A SCIACCA (COME NEL RESTO D’ITALIA) SIAMO SEMPRE PIU’ IN…DIFESI


Ieri, 17 dicembre 2009, si è proceduto al voto finale da parte della Camera dei deputati (che ha visto il saccense On. Giuseppe Marinello tra i relatori di Maggioranza) del disegno di legge finanziaria 2010.

Il comma 176 dell’art.2 di questo provvedimento prevede, per i Comuni e per le Province, l’obbligo di adottare specifiche misure volte ad assorbire la riduzione del contributo ordinario disposta dal comma 173. In particolare, la lettera a) prevede l’obbligo di procedere alla soppressione della figura del difensore civico, prevista dall’articolo 11 del TUEL che stabiliva che ”l’istituzione della figura del difensore civico può essere prevista dagli statuti comunali e provinciali, con compiti di garanzia dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale o provinciale. A tale scopo, il difensore civico può segnalare, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini. Lo statuto disciplina l’elezione, le prerogative ed i mezzi del difensore civico nonché i suoi rapporti con il consiglio comunale o provinciale. Il difensore civico comunale e quello provinciale svolgono altresì la funzione di controllo, nei casi previsti dall’art. 127 TUEL, ove fossero riscontrate illegittimità nelle deliberazioni della Giunta e del Consiglio.

Gli importanti compiti assegnati al difensore civico dal Testo Unico Enti Locali ci fanno ritenere quindi quantomeno discutibile il provvedimento adottato nel testo della Finanziaria 2010. I cittadini italiani e saccensi perdono, in questo modo e definitivamente, una figura istituzionale garante dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale, a cui era affidato il compito di segnalare gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell’amministrazione. Impegni assolti diligentemente dalle numerose associazioni presenti sul territorio saccense che, hanno supplito alla sua assenza, anche in questi ultimi lunghi anni in cui tale figura non era stata ritenuta indispensabile dal Consiglio Comunale. Beffardamente, i saccensi vedono menir meno questa figura proprio nel giorno in cui scade il bando comunale che istituisce l’albo degli aspiranti difensori civici della nostra città.

Il difensore civico era divenuto in pochissimo tempo in ogni paese democratico, un organo fondamentale a tutela dei diritti dei cittadini contro una cattiva amministrazione e, per tale motivo, ha conosciuto un così ampio sviluppo in tutto il mondo e in ordinamenti anche profondamente differenti fra loro, tanto che anche i paesi della comunità europea hanno sentito l’esigenza di istituire un organismo similare , “il Mediatore Europeo” (art. 195 del trattato CE), per l’appunto abilitato a ricevere le denunce di tutte le persone fisiche o giuridiche che hanno la propria residenza nell’Unione riguardanti i casi di concreta e cattiva amministrazione da parte degli Organi comunitari. Il governo italiano taglia vergognosamente questa figura.

L’ALTRASCIACCA anche se svolge dal 1 Dicembre 2007 il proprio compito di rappresentanza delle istanze dei cittadini presso la Pubblica Amministrazione in rapporto di equidistanza da ogni partito politico, aveva deciso in questi giorni di istituzionalizzare il proprio ruolo presentando la candidatura del proprio presidente Pietro Mistretta per l’iscrizione all’albo comunale dei difensori civici. Oggi, anche in presenza del comma 176 dell’art.2 della legge finanziaria 2010, abbiamo presentato ugualmente la nostra domanda all’amministrazione cittadina in considerazione del fatto che la legge in questione dovrà essere recepita dalla Regione Sicilia, dotata di Statuto Speciale, alla quale è affidata quindi facoltà di poter apportare ad essa qualunque modifica.

In presenza o meno del difensore civico, figura che ritenevamo importante già nel maggio 2008 quando ci rivolgevamo all’allora Presidente del Consiglio Fabrizio Di Paola per ricevere opportuni chiarimenti in merito (clicca qui per visualizzare l’intervento), continueremo a svolgere la nostra attività di tutela dei cittadini, a garanzia dei suoi diritti e per un’azione finalizzata al buon governo della cosa pubblica.

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