ANCHE I GRANDI IMPIANTI DI ENERGIE RINNOVABILI DEVONO PAGARE L’ICI


Ieri, 17 febbraio 2010, si è svolta un importante riunione indetta dalla VI Commissione Consiliare Attività produttive, presieduta dal consigliere Lorenzo Maglienti e composta da Angelo Carlino, Vincenzo Sabella, Accursilvio Caracappa, Agostino Friscia, avente come tematica “Le problematiche relative agli impianti di energia rinnovabile nel territorio comunale di Sciacca e Piano Energetico Ambientale Comunale”.

Alla riunione, oltre ai membri della VI Commissione L. Maglienti, A. Carlino, V. Sabella e A. Caracappa, erano anche presenti l’arch. Coniglio dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Sez. VIA, il dott. Paladino dell’Assessorato Energia della Regione Sicilia, l’arch. Marsala per l’Associazione Italia Nostra, Il rag. Pietro Mistretta e l’ing. Mario Di Giovanna per l’Associazione L’AltraSciacca. Erano assenti invece il consigliere A. Friscia, Legambiente, il WWF ed il FAI.

La riunione è stata estremamente proficua ed il confronto con gli uffici regionali ci ha permesso di capire che:

  1. Non esiste una normativa precisa per il PEAC (Piano Energetico Ambientale Comunale), quindi esso è efficace solamente se trattato come uno strumento urbanistico, cioè con iter e lungaggini simili a quelli di un Piano Regolatore Generale, incluso l’obbligo di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per la sua approvazione.
  2. E’ di fondamentale importanza che le amministrazioni intervengano nelle conferenze di servizio, la loro assenza equivale ad un silenzio assenso.
  3. I grandi impianti fotovoltaici ed eolici devono pagare l’ICI come gli impianti industriali.
  4. Occorre un intervento legislativo urgente per bloccare i grandi impianti. Ad esempio sino a oggi nulla vieta l’autorizzazione all’installazione delle 2000 pale eoliche in attesa di istruttoria nella sola provincia di Agrigento, pale che, se venissero tutte installate, produrrebbero una quantità di energia pari a 4 volte quella consumata dall’intera provincia, caso unico al mondo, ma anche la grave deturpazione del paesaggio!

Alla riunione è stato trasmesso il seguente documento redatto dall’ing. Mario Di Giovanna e condiviso dall’associazione L’AltraSciacca e da Italia Nostra che fornisce un quadro generale della situazione relativa alle energie rinnovabili nel nostro territorio.

QUADRO ENERGETICO IN SICILIA E IN PROVINCIA DI AGRIGENTO

SICILIA

La Sicilia è energeticamente indipendente, produce più energia di quanta ne consumi (da 1,6% al 3,9% di energia in più del necessario).

Le regioni limitrofe alla Sicilia (ad es. la Calabria) sono anch’esse in eccesso di produzione.

L’energia prodotta in eccesso dovrebbe essere trasportata per lunghe distanze sino al luogo di utilizzo con perdite energetiche grandissime. Ne consegue che non ha senso aumentare la capacità produttiva energetica siciliana.

Il numero di impianti di energia alternativa sta aumentando in maniera esponenziale: si va dai 39 impianti eolici del 2008 (794 MW) ai 62 (con 1435,6 MW) del 2010 e dai 1557 impianti fotovoltaici del 2008 (17,4 MW) agli 8011 (155,9) del 2010. Il trend è in fortissima crescita anche nel 2011.

La Sicilia è la regione con la più alta produzione di energia elettrica da eolico in Italia (fonte dati 2010: Terna). La sola Sicilia produce infatti il 25% dell’intera produzione italiana di energia proveniente dal settore eolico.

A fronte di 2203 MWh prodotti dall’eolico nel 2010 la produzione dell’intera Italia settentrionale e centrale è stata di 178,4 MWh!

Tale crescita, che fa della Sicilia una delle più grandi regioni italiane produttrici di energia eolica e fotovoltaica, è avvenuta in assenza di una precisa legislazione e spesso disattendendo le più elementari regole di coinvolgimento della popolazione circa le scelte di gestione del proprio territorio. E’ come se in una città in forte espansione demografica si costruisse in assenza di un piano regolatore!

