PARCHEGGIO BORSELLINO – IL CONTRADITTORIO ENTRA NEL VIVO 2


Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Ing. Giovanni Borsellino (clicca qui per visualizzarla) sul tema del dibattito innescatosi nei giorni scorsi (clicca QUI), a proposito di della proposta progettuale della sua famiglia, comprendente un Parcheggio multipiano in pieno centro storico.

Ricordando che l’intento della nostra associazione, in questo contesto, è solamente quello di favorire (e possibilmente “ospitare”) un sereno e costruttivo dibattito su quello che riteniamo un argomento importante per il futuro della nostra città, evidenziamo che alcuni spunti della nota odierna dell’Ing. Borsellino entrano nel merito di alcune considerazioni personali espresse dal nostro socio Ing. Mario Di Giovanna durante la registrazione di un recente approfondimento televisivo di RMK e sui quali lo stesso avrà modo di replicare se e quando lo riterrà opportuno.

Ecco il testo della lettera, inoltrata dalla Borsellino SRL alla nostra associazione e contestualmente alle direzioni di RMK, TRS e Controvoce, avente per oggetto il Progetto Preliminare di Parcheggio Multipiano ed Annesso Centro Commerciale presentato al Comune di Sciacca dalla Società Borsellino S.r.l.:

Se, da semplici cittadini, non ne subissimo le conseguenze nella vita di tutti i giorni, verrebbe da dire che quella di Sciacca è una città davvero divertente.

Da tempo immemorabile, nelle apposite sedute tenute nelle sedi istituzionali preposte, negli innumerevoli dibattiti televisivi svolti sul tema e, più in generale, nelle discussione tra i cittadini in ogni angolo della città, è sempre emerso con assoluta evidenza che il primo problema della città di Sciacca, anche nell’ottica del tanto sbandierato suo sviluppo turistico, sia la mancanza di parcheggi nel centro storico che consentano di chiudere esso centro storico al traffico, di renderlo, in maniera civile, fruibile ai cittadini e di richiamare, non solo con ultraventennali chiacchiere inconcludenti, ma con opere visibili, i tanto agognati turisti.

Orbene dal lontano 30 novembre 2007 giace impolverato presso l’Ufficio Tecnico Comune un corposo progetto per la realizzazione di un parcheggio multipiano, con annessa area commerciale, nell’area sottostante la piazza Mariano Rossi (a ridosso del cd.Palazzo Latino), redatto da uno dei più qualificati studi a livello nazionale specializzato nella progettazione di parcheggi multipiano (Ingegneri Roli Associati, di Modena, vedi www.roliassociati.it), idoneo a risolvere una volta e per tutte il problema traffico e chiusura centro storico, senza alcun aggravio per le casse comunali e che, peraltro, riqualifica una zona centralissima e del tutto abbandonata e degradata.

Qualsiasi persona dotata di un minimo buon senso avrebbe pensato che, trattandosi di una questione dirimente per il futuro della città, si sarebbe data priorità assoluta al progetto, criticandolo legittimamente con argomentate motivazioni, qualora così si fosse ritenuto per motivi tecnici, politici o per qualsiasi altro motivo, o richiedendo, con auspicabile spirito di collaborazione, le modifiche che si fosse ritenuto di apportare allo stesso progetto, ma sollecitandone la rapida istruzione con l’obiettivo di esitarlo, magari con radicali modifiche, nel più breve tempo possibile al fine di vederlo realizzato e fruibile nel giro di pochi anni.

Invece: niente di tutto questo!

Per quasi due anni nessuna concreta notizia o presa di posizione, anche da parte delle associazioni di cittadini e/o delle categorie produttive, che poi sarebbero le più interessate alla realizzazione del progetto, nessun movimento di opinione, nessuna richiesta di chiarimenti o di modifiche al progetto preliminare nell’ottica di contemperare le esigenze di tutte le categorie interessate, fermo restando l’obiettivo comune di portare a compimento l’opera, mai così a portata di mano.

