Comitato per la Sacralità dell’Acqua: il sindaco chieda la risoluzione del contratto


Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Comitato per la Sacralità dell’acqua.

 

 

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Accogliamo favorevolmente l’iniziativa del Sindaco Dott. Fabrizio Di Paola, il quale con una lettera indirizzata al Commissario straordinario dell’Ato Idrico di Agrigento, Dott. Benito Infurnari, sollecita lo stesso a far proprie le proposte avanzate, più di due mesi fa, dal Comitato per la Sacralità dell’Acqua di Sciacca.
Tuttavia, come già sottolineato in passato, riteniamo che l’accoglimento integrale di quelle proposte, tra cui il ripristino degli 80mc garantiti nel canone e il divieto d’interruzione del servizio per morosità per le fasce di utenza disagiate, rappresenterebbe comunque soltanto un modesto miglioramento delle condizioni vessatorie dell’attuale rapporto contrattuale tra gli utenti e il gestore idrico.
La linea del Comitato è stata chiara sin dall’inizio della sua attività e ha trovato pieno riscontro nella volontà degli oltre 7000 cittadini saccensi che hanno sottoscritto la raccolta firme per dire basta alla gestione idrica della Girgenti Acque.
Il 16 Ottobre 2013, in occasione della consegna delle firme raccolta dal Comitato, il Sindaco di Sciacca prese un chiaro impegno a convocare un’assemblea dei Sindaci dei Comuni facenti parte dell’ATO Idrico, per promuovere congiuntamente la richiesta di un parere legale specialistico che valuti le gravi irregolarità e inadempienze della gestione Girgenti Acque SpA, come già segnalate da associazioni cittadine e in un esposto alla Procura della Repubblica, e determini se sussistano i presupposti per adire alle vie legali chiedendo la risoluzione del contratto.
Noi siamo da sempre conviti che tali presupposti esistano e siano ben circostanziati; a questo punto, a distanza di oltre tre mesi, è naturale chiedersi se il Sindaco intenda onorare quell’impegno con il Comitato e con i 7000 cittadini saccensi, ovvero se preferisca lasciar cadere nell’oblio tale richiesta. Sappia, tuttavia, che, in quest’ultimo caso, il Comitato non desisterà affatto, ma cercherà altrove amministratori che ripongano più fiducia nell’iniziativa.
Sciacca, 15/01/2014

Il Comitato per la Sacralità dell’Acqua

 

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