SCIACCA: LA POLITICA FA ACQUA E L’ACQUA NON FA POLITICA


Speriamo di sbagliarci ma l’acqua che, in questi giorni, vediamo trasudare dai pori della politica locale non sembra essere proprio la stessa acqua che a noi de L’ALTRASCIACCA sta tanto a cuore e per cui ci siamo tanto battuti. Nella spasmodica ricerca di un’alleanza che permetta, ai vari antagonisti, la vittoria alle prossime elezioni di Giugno, tutti stanno trascurando una componente essenziale, ovvero: I PROGRAMMI. Sembra quasi che l’intento generale sia quello di conquistare solamente una poltrona piuttosto che quello di rimboccarsi le maniche e tentare di risollevare le sorti di una città, mai vista così in basso. Lo ripetiamo, speriamo di sbagliarci, ma ci auguriamo di finirla di assistere a grandi e piccole manovre, ad alleanze più o meno vincenti e, sulla carta, “per il bene della città” e cominciare a sentire, finalmente, parlare di PROGRAMMI. Questi, a loro volta, non possono prescindere dall’elemento ACQUA.

Il 6 Febbraio, nel formare il Comitato civico SCIACCA PER L’ACQUA abbiamo rivolto l’invito a tutti, ma proprio tutti, a farne parte attiva. L’invito era ovviamente rivolto anche a tutti gli schieramenti politici.

Ebbene, hanno risposto ed aderito: IDV, VERDI, PD e PRC. Sembra quasi che l’argomento interessi solo a loro. A dire il vero, non è che questi abbiano fatto chissà che cosa per invitare la gente a firmare la petizione per l’acqua pubblica a Sciacca (attualmente in corso – su www.sciaccaperlacqua.eu l’elenco degli esercizi pubblici dove è possibile ancora sottoscriverla) ma quantomeno hanno aderito e quindi crediamo che la pensino come noi. E gli altri? Da che parte stanno? Dove sono: PDL, UDC ed MPA? Saranno in altre faccende affaccendati… e l’acqua? A che posto la mettiamo?

Rinnoviamo l’invito a tutta la politica locale all’adesione a questo progetto, largamente condiviso dalla maggioranza dei saccensi, che ponga in primo piano la ripubblicizzazione del servizio idrico in provincia e nella città di Sciacca, attraverso obiettivi precisi da attuare in consiglio comunale e presso l’Ato Idrico. E’ stato fatto, a suo tempo, un errore ma si torni subito indietro, principalmente a Sciacca. Che non si pensi di parlare di “bene della città” o di “futuro” della stessa senza impegnarsi “seriamente” contro la privatizzazione dell’acqua favorendo, di fatto, gli interessi di pochi, magari di qualche uomo politico o di qualche partito, mascherato o no da lista civica.

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