IL REGOLAMENTO DELLA DISCORDIA


Il 5 febbraio 2009 si è svolto un incontro, al Comune, per definire il regolamento comunale per l’assegnazione dei contributi alle società sportive e per le sponsorizzazioni.

Il prof. Giuseppe Simone Vullo, Presidente della Consulta Comunale Sport, con questo comunicato stampa, ne illustra l’iter:

Il regolamento comunale per l’assegnazione dei contributi alle società sportive e per le sponsorizzazioni, sarà portato a giorni all’esame del Consiglio comunale.

Il documento è stato esaminato ieri in occasione di un’assemblea della Consulta dello sport, alla quale hanno preso parte diverse società sportive. Per una ulteriore visione da parte dei sodalizi sportivi che non hanno preso parte alla riunione, il regolamento potrà essere visionato ancora per una settimana presso gli uffici comunali, dopodichè sarà trasmesso alla Presidenza del consiglio comunale per il successivo iter e poi per l’esame e l’approvazione definitiva.

Si tratta di un momento storico, un’occasione per aggiornare le modalità di assegnazione dei contributi pubblici alle società sportive della città, per dare dignità a tutte le specialità e agevolare il rapporto tra associazioni e Comune, pur nella ristrettezza economica del momento.

Tutte le società hanno esitato favorevolmente il documento e adesso tocca al mondo politico dare concretezza alle legittime aspettative dello sport saccense.
Mi auguro che si possa giungere all’approvazione definitiva prima dell’appuntamento elettorale. L’attuale Consiglio comunale avrebbe in questo modo la possibilità di dare ulteriore peso all’attività svolta in questi cinque anni e ottenere il riconoscimento di tutte le società sportive della città.

Non è molto d’accordo Fabio Miraglia, Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Sciacca che risponde con la seguente nota:

Con mio grande stupore ho appreso solo ieri sera che nel pomeriggio di ieri si è svolta presso il Comune di Sciacca, su invito dell’Assessore allo sport Giuseppe Segreto e del Presidente della Consulta dello Sport Giuseppe Simone Vullo, la tanto attesa assemblea delle società sportive di Sciacca durante la quale si doveva discutere del nuovo regolamento dello sport.

Il mio stupore è dovuto al fatto che nonostante io sia un componente della Consulta dello Sport oltre che il rappresentante della più importante società sportiva di Sciacca, nessuno si è preso la briga di informarmi.

Fatalità vuole che oggetto del contendere sia il regolamento per l’erogazione dei contributi alle società sportive, regolamento che per 4 anni ci ha visti impegnati nella stesura e che negli ultimi mesi ci ha visti impegnati in un lungo confronto visto che sui termini dello stesso non abbiamo mai trovato un accordo unanime.

Ieri sera questo regolamento non da tutti condiviso, doveva essere presentato alle altre società sportive e il mio mancato invito suona tanto come una precisa volontà da parte di Giuseppe Segreto e Giuseppe Simone Vullo di non avere ostacolo alcuno alla approvazione di un regolamento che non condivido e che porterà al totale sfacelo del mondo sportivo saccense. La mia presenza ieri pomeriggio avrebbe ostacolato il progetto messo in piedi dall’Assessore, da cui la decisione di non invitarmi per evitare che le altre società sportive potessero essere messe in guardia dagli aspetti negativi dello stesso regolamento.

La scelta dell’Assessore Segreto di escludermi dall’incontro suona tanto come una imposizione di stampo mussoliniano affinchè le voci discordanti dalla sua possano essere messe a tacere e d’altronde l’atteggiamento dell’Assessore Segreto nei confronti della mia persona e della società che rappresento è stato ampiamente palesato in questi 4 anni di totale chiusura ed ostacolo al nostro lavoro ed al nostro progetto.

Nondimeno posso dire della Consulta dello Sport e del suo Presidente che in 4 anni si è interessata unicamente della spartizione dei contributi e mai si è interessata di programmare e migliorare la condizione dello sport saccense.
Mai si è parlato del fatto che una società saccense presenta alla Regione ed al Comune di Sciacca le stesse fatture per avere erogato il contributo, visto che i contributi ricevuti superano le spese effettuate durante l’anno.
Mai si è parlato del fatto che una sola persona ha due diverse società sportive e richiede il contributo per entrambe le sue società senza che mai nessuno abbia posto il problema.

Evidentemente questi non sono dei problemi per l’Assessore Segreto e per la Consulta dello Sport così come non è mai stato un problema per l’Assessore la cihusura del Gurrera e le condizioni di semi impraticabilità del pallone tenda che stanno mettendo in ginocchio le società sportive più rappresentative della città.

L’unico pensiero che ha in questo momento l’Assessore Segreto è l’approvazione del nuovo regolamento per l’erogazione dei contributi, un regolamento fatto male e che metterà sullo stesso piano le società che lucrano sullo sport, facendo pagare sostanziosi contributi mensili ai propri atleti, a quelle che si spendono per lo sport e che con serietà da anni si impegnano per far migliorare e progredire i propri atleti, portando avanti un progetto di sport come alternativa sociale.

Anzi, questo nuovo regolamento paradossalmente aiuterà le società sportive che vivono del sostegno economico dei propri atleti a scapito di quelle che mai si sono sognate di chiedere un euro ai propri tesserati, facendo così diventare lo sport non un bene alla portata di tutti ma un esclusivo privilegio di chi può permetterselo.

Lo sport è nella nostra città un bene prezioso, un’alternativa per i tanti giovani che quotidianamente si lasciano tentare delle droghe e dell’alcolismo. Solo lo sport può tenere lontani i giovani dalle tentazioni fuorvianti della nostra società, ma lo sport “a pagamento” così largamente diffuso nella nostra città non costituisce un’alternativa.

Per carità non ho niente contro chi si fa pagare una retta mensile dai propri atleti o dai propri allievi, ma avessero almeno il buon gusto di farsi da parte e non chiedere i contributi per una prestazione che non si fornisce gratuitamente, e che si nasconde troppo spesso dietro al termine “attività sociale”. Ed il Comune non può non tenerne conto. Non può rendersi connivente di un sistema che accantona lo sport come alternativa sociale per dar spazio allo sport inteso ormai solo come business.

L’Attività sociale è unicamente quella che viene svolta gratuitamente, per passione, sopportando anche dei costi, ed è questa che un’istituzione seria come il Comune di Sciacca deve privilegiare e non accantonare come un’eccezione quasi scomoda, da bloccare ed annullare a tutti i costi. Ed il regolamento portato avanti dall’Assessore Segreto non farà che questo: tagliare le gambe a chi fa sport per passione per portare avanti chi fa sport per interesse.

Questo messaggio, che ieri avrei dovuto portare alle varie associazioni in assemblea, posso solo lanciarlo attraverso gli organi di stampa, visto che chi di dovere si è guardato bene dall’invitarmi, dimostrando ancora una volta la sua scorrettezza.

Resto comunque a disposizione nel caso in cui l’Avv. Segreto, che ricopre l’incarico di Assessore allo Sport, voglia aprire un dibattito televisivo sull’argomento.

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