Adesso, a distanza di quasi due anni, su input di un privato, tanto ingenuo quanto lungimirante, cittadino, stranizzato dal silenzio calato incomprensibilmente sull’iniziativa, apparentemente degna di una rapida realizzazione, si apre un dibattito surreale e pregiudizialmente distorto, sulla nostra iniziativa e giù le stroncature inappellabili, le maliziose e malcelate insinuazioni sull’intento speculativo dell’opera.

A volte il silenzio viene scambiato per arrendevolezza ed accondiscendenza alle critiche, anche più infondate. Nostro malgrado, è venuta l’ora di porre dei punti fermi e chiarificatori perché la cittadinanza sia correttamente informata e possa così ponderatamente giudicare l’iniziativa:
1) La famiglia Borsellino è proprietaria da oltre cinquant’anni del terreno oggetto dell’investimento;
2) Amministrazioni Comunali di qualsiasi colore politico, nelle più alte cariche, nei decenni precedenti, hanno sollecitato la presentazione da parte della famiglia Borsellino di un progetto che interessasse quell’area, che concretamente appare la più indicata, se non l’unica, ove realizzare un parcheggio che potesse seriamente risolvere una volta e per tutte la problematica viabilità e chiusura del centro storico;
3) Ripetutamente sollecitata, la famiglia Borsellino ha deciso, ovviamente non per spirito filantropico, ma (ça va sans dire) ragionando da normalissima imprenditrice, di investire su detta area, presentando il progetto di cui si discute, che cerca di contemperare le esigenze dell’imprenditore privato con quelle della pubblica utilità;
4) La famiglia Borsellino ha incaricato, ovviamente non gratuitamente né a buon mercato, uno dei più qualificati studi a livello nazionale specializzato nella progettazione di parcheggi multipiano, seguendo le indicazioni di esso studio ha acquistato, sempre non gratuitamente né a buon mercato, altre aree e fabbricati limitrofi, per migliorare la futura viabilità e l’impatto ambientale del progetto, ha sempre manifestato la piena disponibilità a discutere ed eventualmente modificare il progetto preliminare, ferma restando, non occorrerebbe ripeterlo, la natura privata dell’investimento e soprattutto dei fondi occorrenti per realizzarlo;
5) La famiglia Borsellino non ha presentato, come maliziosamente e malcelatamente è stato scritto, il progetto per la realizzazione di “un Centro Commerciale con annesso Parcheggio”, ma con tutta evidenza, un “Progetto Preliminare di Parcheggio Multipiano ed Annesso Centro Commerciale” ove, l’ipotetico Centro Commerciale, lo capirebbe anche un bambino se non in malafede, si realizzerebbe solo per rendere sostenibile finanziariamente la realizzazione del Parcheggio Multipiano e non per realizzare speculazioni di chissà quale natura. E’ di tutta evidenza infatti che ciò che conta non è il Centro Commerciale in sé, ma piuttosto l’elementare concetto che un Progetto che comporta un investimento di dimensioni tali da mettere a rischio quello che svariate generazioni hanno costruito deve necessariamente essere economicamente sostenibile. Se così non fosse ci troveremmo incoscientemente a giocare a Monopoli e non a discutere seriamente di concreti e rischiosi investimenti.

