NOI COME VICO EQUENSE


Al Sindaco di Sciacca
Agli Assessori della Giunta Comunale di Sciacca
Al Presidente del Consiglio Comunale di Sciacca
Ai Consiglieri Comunali di Sciacca

L’AltraSciacca vuole portare alla vostra conoscenza quanto sta accadendo in questi giorni nel Comune di Vico Equense, che già prima della nostra Città ha potuto apprezzare i “vantaggi” della privatizzazione dell’acqua.

Il Comune di Vico Equense insieme ad altri Comuni appartenenti allo stesso Ambito Territoriale Ottimale (ATO Idrico 3 della Campania) vuole tornare alla gestione pubblica dell’acqua a causa dei costi troppo elevati dell’attuale gestione del Servizio Idrico Integrato affidata a G.O.R.I. S.p.A. (Gestione Ottimale Risorse Idriche) sin dal lontano ottobre del 2002 in seguito all’attuazione della “Legge Galli“.

Spicca, tra le tante iniziative a favore dell’uscita dalla G.O.R.I., un documento sottoscritto dai rappresentanti sia del centro-destra sia del centro-sinistra che mette in luce l’inefficienza di questa società e le salatissime bollette recapitate ai cittadini.

Nella fattispecie, per il Comune di Vico Equense il livello di efficienza è parecchio diminuito per la soppressione dello sportello cittadino e per la riduzione della squadra operativa locale addetta alla gestione del territorio comunale, ma nel documento si fa riferimento anche all’esternalizzazione di servizi, ad assunzioni indiscriminate di personale ed a consulenze esterne. Proprio per questi motivi alcuni consiglieri comunali asseriscono che l’ente gestore non abbia operato secondo i criteri fissati dalla normativa in materia, e conseguentemente non abbia curato gli interessi generali della collettività.

Nel prossimo consiglio comunale che si terrà il 4 luglio 2008 a Vico Equense sarà istituita una commissione di studio sull’ATO presieduta da un consigliere di minoranza che molto probabilmente sarà Armando De Rosa il quale annuncia: “Dobbiamo guardare a fondo in una società che presenta molti aspetti da chiarire. Sono due anni che faccio questa battaglia. Ed ogni volta che presento interrogazioni o chiedo per iscritto riposte, mi arrivano pressioni politiche che mi invitano a stare buono, mi dicono: chi comanda in G.O.R.I. è a tua disposizione, per qualsiasi evenienza”.

Quanto sopra riportato è l’ultimo, in ordine cronologico, di una lunghissima, infinita serie di prese di posizione ed interventi a favore della ripubblicizzazione dell’acqua che quotidianamente sono eseguiti da amministratori di qualunque livello, da politici di qualunque colore, da enti di qualunque genere, da associazioni di qualunque tipo, da singoli individui che cominciano a toccare con mano gli effetti negativi della privatizzazione delle risorse idriche, interventi che sono riportati dalla rete, da qualunque televisione libera e da qualunque giornale libero.

I motivi da cui tali interventi traggono origine sono sempre gli stessi:
•    inefficienze del gestore privato del servizio idrico integrato;
•    degrado della qualità del servizio;
•    riduzione del personale addetto alla manutenzione;
•    cancellazione degli sportelli locali;
•    aumento dei disagi del cittadino;
•    riduzione della quantità di acqua erogata;
•    degrado della qualità dell’acqua;
•    esternalizzazioni dei servizi;
•    assunzioni indiscriminate di personale;
•    consulenze esterne;
•    gare di appalto poco nitide;
•    aumento a dismisura delle tariffe.

La risorsa idrica non può essere gestita secondo l´ottica del profitto economico e delle leggi di mercato. L’acqua è fondamentale per gli essere umani e l’accesso ad essa è un diritto, non un capriccioso bisogno da far pagare caro ed amaro con il taglio dei costi e l’aumento delle tariffe per far crescere gli utili delle società per azioni.

Alla luce di ciò, affinché si compia un atto di encomiabile trasparenza amministrativa, chiediamo cortesemente a ciascuno di Voi di spiegare o far spiegare ai Cittadini di Sciacca, in funzione delle Vostre competenze e dei Vostri mezzi, il meccanismo della privatizzazione dell’acqua e ciò che ne deriva per la gente.

Nuovamente, inoltre, poniamo le seguenti domande rimaste ancora inevase al Sindaco di Sciacca (perché Egli in teoria dovrebbe conoscerne le risposte o, in ogni caso, il metodo per procurarsele) o, in alternativa, a chi tra Voi sappia darcele:
1. Perché privatizzare l’acqua?
2. Chi è Girgenti Acque S.p.A.?
3. Chi è ACOSET S.p.A.?
4. Chi è Siciliacque?
5. Chi è IdroSicilia?
6. Chi è VEOLIA?
7. Chi è EMIT?
8. Quanto ci costerà l’acqua d’ora in poi?
9. Qual’è l’andamento delle tariffe previsto dal Piano d’Ambito?
10. Cosa ne sarà dei soldi (~ 5.000.000 Euro) che vantiamo confronti dell’EAS oramai in liquidazione

RingraziandoVi per il tempo e l’attenzione dedicati a Noi ed ai Cittadini di Sciacca, rimaniamo in attesa di chiarimenti e risposte.

Sciacca, 03/07/2008                                          Associazione di promozione sociale  L’AltraSciacca

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.