SI COSTITUISCE A SCIACCA IL COMITATO REFERENDARIO SACCENSE 2 SÌ PER L’ACQUA BENE COMUNE


DUE SI PER L’ACQUA AL PROSSIMO REFERENDUM

Negli ultimi anni la lotta contro la privatizzazione dell’acqua nel nostro Paese si è fatta sempre più serrata. E ciò grazie ai movimenti per l’acqua dislocati in ogni Regione d’Italia che, coinvolgendo le masse, sono riusciti a formare il cosiddetto “popolo dell’acqua”.

Visto che l’acqua scarseggia qualcuno ha pensato bene di ricavarne profitto tramutandola in oro blu. In Italia, “i predoni dell’acqua” sono stati ampiamente supportati da leggi nazionali sempre più vergognose, sempre più tese a privatizzare quelli che da sempre sono i “beni comuni”. Da lì, una battaglia di civiltà più che di principio: sottrarre l’acqua alle logiche del mercato, quelle stesse  logiche che non tengono conto dello stato sociale. L’acqua, bene primario ed imprescindibile per la vita umana, deve invece essere garantita a tutti.

Non per nulla, il forum italiano dei movimenti per l’acqua ha proposto un referendum abrogativo. Referendum che, ricordiamo, risulta essere il primo proposto dalla società civile invece che dai partiti e che ha portato in Cassazione oltre 1 milione e 400 mila firme. Risultato senza precedenti.

Dopo l’ammissione da parte della Consulta di due dei tre quesiti proposti dai movimenti per l’acqua, bocciatura del terzo che non cambia la sostanza della consultazione ma addirittura la fortifica, i cittadini italiani saranno a breve chiamati alle urne. Presumibilmente nel prossimo mese di Giugno, se l’attuale governo non toglie prima il disturbo.

E per quest’ultimo atto, il più importante, la barchetta del popolo dell’acqua dovrà contrastare con tutte le sue forze la portaerei, armata di tutto punto, delle multiutilities nazionali ed internazionali, che dalla loro, oltre che buona parte dei partiti politici, potranno schierare anche TV e carta stampata. Sarà difficile contrastare chi inviterà la gente a stare a casa e non votare o, se proprio devono farlo, a votare no. Sarà difficile contrastare chi cercherà di mistificare ancora il problema, dicendo che le reti sono e rimarranno pubbliche, continuando a plagiare le menti di chi rifiuta la giusta informazione per attingere “cultura” esclusivamente da soap opera o reality show. Ma dal canto nostro non potremo che mettercela tutta, come sempre, per portare 25 milioni di elettori italiani alle urne a votare SI.

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L’associazione L’AltraSciacca annuncia quest’oggi la costituzione del “Comitato Referendario saccense 2 Sì per l’Acqua Bene Comune” che cercherà di coinvolgere tutte le realtà presenti nella nostra cittadina in campagne informative mirate alla sensibilizzazione degli elettori verso questo delicatissimo passaggio. La struttura del Comitato è aperta a tutti: associazioni culturali, comitati di quartiere, movimenti, partiti politici, liberi cittadini e tutti coloro che vorranno sostenere il SI al prossimo referendum.

Ai partiti politici rivolgiamo, già da questo lancio della campagna referendaria, un appello particolare. Chiediamo loro di esprimersi chiaramente e decidere se alla prossima tornata elettorale inviteranno, come noi, la gente a votare SI. Chiediamo impegni precisi e azioni concrete perché molto spesso abbiamo infatti assistito a soluzioni di facciata o a delibere consiliari a cui non è stato dato mai più seguito. E non possiamo non ricordare, a tal proposito, che oltre 6.000 saccensi avevano chiesto al Comune di Sciacca la modifica dello Statuto comunale per l’inserimento di specifiche “anti-privatizzazione” sull’acqua bene comune. Richiesta che rimane, più che inevasa, a tutt’oggi ignorata e disattesa.

Essendo volontari e non essendo “pagati” da alcun partito o da chi ha interessi nel settore, la campagna referendaria sull’acqua, come nel resto d’Italia, sarà autofinanziata. Saremo dunque prossimamente nelle piazze, oltre che per informare, per chiedere a tutti i cittadini anche un sostegno economico.  A livello nazionale ribadiremo la richiesta di moratoria sull’affidamento ai privati della gestione dell’acqua fino a referendum concluso e l’accorpamento del voto referendario con le amministrative.

Siamo certi che con l’apporto dei molti possiamo definitivamente contrastare i pochi che con l’acqua voglio solo ricavare profitto. DUE SI PER L’ACQUA AL PROSSIMO REFERENDUM!!

DUE SI PER L’ACQUA AL PROSSIMO REFERENDUM

COMUNICATO STAMPA – SABATO 5 FEBBRAIO 2011

Si costituisce a Sciacca il Comitato Referendario saccense 2 Sì per l’Acqua Bene Comune

Dopo l’ammissione da parte della Consulta di due dei tre quesiti proposti dai movimenti per l’acqua (raccolte oltre 1 milione e 400 mila firme), bocciatura del terzo che non cambia la sostanza della consultazione ma addirittura la fortifica, i cittadini italiani saranno a breve chiamati alle urne. Presumibilmente nel prossimo mese di Giugno, se l’attuale governo non toglie prima il disturbo.

L’associazione L’AltraSciacca annuncia quest’oggi la costituzione del “Comitato Referendario saccense 2 Sì per l’Acqua Bene Comune” (al quale aderiscono già la CIGL ed il Meetup “Grilli di Sciacca”) che cercherà di coinvolgere tutte le realtà presenti nella nostra cittadina in campagne informative mirate alla sensibilizzazione degli elettori verso questo delicatissimo passaggio. La struttura del Comitato è aperta a tutti: associazioni culturali, comitati di quartiere, movimenti, partiti politici, liberi cittadini e tutti coloro che vorranno sostenere il SI al prossimo referendum.

Ai partiti politici rivolgiamo, già da questo lancio della campagna referendaria, un appello particolare. Chiediamo loro di esprimersi chiaramente e decidere se alla prossima tornata elettorale inviteranno, come noi, la gente a votare SI. Chiediamo impegni precisi e azioni concrete perché molto spesso abbiamo infatti assistito a soluzioni di facciata o a delibere consiliari a cui non è stato dato mai più seguito. E non possiamo non ricordare, a tal proposito, che oltre 6.000 saccensi avevano chiesto al Comune di Sciacca la modifica dello Statuto comunale per l’inserimento di specifiche “anti-privatizzazione” sull’acqua bene comune. Richiesta che rimane, più che inevasa, a tutt’oggi ignorata e disattesa.

Essendo volontari e non essendo “pagati” da alcun partito o da chi ha interessi nel settore, la campagna referendaria sull’acqua, come nel resto d’Italia, sarà autofinanziata. Saremo dunque prossimamente nelle piazze, oltre che per informare, per chiedere a tutti i cittadini anche un sostegno economico.  A livello nazionale ribadiremo la richiesta di moratoria sull’affidamento ai privati della gestione dell’acqua fino a referendum concluso e l’accorpamento del voto referendario con le amministrative.

Siamo certi che con l’apporto dei molti possiamo definitivamente contrastare i pochi che con l’acqua voglio solo ricavare profitto. DUE SI PER L’ACQUA AL PROSSIMO REFERENDUM!!

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