Parcheggi a … perdere!


Qualche giorno fa siamo venuti a conoscenza delle comunicazioni dell’Amministrazione comunale circa gli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade comunali urbane, apprendendo che si interverrà anche in Piazza Mariano Rossi, la stessa su cui insiste il parcheggio concesso alla Società SGS dal Comune di Sciacca senza che la collettività saccense ne ricavi un centesimo.

Per rinfrescare la memoria, nel 1999 fu stipulato, dall’allora commissario straordinario dott. Marsala, un contratto con la SGS di Nacci Pietro e C. che incredibilmente prevedeva una concessione di quindici anni e nessun tipo di introito per il Comune. All’epoca molte furono le voci che gridarono allo scandalo, ma l’accordo era praticamente inattaccabile e non si poté far nulla. Una volta accortosi che l’interesse dei propri concittadini non era stato tutelato adeguatamente, il buon senso avrebbe dovuto suggerire a qualsiasi amministratore di stare più attento in futuro e cercare di recuperare almeno le somme necessarie per la manutenzione ordinaria dell’area data in gestione. Invece, dopo circa otto anni, facendo leva sul danno economico subito a causa dei lavori di riqualificazione del centro storico, la SGS chiese e ottenne dal Comune di Sciacca il prolungamento del contratto per ulteriori cinque anni, alle stesse condizioni.

Da attenti osservatori della nostra città, due anni or sono, avendo notato già allora le disastrate condizioni della Piazza Mariano Rossi, noi de L’AltraSciacca avevamo posto all’Amministrazione in carica le seguenti domande (questo il link) invitandola a dare pubbliche risposte:

  1. Ritenete che i soldi pubblici impegnati nell’intervento sulla piazza siano stati spesi bene?
  2. Esistono delle responsabilità oggettive per le condizioni in cui versa oggi il parcheggio di Piazza Mariano Rossi (in alcuni punti addirittura peggiori rispetto a quelle in cui si trovava prima dell’intervento di ripavimentazione)? Riteniamo incredibile che un parcheggio rifatto integralmente pochi anni fa sia ridotto in tali condizioni (i lavori sono stati consegnati nell’agosto del 2006).
  3. Se ci sono delle responsabilità, dopo averle correttamente attribuite, è possibile fare in modo che i responsabili pongano rimedio a quanto verificatosi?
  4. Chi ha l’onere di intervenire nelle riparazioni, giacché il Comune di Sciacca non ricava un solo euro dal parcheggio?

Le domande sono rimaste inevase e, dopo due anni senza alcun intervento, la situazione non può che essere peggiorata, rendendo ancor più inaccettabile le condizioni in cui si presenta la nostra città.

Leggendo la delibera della convenzione tra Comune e concessionario, l’art. 11 così recita: “Manutenzione – Fa carico al concessionario il perfetto e costante funzionamento delle apparecchiature istallate e quindi ogni onere di manutenzione ordinaria e straordinaria, comprese le eventuali sostituzioni degli interi apparecchi, della segnaletica stradale e di quanto altro inerente i parcheggi gestiti“.

A nostro modo di vedere, proprio quest’ultimo periodo indica una responsabilità d’intervento da parte del concessionario sul manto e sulla pavimentazione dell’area adibita a parcheggio, cosa più che coerente vista la mancata imposizione di alcun onere a carico del concessionario.

Invece la risposta, a quanto ci risulta, l’abbiamo avuta dal Comune di Sciacca con la delibera di intervento inizialmente citata ed è che la manutenzione la pagheremo tutti noi!

E, all’incirca, quanto costerà ai cittadini questo intervento di manutenzione e sistemazione di piazza Mariano Rossi, zona parcheggio? Tra 20.000 e 30.000 Euro!

Noi de L’AltraSciacca ci chiediamo se sia legittimo o meno l’intervento pubblico nella fattispecie, ma riteniamo certamente inaccettabile spendere una tale somma a vantaggio del privato che gestisce il parcheggio, il quale, essendo l’unico a percepire i proventi dalle soste delle autovetture, dovrebbe essere anche l’unico a intervenire per la riparazione dei danni arrecati dal loro transito nell’area gestita. Ci chiediamo, inoltre, se sussistano ancora gli estremi per rifarsi nei confronti dell’impresa che ha realizzato i lavori.

Il nostro auspicio è che le stesse domande se le pongano i Consiglieri comunali e l’Amministrazione, tenendo sempre ben presente l’interesse collettivo che sono chiamati a rappresentare e tutelare.

 

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