ACQUA: IL FRONTE CONTRARIO ALLA PRIVATIZZAZIONE RICORRE E RILANCIA


Stamattina, i sindaci dei Comuni di (ordine alfabetico): Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Licata, Menfi, Montevago, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Realmonte, Ribera, S. Biagio Platani, S. Stefano di Quisquina, S. Giovanni Gemini, S. Margherita Belice e Sambuca di Sicilia, dopo aver presentato ricorso in Appello, nei giorni scorsi, per l’annullamento degli atti relativi all’affidamento alla Girgenti Acque SpA della gestione del servizio idrico integrato, si sono dati appuntamento oggi, presso la sala Consiliare della Provincia di Agrigento, per illustrare, con una conferenza stampa, le prossime mosse da attuare e ribadire la loro ferma posizione.

Noi de L’ALTRASCIACCA eravamo presenti, in rappresentanza del forum dei movimenti per l’acqua, e abbiamo ripreso alcune parti degli ultimi interventi dei Sindaci capofila del fronte contrario alla privatizzazione dell’acqua: Rosario Gallo di Palma di Montechiaro e l’on. Giovanni Panepinto di Bivona.

In merito ai ricorsi presentati dal fronte dei sindaci contrari alla privatizzazione del servizio idrico integrato Rosario Gallo afferma:

“…quindi, già questo costituisce un precedente giurisprudenziale importante, perchè in sostanza è stato accertato che l’agenzia (A.R.R.A. ndr) non ha il potere di nominare il Commissario e dunque di sostituire i sindaci (in provincia di Agrigento ha sostituito 43 sindaci e cioè l’intera assemblea del Consorzio). Tale potere sostitutivo lo detiene l’Assessorato alla famiglia e agli enti locali (per l’ordinamento degli enti locali). Per di più tale potere sostitutivo, da quando è stata adottata la riforma del titolo V della Costituzione ed è stata esaltata la funzione dei Comuni, che sono oggi equordinati e non più subordinati allo Stato ed alla Regione, può essere esercitato solo con cautela. Sicuramente tale potere sostitutivo non può essere esercitato nel modo abnorme come di fatto è avvenuto con l’operato dell’ARRA,che non ha questo potere.

Quindi abbiamo ripreso questo motivo di illegittimità che riguarda la nomina del Commissario e gli atti adottati dallo stesso. Nel ricorso ci sono tanti altri aspetti, però questi sono gli aspetti principali.

Il Sindaco di Palma di Montechiaro, continua dicendo:

Poi continuiamo ad opporci non solo per questi aspetti formali, per questi aspetti di correttezza giuridica degli atti, noi ci opponiamo per un altro aspetto sostanziale, fondamentale. Questa cordata di imprese non ci dà garanzie di professionalità, non ci dà garanzie economiche. L’operazione è stata poco trasparente perchè c’è una commistione tra affari e politica che ci preoccupa e questo è evidente nella partecipazione del Voltano. Perchè non è una cordata che si è costruita all’interno del mondo economico delle imprese ma con una compartecipazione del mondo politico che ci preoccupa. Questo va inserito nel contesto regionale, perchè ovunque queste gare in Sicilia si sono svolte con molte ombre. E’ stata una gara con una sola offerta, di fatto senza ribasso, con la cauzione ridotta ai minimi termini.

Poi c’è un altro aspetto sostanziale che stiamo verificando ora, durante la gestione, perchè noi, i comuni contrari alla privatizzazione, in gran parte non abbiamo consegnato le reti e quindi non conosciamo direttamente la gestione di Girgenti Acque, ma dai giornali leggiamo di una gestione…

A questo punto interviene il sindaco di Licata, Angelo Graci, per testimoniare il disservizio continuo, la scarsa efficienza nella gestione del servizio da parte di Girgenti acque

i Comuni che già hanno consegnato ( le reti ) possono rappresentare la grandissime difficoltà che hanno i cittadini con la gestione di Girgenti Acque, difficoltà ad effettuare contratti, direi quasi impossibilità, perchè il cittadino che ha bisogno di realizzare una nuova utenza deve andare all’ASI, cioè alla sede centrale di Girgenti Acque e spostarsi per 50-60 km. Difficoltà dovute ai maggiori oneri, costi ,che oggi stanno subendo i miei concittadini. Ed ancora ,difficoltà per i nuovi allacci alla rete fognaria che vengono rimandati di giorno in giorno, di mese in mese, perchè ( alla Girgenti ) mancano di operatività, mancano di strumenti, mancano in pratica di squadre che vadano in effetti a realizzare, questi allacci e questi impianti. Quindi è una gestione che fa lamentare, un po’ tutti questi Comuni e con grandi difficoltà per la collettività, con costi elevatissimi, costi che si sono raddoppiati.
Ad esempio ,a Licata una nuova utenza il cui costo era prima ( gestione EAS ) di 400 euro all’incirca , e ci lamentavamo con l’EAS…., oggi è come minimo di 800 euro fino a 4 metri, superando questi 4 metri, il costo continua ad essere incrementato…..

