SCIACCA E LA SINDROME DEL DROMEDARIO


Cos’è la “sindrome del dromedario“?

La risposta è semplice: è la capacità di poter perdere il 40% dell’acqua senza avere gravi conseguenze.

Un po’ come ormai succede a Sciacca, da troppo tempo, con la nostra bella rete idrica colabrodo e con l’efficientissima Girgenti Acque S.p.A. subentrata all’EAS, ma di cui ad oggi non abbiamo visto ne’ benefici ne’ radicali interventi ne’, soprattutto, denunciati i responsabili da parte di chi ha l’autorita’ per farlo.

Dicevamo dei dromedari, animali dai piedi larghi, le lunghe ciglia che difendono gli occhi dalla sabbia mulinata dal vento, le narici chiudibili, la riserva adiposa della gobba dorsale, e la capacità di resistere a lungo senza bere. Si rimprovera al dromedario di essere stupido, ostinato, maligno, e di avere voce sgradevole; ciò non è completamente vero, almeno per quegli animali di buona razza, ben allevati e ben addestrati.

Qui da Noi, a Sciacca, come ad Agrigento, Licata, Canicatti, ecc., stiamo “adeguandoci” alle caratteristiche peculiari del dromedario. Anche Noi, come i Dromedari, abbiamo una buona capacità di resistere a lungo senza avere acqua nelle nostre case e per gobba utilizziamo i bellissimi sebartoi di colore celeste che tanto decoro donano alla nostra città. Gli occhi li difendiamo con occhiali da sole rigorosamente “firmati”. Qualcuno, a torto, ci rimprovera di essere “stupidi” a sopportare tutto questo, ma in Provincia siamo sicuramente in buona compagnia (Agrigento docet).

Un esempio, fresco, fresco, di tale ormai collaudata resistenza alla mancanza d’acqua: San Marco !!!

In questa bellissima zona di Sciacca, molto densa di abitanti principalmente nei mesi estivi, è ormai da nove giorni che non arriva acqua.

Ora se una tale situazione si verifica ogni tanto è accettabile, ma se la cosa, come nel nostro caso, diventa periodica e persistente, allora non solo non è più accettabile, ma diventa anche intollerabile.

Il nuovo gestore ha partecipato alla gara di affidamento per avere per lunghi 30 anni la gestione delle reti idriche dei 43 comuni della provincia di Agrigento, ben consapevole della situazione esistente e delle molteplici difficoltà da affrontare, quindi ha proposto un suo piano operativo di esecuzione assicurando (almeno questo doveva essere lo scopo) un migliore servizio, un rapido intervento sulle manutenzioni ed una continuita’ costante nell’erogazione dell’acqua. Per tutto questo è stato stabilito un prezzo al mc. di euro 1,65, il più caro dell’intera Sicilia ed uno dei piu’ cari a livello nazionale.

Di tutto questo nemmeno l’ombra. La Girgenti Acque è subentrata all’EAS con tutti i difetti (in alcuni casi accentuandoli, vedi la mancanza di sede ed interlocutori locali) e nessun miglioramento.

Noi de L’ALTRASCIACCA ci chiediamo se quanto accade in questa citta’, in tema di approvvigionamento idrico, abbia un responsabile o sia semplicemente una “tollerabile” consuetudine cui i cittadini debbono “adattarsi” consapevoli che cio’ che per altri si chiama “emergenza” da noi diventa “normalita’”.

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