Chi doveva controllare il gestore del servizio idrico integrato ed il suo operato negli ultimi due anni?


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Doveva essere l’ATO Idrico che delega il compito ai sindaci che, a loro volta, delegano il compito ai singoli cittadini. Ebbene, i cittadini il loro “sporco compito” lo hanno sempre svolto lamentando quotidianamente i disservizi sofferti. Se queste segnalazioni non vengono poi raccolte dalle amministrazioni locali e dagli enti preposti, allora ciascuno di loro se ne assuma la responsabilità. Come è giusto che chi di dovere si assuma le responsabilità dell’esistenza di un “contratto con l’utenza” vergognoso e di un “regolamento” (quando l’approveranno, speriamo mai) inaccettabile.

Non ci risulta affatto che l’ATO Idrico debba fare necessariamente gli interessi del gestore privato anche se nelle azioni sembra quasi in simbiosi con esso (vedi ad esempio la lettera del presidente D’Orsi all’ARRA per convincere i sindaci “ribelli” alla consegna delle reti, il “commissariamento” di Sant’Angelo Muxaro, l’URP provinciale di Sciacca prestato al gestore, il diniego di procedere alle note di credito per i canoni di depurazione di Sciacca, la presenza contemporanea nell’ATO e in Voltano Spa/Girgenti Acque SpA di 12 Comuni dell’agrigentino, l’approvazione del regolamento del gestore idrico e chi più ne ha più ne metta). Il gestore, per bocca del suo amministratore, dice di rapportarsi esclusivamente con l’ATO e non coi singoli sindaci. Forse perché, in quel di Aragona, che ospita sia l’ATO che l’ATI, è trattato più che bene, ma a noi questo non importa.

Agli occhi dei cittadini l’organo che doveva controllare l’operato della Girgenti Acque S.p.A. e pertanto tutelare i cittadini della provincia di Agrigento non sembra affatto svolgere  il proprio compito istituzionale e sembra ignorare tutte le inadempienze riscontrate in questi ultimi due anni. Ogni tanto abbiamo ascoltato qualche annuncio simil-minaccia di una (improbabile?) volontà dell’ATO e del suo Presidente di rescindere il contratto in essere. Ma i fatti che sono accaduti provano tutto il contrario, infatti L’ATO Idrico:

  • non sembra aver preteso ancora alcun investimento concreto;
  • ha inviato i propri funzionari in tutti quei Comuni che si sono rifiutati di consegnare le reti a Girgenti Acque S.p.A. per intimare loro di farlo, ma i relativi sindaci, osservato ciò che succede giornalmente laddove gli impianti sono in possesso del geom. Giuffrida e della sua azienda, giustamente se ne guardano bene;
  • non sembra aver ancora intimato al gestore l’obbligo di provvedere ad attivare un proprio sito internet attraverso il quale fornire le informazioni basilari all’utenza; le nformazioni sono assenti perfino nelle fatture recapitate alla stessa utenza, non c’è uno straccio di carta dei servizi e non emergono “contrattualmente” neppure i doveri nei confronti dei cittadini;
  • aveva, di fatto, autorizzato la riscossione degli illegittimi i canoni di depurazione e fognatura a Sciacca, per poi ravvedersi dopo quasi un anno.
  • non sembra aver preteso a titolo di risarcimento, per i tempi biblici occorrenti al gestore per la riparazione di una tubatura o di una fogna a cielo aperto o per l’allaccio di un contatore;
  • non sembra aver detto nulla circa la pretesa di una somma cinque volte superiore a quella del precedente gestore per l’allaccio di un contatore mentre, lo ricordiamo, la convenzione prevede, fino all’approvazione del regolamento e della nuova tariffa, l’esercizio col regime del precedente gestore;
  • nulla sembra aver fatto, escludendo una multa di 10.000 euro (è stata pagata?), affinché Sciacca dopo quasi due anni abbia un ufficio di ricevimento del pubblico degno di tale nome; quello attuale, lo ricordiamo, continua ad essere  “gentilmente offerto” dalla Provincia Regionale di Agrigento, ma non si capisce a quale titolo un ente pubblico presti l’ufficio provinciale per le relazioni con il pubblico di Sciacca al gestore privato del servizio idrico per ricevere la sua utenza saccense e dell’hinterland.

Se in questi ultimi 365 giorni di vita l’ATO Idrico di Agrigento continuerà ad operare allo stesso modo di come fatto fino ad oggi, riteniamo a ragione che nessuno rimpiangerà la sua scomparsa tra qualche mese. Complimenti per aver lasciato un segno indelebile sull’attività svolta!

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