L’apertura delle buste “aperte”


Ieri si è svolta la tanto attesa cerimonia dell’apertura delle buste che ha decretato i vincitori e i vinti della 109.ma edizione del carnevale di Sciacca.

Per la cronaca, le classifiche sono le seguenti:

CATEGORIA A

posto “Fatta e rifatta” dell’associazione “La Nuova Isola” con 975 voti
posto “C’era una volta l’America” dell’associazione “Saranno Famosi 2007” con 935 voti
posto “O sole mio” dell’associazione “Nuova Arte 96” con 928 voti
posto “La si fa la storia” dell’associazione “E Ora Li Femmi Tu” con 869 voti
posto “Scusate il ritardo” dell’associazione “Carristi Per Caso” con 850 voti

CATEGORIA B

posto “L’ultima spiaggia” dell’associazione “La Tribù” con 803 voti
posto “Ah…l’Italia” dell’associazione “Archimede” con 792 voti
posto “Un mondo diverso” dell’associazione “Tira e Molla” con 661 voti
posto “Zero in condotta” dell’associazione “Aurora08” con 653 voti
posto “Porci comodi” dell’associazione “La Nuova Gioconda” con 582 voti

Cerimonia come quasi sempre animata per via delle contestazioni da parte dei carristi, che riscontrano delle anomalie nei meccanismi di votazione o nel rispetto del bando.

Al centro delle polemiche quest’anno, infatti, c’è la modalità con cui la giuria ha deciso di comunicare il verdetto. Non più tramite la lettura delle votazioni di ogni singolo giurato, ma del voto totale raggiunto da ogni carro per ogni categoria. Decisione, questa, che non permette ai carristi stessi di poter fare una controverifica, che, come nel 2007, può portare ad uno stravolgimento della classifica.

Altra questione che ha tenuto banco, è la vittoria assegnata in alcune categorie a carri che non hanno del tutto rispettato il bando di partecipazione, che, ad esempio, imponeva un numero minimo di 50 componenti per gruppo (condizione, che a detta di tanti carristi, non è stata rispettata dal gruppo vincitore).

Ma la polemica maggiore e che contraddistinguerà di certo questa edizione è incentrata su un fatto curioso avvenuto negli ultimi giorni: la diffusione in città di un volantino che riportava la classifica ufficiale esatta, ma anche i carri vincitori nelle singole categorie. Tutt’altro che una semplice coincidenza, a giudicare dalle troppe congruenze. A dire il vero, il volantino riportava solo un errore, ma non è niente in confronto a tutto il resto.

Il messaggio è stato chiaro. Il risultato era già noto sin da subito!

Confidando nella buona fede degli organizzatori, che avranno di certo garantito l’integrità delle buste della giuria e le avranno custodite per come si deve (come dimostrato, tra l’altro, ieri prima della proclamazione), è probabile che il risultato passi semplicemente di bocca in bocca (a partire dagli addetti ai lavori), dilagando in poco tempo in tutta la città.

Ma non è un caso sporadico. Altri anni, infatti, è capitato che in città si sapessero addirittura i punti di distacco tra un carro ed un altro, sempre prima dell’apertura delle buste.
Sulla questione sono state annunciate delle azioni legali da parte dell’Unione Carristi e dell’amministrazione, volte a far chiarezza sulla vicenda.

La domanda che ci sorge è quella di tutti: che senso ha indire la proclamazione a distanza di due settimane dalla fine della festa, se già il risultato è noto all’indomani?
Perché non prendere esempio dai tanti carnevali d’Italia che proclamano immediatamente dopo?

Si eviterebbero la fuga di indiscrezioni e l’alimentazione di dure polemiche.

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