IL LUPO GIRGENTI ACQUE NON PERDE NE’ IL PELO NE’ IL VIZIO 1


I disservizi idrici a Sciacca ed in provincia di Agrigento sono cronaca di tutti i giorni da qualche anno a questa parte. Già con l´EAS infatti avevamo assistito al perpetuarsi di problematiche gravi connesse ad una gestione inefficiente, per non dire inesistente, alla sostituzione del Comune all´Ente nella riparazione della fatiscente condotta idrica e quant´altro.

Quella che il 27 Maggio del 2008 era stata salutata dall´ex amministrazione Turturici come la “Panacea di tutti i mali“, ovvero l´affidamento a privati per trenta lunghi anni delle nostre risorse idriche, si è rivelata invece essere la “brace” che ha fatto seguito alla “padella” EAS. Siccome dalle nostre parti al peggio non c´è mai fine, era stato deciso infatti di privatizzare la gestione del servizio idrico, affidarla a Girgenti Acque e far pagare lo scotto di tutte queste scelte, che portano la firma autorevole dell´allora presidente Fontana, solamente agli ignari e inconsapevoli Cittadini, che a fronte di un servizio rimasto tale o forse peggiorato, si sono già visti e si vedranno recapitare bollette sempre più salate. Il Comune, è stato ripetuto più volte anche dall´ex sindaco, si è così di fatto sollevato da ogni responsabilità: col gestore privato non dovrà più tappare le falle di nessuno, anche se questo risulta palesemente inadempiente. Adesso ci pensa l´ATO Idrico a fare gli interessi di non si sa chi. Ai Cittadini, che saranno gli unici a sobbarcarsi gli oneri di tale scelta scellerata, dovranno forse pensarci le associazioni e il Comitato dei sindaci “ribelli”.

Da quella famosa data di Maggio 2008 a Sciacca registriamo quotidianamente:
interi quartieri lasciati senz´acqua per diverse settimane, acqua che invece vediamo scorrere per le strade attraverso buche dell´asfalto o vediamo giungere torbida nei rubinetti delle altre contrade;
condomini non ancora allacciati alla rete idrica (col nuovo gestore in molti casi ci vogliono anche quattro mesi, o forse più, e solo dopo aver prodotto uno stuolo infinito di documenti al limite inverosimile di un regime burocratico);
l´assenza di un ufficio permanente al servizio degli utenti (deve essere il Presidente della provincia, nonché presidente dell´ATO Idrico, Eugenio D´Orsi, e ci chiediamo anche quale sia il motivo, a prestare prima una volta e adesso due volte a settimana, l´ufficio URP di Corso Vittorio Emanuele per “aiutare” Girgenti Acque a ricevere il suo pubblico, sempre più indignato).

Cose assurde, insomma, che a Sciacca, e non solo, si concretizzano tutti i giorni, nel segno di una privatizzazione che in poco più di un anno ha provocato gravi danni morali ai Cittadini, umiliati nella fruizione di un servizio essenziale, mortificati da una classe politica che sembra curare gli interessi di qualcun altro piuttosto che i loro, e, dulcis in fundo, beffati da bollette sempre più inique e sempre più salate.

L’Amministrazione provinciale aspetta, concede tempo. Ma per quali ragioni? Quali ulteriori gravi motivazioni bisogna ricercare perche’ l´ATO Idrico proceda con la rescissione immediata del contratto stipulato con Girgenti Acque? Non è sufficiente assistere ad una sola settimana di questa gestione o ascoltare le numerose ed immancabili segnalazioni giornaliere di disservizi pervenuti alle redazioni dei TG locali per rendersi conto che soltanto questa e’ la soluzione al problema comune di decine di migliaia di persone?

Forse si spera ancora nel gestore privato, il quale attende con ansia di mettere mano ai finanziamenti pubblici. Si spera cosi’ che il gestore privato cominci a fare i suoi primi investimenti al fine di ottenere un minimo di risultato e per questo motivo si cerca di metterlo a suo agio, arrecando di contro disagi ai contribuenti. Si cerca financo di giustificarlo, consentendogli di tutto, anche di calpestare la dignità degli abitanti di questa provincia, ultimo chiodo di un vergognoso carro. Tutto ciò e’ veramente il minimo per cui, gli stessi Cittadini che hanno scelto quella classe politica, oltre alla rescissione del contratto con l´ente privato, dovrebbero pretendere anche le dimissioni di tutto il Consiglio di Amministrazione dell´ATO Idrico, che tutto sta dimostrando tutto fuorché di saper adempiere al proprio compito.

Oltre 5.000 firme raccolte soltanto a Sciacca, e tantissime altre nel resto della provincia, chiedono giustizia e vogliono l´acqua pubblica, la gestione pubblica dell’acqua. Ma non le si considerano e si attende, finche’ arriva il peggio. Ed il peggio è già arrivato.

Ricordate le prime famose bollette emesse da Girgenti Acque con scadenza 28 Gennaio 2009? Quelle bollette, palesemente ingiuste, che contenevano anche i canoni di depurazione non più dovuti a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale? Quelle bollette che, dopo le nostre denunce e i nostri interventi, dovevano essere ritirate e riemesse solo dopo essere state opportunamente corrette? (almeno cosi’ aveva affermato l´amministratore delegato di Girgenti Acque Giuseppe Giuffrida il 5 Marzo ad Agrigento e ci era stato confermato dall´ex sindaco Turturici).

Ebbene, abbiamo scoperto che, giocando con le proprie responsabilità, qualcuno a suo tempo ci ha preso in giro e che quelle bollette non sono mai state di fatto ritirate.

Nei mesi scorsi, la KPMG SpA aveva inviato lettere, a campione, con cui chiedeva ai Cittadini di confermare il debito nei confronti di Girgenti Acque. Adesso quest´ultima, facendo pervenire in questi giorni nuove fatture di acconto 2009, che continuano a non presentare la descrizione dei MC che l´utente sta pagando, minaccia il DISTACCO DELL´UTENZA per morosità, con tanto di preavviso, a tutti coloro che non hanno pagato quelle famigerate bollette scadute il 28 Gennaio 2009.

Torniamo dunque a ripetere: se nemmeno questi sono gravi motivazioni per chiedere la rescissione del contratto con Girgenti Acque, quali altre gravi motivazioni dobbiamo attendere che si manifestino?

Chiediamo, con la presente lettera, un intervento urgente del neo-sindaco Vito Bono su questa nuova delicatissima questione. Non si può certo distaccare l´utenza dalla fornitura di una sostanza fondamentale per la vita umana a fronte della pretesa di un pagamento al limite dell´estorsione. E vogliamo essere fiduciosi che il corso degli eventi sia destinato a cambiare. Abbiamo apprezzato, in questi giorni e a tal proposito, i primi interventi del nostro nuovo sindaco di Sciacca che, promettendo un giro di vite nei confronti del gestore privato, ha chiesto allo stesso, fra le altre cose, maggiore tutela nei confronti dei Cittadini saccensi.

Ne approfittiamo dunque per esprimergli nuovamente il nostro sostegno, dal momento che, come promesso, sarà al nostro fianco nella lunga e dura lotta per la ripubblicizzazione dell´acqua nella nostra provincia e sarà presto quindi anche al fianco del comitato dei sindaci cosiddetti “ribelli”.

E´ finito il tempo in cui la nostra gente è disposta a subire!


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