Interviene adesso L’onorevole Giovanni Panepinto

“Quindi, come diceva il sindaco di Palma, noi abbiamo questa situazione. Oltre agli aspetti di carattere formale che hanno la loro importanza, è giusto dire che nei sette ATO dove è stata fatta l’aggiudicazione del servizio idrico integrato (mancano solo Trapani e Messina) le società che hanno partecipato in associazione temporanea di imprese, stranamente, sono quasi sempre identiche. Chi ha una quota in più, chi una in meno. Aggiungasi che c’è stata sempre una sola offerta e mai una vera è propria gara. Quindi, se si va a vedere chi sono le società che gestiscono Caltanissetta, queste hanno quote su Enna. Quelle di Enna hanno quote su Catania. Quelle di Catania su Agrigento nell’Acoset. Acoset partecipa su Ragusa. Io non penso che ci sia stato un tavolo che abbia concertato il tutto, però mi si fà pensare a questo, maliziosamente potrei pensare che c’è quasi una regia mediante la quale sia stato deciso di far partecipare non un impresa, ma un’associazione di imprese con quote diverse nei sette ambiti nei quali è stata fatta l’aggiudicazione. ”

Come diceva poi il sindaco di Licata c’è un secondo aspetto. In una provincia o in una città come Agrigento, che oggi ci ospita, dove il problema dell’acqua è un problema permanente, e cioè il problema ’approviggionamento idrico secondo regole di un paese civile, Girgenti Acque che ha gestito Agrigento in questi mesi, non mi pare……. ha costretto pure il sindaco di Agrigento, Zambuto, che certamente non è stato mai, tranne in campagna elettorale, dove dichiarò che sarebbe stato contro la privatizzazione, ma non ci sono gesti che lo ricordino come rivoluzionario in questi mesi, il sindaco Zambuto però è arrivato a dichiarare che vuole la rescissione del contratto con Girgenti Acque, e penso che il presidente dell’Ato che è anche il presidente della provincia, dovrebbe porsi la questione della rescissione del contratto.

Io dispongo di una raccolta, una rassegna stampa, dove ogni giorno ( si riportano i disservizi di Girgenti acque ) a Licata ,ad Agrigento, a Sciacca. Ci sono poi, i racconti del sindaco di Realmonte che sono terribili, c’è una zona dove c’è una rete idrica nuova e non viene consegnata, non accetta ancora Girgenti Acque , sostanzialmente si verificano una quantità di disservizi che è proporzionale agli importi che chi oggi fruisce del servizio di Girgenti Acque è costretto a pagare, sia in termini di nuovi allacci, sia in termini di costi complessivi del servizio, per di più in assenza di un regolamento sulle utenze. Per cui ritengo che situazioni dove è manifesta la volontà dei cittadini, so per esempio che a Caltabellotta il Consiglio Comunale si è già pronunciato per ben due volte contro la privatizzazione, per cui ritengo che laddove vi sia questa volontà, i sindaci debbano agire di conseguenza, non si può essere contigui ed in qualche modo partecipi di un tentativo di danneggiare ulteriormente le già povere popolazioni dei quarantadue comuni di questa provincia.

C’è in tutto questo ed in altro la ragione per cui noi e chi può continuare a farlo ( comuni ) perchè è in una gestione diretta, non consegneremo le reti ed impugneremo tutti i provvedimenti….. Tutto questo già da solo deve convincerci di quanto sia stata strana questa storia ( aggiudicazione servizio idrico integrato ), cioè l’Assemblea dei sindaci il 22 dicembre 2006 viene convocata alle 23 di sera in prima convocazione, il 23 dicembre alle 11 in seconda convocazione. Questo ci rappresenta quali siano i termini della questione. Io sono convinto che domani mattina i giornali, pubblicheranno un articolo del dott. Giuffrida, responsabile Acoset, che dichiarerà di volere assumere altre 250 persone. Ogni volta che Girgenti Acque è in difficoltà comunica al mondo intero che, probabilmente,….. ormai saranno 400 gli assunti, tentando di inquinare una vicenda molto seria in una terra dove la disoccupazione è il tema centrale…

Ancora Rosario Gallo:

“Volevo aggiungere una altra cosa. I ricorsi presentati al TAR erano due, uno dei Comuni associati e contrari alla privatizzazione del servizio e l’altro ricorso , proposto dal Consorzio d’Ambito e cioè l’Ato, firmato dall’allora presidente della provincia Fontana. Ci chiediamo perchè il nuovo presidente dell’Ato Eugenio d’Orsi e, non facciano anche loro l’appello, perchè allora si era valutato che la nomina del commissario avesse leso le prerogative del Consorzio d’ambito per le cose che avevo detto prima. Noi abbiamo sollecitato la provincia e l’Ato, so che c’è stata una riunione del consiglio di amministrazione ( dell’ATO,di cui fa parte il sindaco di Sciacca Mario Turturici )con l’avv. Armao, incaricato dall’ato, sollecitiamo il consiglio di amministrazione dell’ato a fare anche loro il ricorso in appello al CGA. Poi ci siamo detti, poco fa che ci rivedremo subito dopo Natale, perchè intendiamo promuovere delle manifestazioni, con il coinvolgimento delle nostre popolazioni, faremo probabilmente Consigli Comunali, raccolta di firme, forse anche manifestazioni con un concentramento ad Agrigento. Stiamo valutando come realizzare tali manifestazioni di protesta con il coinvolgimento delle popolazioni.”

un ultima battuta finale di Panepinto completando quanto detto da Gallo:

“…e con il coinvolgimento di tutte le associazioni, dite ( ai giornalisti presenti in sala ) che alcuni comuni, già sono pronti a fare il referundum consultivo sulla privatizzazione”

Ovviamente alla riunione di oggi, è triste ricordarlo, mancava ancora una volta Sciacca che con la sua amministrazione si è schierata da tempo da tutt’altra parte.

Nella speranza che si riconosca d’aver commeso un errore nell’affidare le nostre preziose risorse idriche al privato Girgenti Acque, chiediamo nuovamente al nostro Sindaco nonchè componente del Consiglio di Amministrazione dell’ATO IDRICO DI AGRIGENTO, dott. Mario Turturici, di sottoscrivere anch’egli un impegno per la ripubblicizzazione dell’acqua e di adoperarsi affinchè il Corsorzio d’Ambito produca urgentemente il ricorso al CGA di cui si è parlato durante la conferenza stampa odierna.

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