InterCoPA: “La beffa dell’acqua pubblica del Governo Crocetta”


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Il nove agosto scorso il FORUM Siciliano dei Movimenti per l’acqua e i beni comuni, di cui Inter.Co.PA è parte, ha richiesto un incontro con il Presidente Crocetta presso la IV° Commissione legislativa Ambiente e Territorio al fine di chiarire il destino della L.R.19/2015, contestualmente si è richiesto l’accesso agli atti già avanzata nel 2014 e mai compiutamente soddisfatta.

Quando nell’agosto 2015 il parlamento regionale ha varato la Legge 19 sulla ripubblicizzazzione dell’acqua in Sicilia abbiamo esultato tutti. E diciamoci la verità, il risultato di quella legge ha sorpreso e lasciato scettici molti di noi per il totale accoglimento delle richieste per le quali ci si era battuti. Addirittura, per quanto paradossale, erano state sanate situazioni oggetto di contenziosi, come il caso dei 17 comuni del consorzio di Agrigento che si erano rifiutati di cedere le acque al gestore pur essendone obbligate.

A distanza di un anno dall’entrata in vigore della legge, memori di un gattopardismo di matrice tutto siciliano e per non tradire la nostra stessa identità, non è cambiato nulla.

E come d’incanto lo scetticismo iniziale, almeno per gli addetti ai lavori e noi di Inter.Co.PA fra questi, si è materializzato con la prevedibilissima impugnativa del Governo di Roma. Impugnativa che puntualmente avvenne alla precisa data della scadenza dei termini.

Da questo momento in poi è tutta una beffa!

Il Governo regionale, assessore Contrafatto in testa, invece di resistere all’impugnativa, incontra a Roma il sottosegretario Bressa e “pattuisce” modifiche alla L.R. 19/2015 in cambio del ritiro dell’impugnativa. La stessa Contrafatto, durante un incontro con le associazioni tenutasi il 2 febbraio scorso, rassicura tutti affermando che comunque la legge 19/2015, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, è vigente e va applicata in ogni sua parte.

Ma la beffa continua. Con Decreto assessoriale n. 75/2016, seguita da circolare interpretativa del 7 marzo, viene formulato l’insediamento delle ATI (Assemblee Territoriali Idricche), che di fatto, ad oggi, non sono operative a causa di una serie di atti propedeutici ad una corretta applicazione delle leggi vigenti che al momento risultano incomplete e/o incomprensibili.

Altra beffa, paradossale anche questa, è l’avere demandato all’AEEGSI l’autorità a conservare efficacia nella Regione Sicilia fino al 31-12-2016, attraverso la legge di stabilità n. 3 del 17-03-2016, art. 38, con l’introduzione dell’art. 13 bis, alla L.R. 19/2015. Non era forse il caso di lasciare l’incombenza al commissario dell’ATO ancora in servizio per affermare la nostra autonomia regionale?

Per continuare con le beffe, che amareggia ancora di più noi di Inter.Co.PA, è anche l’impossibilità di vedere costituita la Commissione Tecnica presso gli ATO, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 19/2015, al fine di produrre una relazione tecnica da presentare al Presidente della Regione per una proposta di risoluzione del contratto. Ci amareggia in quanto Inter.Co.PA ha già un lavoro propedeutico sviluppato nel 2014, che è stato utilizzato per denunciare il gestore Girgenti Acque alle Procure di Sciacca e Agrigento, oltre che all’Autorità per l’Energia (AEEGSI) e all’Antitrust, da integrare con gli avvenimenti di questi ultimi due anni che hanno visto il sequestro di ben undici depuratori e parecchie indagini della Magistratura che in due casi hanno prodotto il rinvio a giudizio.

Il comitato Inter.Cop.PA nutre più che un sospetto che l’inefficienza e l’allungamento dei termini di verifica e di approvazione della legge sull’acqua pubblica sia frutto dell’incontro del 2 febbraio a Roma tra la Contraffatto, sempre contraria alla L.R 19/2015, e il sottosegretario Bressa, che di fatto sono in attesa dell’approvazione definitiva del decreto “Madia” sulla Pubblica Amministrazione, con il risultato di abdigare e mortificare la prerogativa dell’autonomia siciliana che assegna competenze esclusive in materia di acque pubbliche alla Regione.

Inter.Co.PA si rivolge ai cittadini per sostenere la battaglia che continuerà nei primi di settembre se non vogliamo rassegnarci all’inefficienza della Regione, ad un parlamento regionale inesistente, ad un ATO che non agisce, ad un ATI che non esiste (che è ben lieto di non esistere), e ad un gestore incapace, inefficiente, carissimo e pluriindagato.

Inter.Co.PA

Il Coordinatore

Franco Zammuto

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