Forse la società civile può ancora riuscire a dire la propria …


L’altro ieri (16 gennaio 2012) si è svolta a Palermo la conferenza di servizi riguardante i due progetti della società ASJA Ambiente Italia relativi ad un impianto eolico da 16 MW e ad un impianto fotovoltaico da 20,4 MW.

Noi, congiuntamente a Italia Nostra – Sezione di Sciacca, alla CGIL Camera del lavoro di Sciacca, al Presidente del Consiglio F. Bellanca e ad altri, ci siamo posti il problema dell’opportunità di tali installazioni, non perché contrari alle energie rinnovabili, ma per cercare di capire una volta e per tutte qual’è l’indirizzo preminente che si vuole dare a questa città, se turistico o industriale, e per comprendere se si ha intenzione di tutelare sino in fondo i suoi interessi.

Il proliferare di progetti che vanno dalle centrali a biomasse al fotovoltaico passando per l’eolico, se non opportunamente regolamentati, certamente vanno nella direzione opposta a quella della tutela paesaggistica del nostro territorio e quindi contro la sua naturale predisposizione al turismo da sempre sbandierata ma mai economicamente sfruttata.

L’amministrazione comunale l’altro ieri era presente e, da quello che sappiamo, ha fatto sentire la sua voce in merito (vedi corrieredisciacca.it). Il risultato? La sospensione dei progetti in attesa di approfondimenti o meglio ancora di un PEAC (Piano Energetico Ambientale Comunale) che faccia chiarezza e interpreti la volontà dei Cittadini di Sciacca.

Un’altro aspetto che l’esito della conferenza di servizi ha messo in rilievo è il ruolo determinante che le Associazioni hanno avuto su questa vicenda dimostrando ancora una volta che alcuni fanno i conti senza l’oste, ovvero i Cittadini.

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