PROVINCIA DI AGRIGENTO

Dati relativi al 2010 in provincia di Agrigento

  • Consumo totale di energia: 1162 GWh
  • Produzione di energia proveniente da impianti fotovoltaici: 17,6 GWh
  • Produzione di energia proveniente da impianti eolici: 255,53 Gwh
  • Totale energia prodotta da fonti alternative: 273,13 GWh

Nel 2010 la provincia di Agrigento con gli impianti fotovoltaici ed eolici ha prodotto il 23,5% del proprio fabbisogno energetico, proiettandosi tra le province più verdi al mondo.

In provincia di Agrigento si produce il 2,8% dell’intera produzione nazionale di energia eolica, senza contare che le sole istanze in attesa di autorizzazione ammontano a 2422,5 MW per una produttività stimata di 4239 GWh, cioè 4 volte il fabbisogno annuo dell’intera provincia! Tutto questo in una regione autosufficiente energeticamente che per sua natura, trattandosi di un’isola, ha difficoltà ad esportare energia.

E’ evidente che ci sono forti anomalie e distorsioni del mercato che stanno per essere pagate pesantemente dalla popolazione agrigentina e saccense.

Lo sviluppo irregolare del settore, il mancato coinvolgimento della popolazione, la totale assenza di ricadute economiche sul territorio, lo scempio paesaggistico perpetrato ed il conseguente contraccolpo subito dall’economia del turismo impongono di dare un forte freno all’installazione di mega impianti eolici nel nostro territorio ed una più severa regolamentazione all’installazione degli impianti fotovoltaici che devono limitarsi a piccoli impianti su tetti esistenti o a impianti in zone con basso pregio turistico, paesaggistico ed agricolo.

Da qui la necessità di dotarsi di un Piano Energetico Ambientale Comunale per permettere l’installazione degli impianti di energia alternativa in maniera ordinata e controllata, proporzionale ai consumi energetici del territorio e in accordo con la vocazione agricola, turistica e termale del nostro territorio.

ANOMALIE

  • Per tutti gli impianti installati nel territorio saccense, tranne che per l’impianto “Cassero”, la popolazione non è stata invitata ad esprimere un giudizio in merito agli stessi, disattendendo precise disposizioni normative.

  • L’amministrazione comunale in molti casi non ha partecipato alle conferenze di servizio.

  • Per molti impianti non sono state chieste le opere di mitigazione e compensazione previste dalla legge.

  • I proponenti degli impianti sono società di capitali esteri la cui proprietà è assolutamente ignota alla cittadinanza ed i profitti degli stessi impianti si riversano interamente all’estero.

  • La documentazione allegata alle istanze è spesso carente e non descrive l’effettivo impatto che gli impianti hanno sull’ambiente.

PROPOSTE

Creazione immediata di un Piano Energetico Ambientale Comunale che:

  • faccia un bilancio energetico della città e del comprensorio per verificare l’effettivo fabbisogno di nuovi impianti;

  • effettui una zonizzazione del territorio con individuazione dei luoghi e delle tipologie di impianti installabili;

  • imponga il divieto assoluto di installazione di grandi impianti eolici, con il permesso di costruire esclusivamente piccoli impianti con altezza limitata (6/12 metri);

  • imponga agli uffici di partecipare alle conferenze di servizio e di istruire le pratiche relative agli impianti;

  • imponga agli uffici di eseguire una simulazione di impatto paesaggistico alternativa a quelle fornite dai proponenti;

  • impartisca le linee guida per l’istruttoria delle pratiche;

  • individui le adeguate opere di compensazione e mitigazione.

Chiediamo inoltre che:

  • i grandi impianti di energia alternativa siano considerati per quello che sono, cioè impianti per la produzione di energia, e pertanto che sia imposta la relativa ICI ed IMU;

  • si proceda alla revisione di tutte le pratiche esitate per verificare eventuali anomalie;

  • si richieda anche per gli impianti già costruiti o da costruire al di fuori del nostro territorio, ma con ricadute paesaggistiche su Sciacca, le opere di compensazione e mitigazione.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.