Si chiamano referendum, sono atto di democrazia – Richiesta di collaborazione ai media per informare la gente


Rivolgiamo il seguente appello a tutti i direttori responsabili di testate giornalistiche con la speranza che sia accolto da tutti loro per aiutare chi quotidianamente si sta impegnando perché il 12 e 13 Giugno 2011 siano giorni di Democrazia.

Egregio Direttore,

con la presente vogliamo farLe una richiesta che ci auguriamo sia accolta favorevolmente e messa in atto quanto prima possibile.

Come certamente sa, il 12 e 13 Giugno 2011 si svolgeranno 4 consultazioni referendarie, due riguardanti la privatizzazione dell’acqua, una il nucleare, una il legittimo impedimento. Ad un mese di distanza dai referendum i mezzi tradizionali di comunicazione (televisione, radio e carta stampata), sia nazionali che locali, non si occupano di informare a dovere la popolazione italiana di questa ormai imminente ventata di democrazia, non si occupano di spiegare alla gente che puo’ contribuire concretamente alla costruzione di un piano energetico nazionale cui la politica (minuscola) sino ad oggi ha dedicato pochissima attenzione, non si occupano di illustrare alla gente i pro ed i contro della privatizzazione del servizio idrico integrato, non si occupano di chiarire le implicazioni della legge sul legittimo impedimento.

E’ inequivocabile la messa in atto di un disegno basato sull’assenza o sulla scorrettezza di informazione che mira al boicottaggio dell’espressione della volonta’ popolare e, dunque, dell’esercizio della vera democrazia.

Il boicottaggio dei referendum ha avuto inizio a partire dal mancato accorpamento con le elezioni amministrative, scelta scellerata che costa alla Nazione circa 350 milioni di Euro, e’ continuato con il Decreto Legge “Omnibus”, ancora in attesa di approvazione, contenente un emendamento che blocca la “definizione e l’attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare” (ma solo per qualche anno), e’ proseguito con la recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del provvedimento per l’istituzione dell’Authority per l’acqua contenuto nel Decreto Legge per lo Sviluppo Economico ed e’ supportato quotidianamente, almeno sino ad oggi, dai mezzi pubblici di informazione tradizionale. Risale infatti a solo qualche giorno fa l’approvazione, con oltre un mese di ritardo sui tempi stabiliti per legge, del regolamento degli spazi di propaganda referendari sulle TV pubbliche da parte della Commissione di Vigilanza RAI, regolamento che è stato approvato dopo giorni e giorni di sit-in dei comitati cittadini sotto la sede RAI a Roma e sotto decine di prefetture in tutta Italia.

Il nemico principale dei referendum sembra proprio essere la disinformazione, come perfettamente sa chi cerca di svolgere opera di sensibilizzazione tra la gente in merito agli argomenti su cui sono incentrati i quesiti: ad un mese dalla data referendaria i cittadini sanno poco o nulla sia sul numero delle domande cui sono chiamati a rispondere che sui temi cui sono relative; molti, addirittura, pensano che siano stati cancellati tutti i referendum.

Quello che Le chiediamo e’ di aiutarci nell’informare la gente che il 12 e 13 Giugno 2011 si svolgeranno 4 referendum. Non Le chiediamo di orientare il voto, nel totale rispetto delle sue opinioni e della sua linea editoriale, ma semplicemente di informare la gente che si votera’ democraticamente per scegliere sulla privatizzazione del servizio idrico, sulla politica energetica del nostro Paese, sul legittimo impedimento. Le chiediamo di aiutarci a fare in modo che sia pubblicizzato un atto di democrazia che consentira’ agli Italiani, e non ai parlamentari sempre meno loro rappresentanti, di scegliere su temi rilevanti per il nostro futuro e per quello dei nostri figli. Chiaramente, se accogliera’ il nostro appello, lo fara’ nei modi che riterra’ piu’ opportuno, ma la preghiamo caldamente di farlo nell’immediatezza. Sono in gioco il nostro futuro e la nostra libertà ed in questo particolare momento il contributo dell’informazione libera ed indipendente risulta essere determinante per vincere la partita.

La ringraziamo per l’attenzione ed il tempo prestatici e per il contributo fattivo all’esercizio della democrazia che, se vorra’, potra’ dare a tutti gli Italiani.


 

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