pubbliche.

In particolare ci chiediamo che senso abbia, alla luce del costo elevatissimo, e dei giudizi negativi finora espressi dallo stesso Sindaco e dall’opposizione, mantenere all’interno del Piano la faraonica ed inutile opera di un parcheggio multi-piano al di sotto di Piazza Angelo Scandaliato. Ed ancora, perchè proporre un porto turistico da 24 milioni di euro in contrada Muciare, con tutto quello che questo comporta: alterazione dei fondali, diminuzione della fauna ittica, spostamento del flusso turistico lontano dal tessuto urbano, quando abbiamo uno tra i più grandi e bei porti della Sicilia Occidentale ancora incompleto? Motivate e condivisibili sono state inoltre le argomentazioni della minoranza consiliare che ravvisava una sostanziale incompatibilità tra alcune delle opere inserite nel Piano, come ad esempio: il parcheggio Cappuccini (chiamato dall’amministrazione parcheggio a lambire della Via Madonna della Rocca) ed il parcheggio multi-piano Porta Palermo. A questo punto che senso avrebbe prevederli tutti e due?

Noi crediamo che tali peculiarità, qualunque sia l’esito che poi ne deriverà, vadano attentamente approfondite, per non disperdere inutilmente le poche risorse del Comune. E’ stato francamente avvilente sentir dire, ieri sera in Consiglio, che opere giudicate inutili sono state comunque conservate nella speranza che qualcuno prima o poi le finanzi lo stesso. La nostra opinione è che, se queste sono inutili o ancora peggio dannose, vadano cassate, poiché insiste il concreto rischio che qualche politico di turno, rispondendo a logiche partitiche, le possa finanziare, regalandoci un’altra compiuta o incompiuta in bello stile, con spese sovradimensionate per la nostra città, come il Teatro Samonà.

Una altro appunto che vogliamo fare all’amministrazione Bono riguarda il parcheggio alla Stazione Centrale e la riconversione della tratta ferroviaria in pista ciclabile. Ambedue i progetti costano 5 milioni di euro. Noi avevamo fatto un nostro studio di fattibilità e l’importo risultante è sostanzialmente inferiore (circa 2 milioni di euro ognuno). Perché i progetti dell’Amministrazione costano di più? Che cosa prevedono?

Al fine di rendere più trasparente e razionale il processo di finanziamento delle opere pubbliche e per renderlo rispondente non più a logiche di spartizione partitica ma di utilità pubblica, chiediamo dunque, di:
1. pubblicare sul sito del comune il Piano Triennale delle Opere pubbliche
2. pubblicare gli estratti dei progetti con relativi costi
3. indire un tavolo tecnico con le parti sociali al fine di stabilire una strategia ed una priorità per lo sviluppo delle infrastrutture saccensi.

Speriamo che questo appello venga prontamente accolto poichè Sciacca ha bisogno, una volta e per tutte, di una strategia unitaria ed univoca.

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