IL FRONTE DEL “NO” MARCIA ANCHE A RIBERA


Ieri sera, presso i locali del Municipio di Ribera, si è svolto un nuovo incontro dei Sindaci della provincia di Agrigento contrari alla privatizzazione dell’acqua che ha registrato la partecipazione massiccia di di tutti i Comuni che hanno deciso di opporsi alla consegna delle proprie reti al nuovo ente gestore, Girgenti Acque SpA.

Erano rappresentati più della metà dei Comuni appartenenti alla provincia di Agrigento e il Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua nella persona di Antonella Leto e dall’Associazione di promozione sociale L’AltraSciacca, capofila dei movimenti provinciali. Alla riunione, moderata dal sindaco di Ribera, Scaturro, dall’On. Panepinto, sindaco di Bivona e dal sindaco di Palma di Montechiaro Rosario Gallo era presente, per la prima volta, anche un consigliere comunale di Sciacca, Santo Bono, ed il Deputato Nazionale di IDV, On. Ignazio Messina oltre all’associazione dei consumatori ADICONSUM e all’avvocato Restivo, che sta curando la parte legale dei Comuni ricorrenti contro le decisioni contrarie alla loro volontà.

In uno straordinario spettacolo di alto senso civico, gli interventi si sono susseguiti numerosi ed ordinati, ed alla fine si è giunti ad una forma concordata di resistenza civile alle operazioni di commissariamento da parte dell’Agenzia regionale dei rifiuti e dell’acqua che vorrebbe obbligare i “Comuni ribelli” alla consegna forzata degli impianti.

I Sindaci che ancora non lo hanno fatto, infatti, si opporranno alla consegna delle reti alla Girgenti Acque col sostegno dei consigli comunali di tutti i Comuni che invece sono stati costretti a farlo negli scorsi mesi. Oggi si sono dati appuntamento a partire dalle 8.30 nel Comune di Burgio per poi spostarsi a Villafranca. Ad ambedue le cittadine era interessate, in data odierna, doveva far visita il commissario ad acta nominato dall’agenzia regionale. Lo scopo era quello di rimostrare civilmente, con la fascia al petto, contro la decisione dell’ARRA. Alla Prefettura e al Governo regionale è stata inviata comunicazione scritta con richiesta di bloccare quello che viene interpretato come un vero e proprio sopruso (la tesi sostenuta, infatti, è che un commissario nominato dalla Regione non può sostituirsi al potere che i Sindaci esercitano in locale).

E la protesta, si è deciso ieri sera, oltre a continuare in tutte le piazze dei Comuni contrari alla privatizzazione, si sposterà nuovamente nelle aule giudiziarie dove saranno presentati tanti ricorsi al TAR quanti sono i Comuni che in questi giorni sono stati commissariati dall’ARRA. Ci saranno “raccolte firme”, tra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo e saranno coinvolti così i cittadini, associazioni e movimenti locali. A Sciacca se ne occuperà l’associazione L’ALTRASCIACCA col sostegno di tutti le realtà locali che vorranno aderire al costituendo movimento cittadino. Saranno effettuati consigli comunali aperti, fissati allo stesso giorno e alla stessa ora in tutti Comuni della nostra provincia che vorranno dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE di questa risorsa fondamentale per la vita umana. Battaglia, questa, condotta dal Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua che, da tempo, ha inoltrato al governo nazionale una legge di iniziativa popolare per la tutela di questo bene.

L’On. Ignazio Messina, oltre a presentare un proprio disegno di legge per la riorganizzazione dell’ATO IDRICO, si sta impegnando per sbloccare l’Iter di quella legge, per la quale erano state raccolte oltre 400.000 firme, ferma da tempo in Parlamento che pone come traguardo la non commerciabilità delle acque. A lui, l’associazione L’ALTRASCIACCA ha chiesto un impegno formale per la nostra cittadina auspicando una prossima partecipazione fattiva di Sciacca agli incontri per la ri-pubblicizzazione dell’acqua e sperando in una futura adesione della stessa al gruppo dei Comuni che vogliono tornare indietro sui propri passi, chiedendo la rescissione del contratto con l’ente gestore Girgenti Acque.

Molti hanno infatti cambiato idea, verificando l’inefficenza di quest’ultima nella gestione degli impianti idrici e nell’incapacità economica di fronteggiare investimenti sul territorio della provincia di Agrigento. Le rimostranze pubbliche contro questa società privata sono state ieri numerose e tutti sono coscienti che si possa tornare indietro. Speriamo di poter registrare lo stesso effetto anche nelle città più popolate come Sciacca, Agrigento o Canicattì, che ancora rimangono fermi sui passi sbagliati di una privatizzazione che nuocerà alla salute e alle tasche dei propri cittadini.

A livello Legale, oltre ai ricorsi presentati dai Comuni, al TAR e CGA, si è registrata la straordinaria azione del consorzio Tre Sorgenti, che richiedendo un credito di 1,5 mln alla Girgenti Acque, rischia di farla dichiarare Insolvente. L’associazione L’AltraSciacca ed altre associazioni provinciali si stanno invece battendo sull’illegittimità delle bollette e sui numerosissimi disservizi della gestione Girgenti Acque.

E’ un fatto straordinario, che nella provincia di Agrigento, normalmente considerata arretrata economicamente e socialmente, si stia facendo una battaglia così vasta e partecipata, su un diritto essenziale dell´uomo, il diritto all´acqua. Forse qualcosa è cambiato e sta ancora cambiando. Manca solo Sciacca e la sua amministrazione, ancora sorda agli appelli dei suoi abitanti contro la privatizzazione dell’acqua.

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