Cari signori, una risposta va data!


Sono trascorsi già ben 22 giorni da quando abbiamo ricevuto un accorato appello da parte di numerose famiglie di disabili che, per far fronte alle esigenze di assistenza sanitaria specifica ai loro figli, settimanalmente sono costrette a recarsi presso centri specializzati per risolvere o alleviare i problemi che li affliggono, sobbarcandosi consistenti spese di carburante di cui, ormai da novembre 2012, non hanno più il rimborso da parte del Comune di Sciacca.

Noi de L’AltraSciacca, convinti della bontà delle richieste avanzate dai nostri concittadini, che si fanno carico quotidianamente dei problemi di salute dei loro familiari, abbiamo evidenziato anche le difficoltà aggiuntive che essi vivono in un momento economico particolarmente difficile e abbiamo anche riscontrato la notevole sensibilità dell’assessore Daniela Campione e della responsabile del servizio Bice Fazio, ma la parola definitiva e risolutiva la deve fornire il Nucleo di Valutazione Regionale dei progetti, presentati dai vari Comuni, in applicazione della Legge n. 328 del 2000.

Purtroppo, come spesso accade nell’Italia dei furbi e dell’inefficienza, nella Sicilia degli scandali e della corruzione, nella Regione delle ruberie e delle distrazioni di somme e servizi, un provvedimento basato sulla logica, sul buonsenso e sulla necessità è posto davanti a un muro insormontabile giustificato da una burocrazia becera e sorda che non tiene conto delle reali e fondamentali esigenze di queste famiglie e dei loro bambini.

Come si fa a rispondere in questo caso che il problema è di carattere burocratico, di iter amministrativo o di mancanza di risorse finanziarie, quando contemporaneamente e con cadenza quotidiana i notiziari si riempiono di scandali e sprechi che farebbero arrossire chiunque?

Ci siamo appellati al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e al nostro sindaco, Fabrizio Di Paola, perché si vada aldilà delle sterili chiacchiere e delle inutili frasi di convenienza e si dia una risposta definitiva a queste famiglie.

Si chiarisca come stanno veramente le cose, si dica anche se non si ha l’intenzione di dare una risposta a questa sollecitazione o che, allo stato attuale, non ci sono risorse disponibili, ma comunque si dica qualcosa. E’ una questione di rispetto, la città ha diritto di sapere come sono utilizzati i soldi dei contribuenti e come questo problema è trattato ed eventualmente lasciato irrisolto. Forse qualcuno, quando sarà richiamato a votare, ne avrà memoria.

Noi de L’AltraSciacca siamo disponibili ad aiutare i nostri concittadini affinché la loro battaglia prosegua, anche per strade alternative, non ultima quella delle denunce mediatiche a tutti i livelli d’informazione, sino alla soluzione definitiva del problema.

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