Il mistero del feto scomparso


Pubblichiamo la Rassegna Stampa di AGRIGENTONOTIZIE.IT a cura di Giuseppe Recca su una delle vicende più “vergognose” che abbia mai visto protagonista l’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca:

Cronaca – Sciacca – 10/03/2008
Sciacca, inspiegabile scomparsa di un feto all’ospedale

Il feto di un bambino nato morto all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca sarebbe scomparso dalla camera mortuaria della stessa struttura sanitaria.

Il piccolo era venuto alla luce prematuramente con parto cesareo sabato sera a seguito di alcune complicazioni subite dalla mamma alla ventunesima settimana di gestazione.

La donna era gravida di due gemelli, il primo era nato vivo e trasferito d’urgenza all’ospedale di Agrigento, dove però è morto poche ore dopo. Il secondo invece è nato morto e trasferito all’obitorio dello stesso ospedale.

I genitori hanno presentato una denuncia alla polizia dopo che si sono sentiti rispondere che inspiegabilmente il feto non si trovava più.

Cronaca – Sciacca – 10/03/2008
Feto scomparso, si cerca nella discarica comunale

Sarebbe finito nella discarica pubblica, in mezzo ai rifiuti solidi urbani, il feto di un bambino nato morto all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca.

Il corpicino era scomparso dalla camera mortuaria dello stesso nosocomio. Era venuto alla luce prematuramente con parto cesareo sabato sera a seguito di alcune complicazioni subite dalla mamma alla ventunesima settimana di gestazione.

Dopo la denuncia per distruzione di cadavere presentata dal padre, che si è rivolto ad un legale, anche dalla struttura sanitaria affermano che con molta probabilità si sarebbe trattato di un grave errore. Il feto, avvolto in un telo, sarebbe stato scambiato per rifiuto e gettato nel cassonetto.

Oggi pomeriggio la polizia ha avviato le ricerche presso la discarica pubblica di contrada Salinella, dove conferiscono i rifiuti di tutti i comuni della zona. La magistratura ha aperto un’inchiesta.

Cronaca – Sciacca – 11/03/2008
Il feto scomparso: inutili le ricerche nella discarica

Pesava 500 grammi il feto scomparso all’ospedale di Sciacca, scambiato con molta probabilità per un rifiuto e gettato in un cassonetto.
Emergono ulteriori particolari sulla incredibile vicenda avvenuta all’ospedale di Sciacca, per la quale la magistratura ha aperto un’inchiesta.

Il padre del bimbo nato morto ed i suoi familiari avevano deciso di organizzare una cerimonia funebre per i due sfortunati gemellini. Uno dei due era nato vivo ma non ce l’ha fatta, l’altro è nato morto ed è stato portato presso la camera mortuaria del nosocomio saccense.

Tutto questo la sera di sabato, poco dopo il parto cesareo con il quale i medici hanno tentato di far nascere i due bimbi alla ventunesima settimana di gravidanza. Domenica mattina del feto non c’era più traccia ma pare che gli operatori sanitari abbiano informato i vertici ospedalieri solo nella giornata di lunedi. Poi c’è stata la richiesta del padre e la clamorosa risposta che ha dato origine alla denuncia all’autorità giudiziaria.

Le ricerche sommarie fatte nella discarica comunale non hanno dato risultati, ed era impensabile sperare di poter recuperare il feto in mezzo ad una discarica che ospita i rifiuti di 17 paesi e dove ci sono dei trattori che poi corpono i rifiuti con della terra.
Ora sono in corso gli accertamenti per individuare i responsabili e si apprende che la mamma dei due gemellini, una giovane donna di 32 anni, è ora in buone condizioni di salute.

NOI DELL’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE “L’ALTRASCIACCA” (idee e progetti per il futuro della nostra città) siamo fortemente INDIGNATI per quanto accaduto e speriamo che venga fatta chiarezza al più presto poichè trattasi di vita umana di cui va rispettata anche la spoglia mortale. A tal proposito, sarebbe più giusto mutare il concetto di “feto” con quello di “bambino” dotato di conformazioni fisiche ben precise.

Per chi non lo sapesse, un feto di 21 settimane è molto simile ad un neonato, e lo dimostrano le foto pubblicate in questo articolo (la prima mostra l’orecchio di un feto alla 21.ma settimana mentre la seconda è la più conosciuta immagine di Amillia Taylor, bimba nata prematuramente in USA lo scorso anno che pesava 280 grammi ed era lunga 24 centimetri – il bimbo scomparso pesava 500 grammi), in cui si evince che è difficilmente scambiabile per “spazzatura”.

Oltre a ciò, rimaniamo meravigliati, del mancato intervento, su una questione etica di questo livello, delle massime autorità ecclesiastiche cittadine che abbiamo visto molto più attente in tante altre occasioni come, ultimamente, nell’interessarsi alle problematiche del traffico e dei parcheggi.

Esprimiamo la nostra solidarietà, associandoci al dolore di Ignazio e Gioele Falcone (genitori del piccolo scomparso) aggravato dal doloroso epilogo di questo tragico avvenimento.

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