I NOSTRI CONSIGLI PER UNA FRUTTUOSA MOZIONE DI INDIRIZZO SULL’ACQUA


Si è svolto oggi, lo apprendiamo dalle TV Locali, un incontro/conferenza stampa del gruppo consigliare del PD di Sciacca. I nove consiglieri di maggioranza hanno comunicato ai presenti che presenteranno nei prossimi giorni una mozione di indirizzo al Civico Consesso saccense con lo scopo di farlo esprimere e confermare il NO DI SCIACCA ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA E DEL SERVIZIO IDRICO dopo l’inversione di tendenza degli ultimi mesi che ha fatto registrare la presenza della nuova amministrazione comunale alle recenti iniziative del Comitato provinciale e regionale dei sindaci per l’acqua pubblica a Caltanissetta, Menfi e presso il Palazzo dei Normanni a Palermo.

L’iniziativa del gruppo del PD non può che essere accolta dall’associazione L’ALTRASCIACCA, in qualità di componente del Forum Siciliano e del Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua, e dal Comitato Cittadino SCIACCA PER L’ACQUA, con assoluto favore ed entusiamo. Si ritiene, questa, un’importante occasione per fissare alcuni punti sui quali il Consiglio Comunale dovrebbe potersi esprimersi in breve tempo e speriamo che anche in quell’occasione lo faccia unanimamente, come già accaduto il 20 Febbraio e il 18 Marzo 2009. Sulla questione, il tempo degli scontri e delle diatribe politiche, è finito. I cittadini faranno poi la conta di chi vuole l’acqua pubblica e di chi invece, seguendo le orme del governo nazionale, la vuole privatizzata, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Con la stessa mozione di indirizzo, si dovrebbe invitare il Consiglio comunale a:

Aderire al Coordinamento NazionaleEnti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato”, costituitosi a Palermo il 14 maggio 2009;

Riconoscere anche nel proprio Statuto comunale il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

Confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;

Riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che “la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l´accesso all´acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgas n. 267/2000“;

Promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:
a. informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;
b. contrasto al crescente uso delle acque minerali e promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
c. promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale;
d. promozione, attraverso l’informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso;
e. informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche in ogni quartiere e contrada;
f. promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel territorio di propria pertinenza.

Sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
a. sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno;
b. propone inoltre di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale.

Il prossimo 4 dicembre, si riuniranno in Sicilia, nello stesso giorno, tanti Consigli comunali (tra cui auspichiamo anche quello di Sciacca) per deliberare la proposta di legge regionale per tornare alla gestione pubblica del servizio idrico. L’obiettivo è superare il numero di 40 Consigli comunali e 500 mila abitanti (chi non è in grado di deliberare il 4 dicembre, può farlo anche dopo – si hanno 90 giorni di tempo per raggiungere le soglie suddette) previsto dalla legge.
In tale occasione, si  inviterà il Consiglio Comunale a:

Esprimere condivisione verso le considerazioni riportate in premessa e di aderire all’iniziativa del “Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”, per la presentazione della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia;

Approvare, ai sensi dell’art. 12 dello Statuto della Regione Siciliana e della legge regionale 10 febbraio 2004, n. 1, la proposta, contenente il progetto di legge di iniziativa dei consigli comunali;

Approvare il progetto di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”, redatto in 17 articoli, e la relazione che ne illustra le finalità e il contenuto;

dare atto che il testo di legge contiene gli elementi necessari per la determinazione del relativo onere finanziario e i mezzi per farvi fronte;

indicare i nomi ed i recapiti di: Michele Botta, sindaco di Menfi (AG), Domenico Giannopolo, sindaco di Caltavuturo (PA) e Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria (RG) quali persone autorizzate a rappresentare i sottoscrittori della iniziativa, così come stabilito dall’art. 35, c. 3, della L.r. n. 1/2004:

dare mandato al Sindaco di trasmettere la deliberazione alla segreteria generale dell’ A.R.S.

Questioni, quelle sopraindicate, per cui si rende necessario, e lo chiederemo nei prossimi giorni, un incontro urgente con il gruppo consiliare del PD, promotore della mozione d’indirizzo per l’acqua pubblica suindicata, di modo le istanze e le relative aspettative dei cittadini saccensi, agrigentini e siciliani non vengano disattese.

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