Nell’ambito del dibattito che finalmente, seppure in maniera surreale, è sorto a seguito della lettera di quell’encomiabile cittadino si sono sentite sostenere, con una sicumera ed un’arroganza degne di miglior causa, tesi davvero sorprendenti:
1) Noi vorremmo realizzare “grandi strutture di vendita alimentari o miste con superficie superiore ai 5.000 mq.”.
A volere essere generosi è una affermazione, come facilmente riscontrabile, priva di fondamento: dai documenti ufficiali depositati presso il Comune (Relazione Tecnica e Illustrativa del Progetto Preliminare) in realtà si ipotizza “….un intervento polivalente comprendente un parcheggio multipiano a servizio della sosta rotazionale e residenziale del centro storico ed alcune superfici a destinazione commerciale e/o direzionale….” (pagina 4 paragrafo 3) e, con particolare riferimento alla superficie a destinazione commerciale, “la realizzazione di un medio centro commerciale con una superficie di vendita complessiva compresa tra i 2.500 e i 5.000 m.q.” (pagina 25 paragrafo 5) senza alcun riferimento a strutture di vendita alimentari o miste. In una ipotesi più verosimile, pertanto, i posti auto destinati a pertinenza e servizio dell’Area commerciale non sarebbero 397, ma 239 ed “i veri nuovi parcheggi a servizio della città” non sarebbero 158 ma 317. E ciò non considerando il possibile e probabile ampliamento del Progetto Preliminare alla luce dei nuovi acquisti da parte nostra dei terreni limitrofi.
2) Il “Centro Commerciale” rappresenterebbe una “concorrenza sleale” nei confronti di tutti i commercianti del centro storico.
A parte che non pochi commercianti a titolo individuale ci hanno espresso il loro pieno consenso all’iniziativa e quotidianamente ci chiedono lo stato dell’iter progettuale, pregandoci di non desistere, è lo stesso Legislatore Nazionale (Allegato 1 del DPR 11 luglio 2000 art.12 che integralmente si richiama) a prescrivere che occorre:
– “programmare lo sviluppo e la qualificazione del piccolo commercio di vicinato……puntando a potenziarne l’integrazione e la concentrazione in centri commerciali locali urbani e gallerie commerciali pluripiano”;
– “prevedere l’inserimento di medie e/o grandi strutture, centri commerciali locali urbani e gallerie commerciali pluripiano, di norma nell’ambito di programmi di riqualificazione urbana, piani di recupero o altri piani urbanistici attuativi o attraverso appositi progetti di valorizzazione commerciale o di marketing urbano, secondo modalità ed in localizzazioni che siano sinergiche con la rete distributiva preesistente”;
– “favorire l’accessibilità dell’area …….. comunque secondo modalità compatibili con la struttura insediativa realizzando adeguati parcheggi….”; ed altro ancora.
Ed in realtà, una mente avveduta e scevra da pregiudizi, non dovrebbe dubitare che l’area commerciale in pieno centro storico e dotata di ampi parcheggi, a servizio dell’intera cittadinanza e non, può solo essere un vantaggio per i piccoli esercizi di vicinato e certamente qualsiasi commerciante, anche il più ostile alla libera concorrenza, dovrebbe ritenere che è infinitamente preferibile un “medio centro commerciale” ubicato in pieno centro storico, ove inevitabilmente richiamerebbe clientela, e che riqualifica una ampia area degradata creando numerosi posti auto fruibili anche ai suoi clienti, ad enormi Centri Commerciali programmati in zone periferiche che di certo non invoglierebbero il cliente ad avventurarsi nel distante e difficilmente accessibile centro storico (Castelvetrano “docet”).
Comunque, sia chiaro, il Centro Commerciale per noi non è un Totem, semmai lo è per i suoi così accaniti critici e detrattori, ovvero noi non abbiamo mai ragionato in termini di: “o il Centro Commerciale o nulla”, ferme restando, s’intende, tutte le osservazioni di cui sopra che si ribadiscono convintamente nella loro interezza.
3) Con stupore, in una trasmissione televisiva sul tema, si è sentito ostentatamente affermare “Noi (?!?) non abbiamo bisogno dei Privati”.
Cadono le braccia! In tempi in cui gli Enti Pubblici di qualsiasi livello non riescono a fare quadrare neppure i bilanci annuali ordinari e si tagliano anche le spese che appaiano indispensabili, c’è ancora qualcuno che ritiene essere “pochi soldi” svariati milioni di euro a carico dell’Ente pubblico. Il Denaro Pubblico non è di nessuno, è di tutti! Così ragionando si sono portate le Casse Pubbliche al disastro è si è accumulato il più alto debito pubblico d’Europa ed il terzo al mondo.
4) Ancora ci tocca sentire qualcosa del genere: si sono trovati i soldi per il teatro Samonà…….. si troveranno per il Parcheggio Pubblico.
Ammesso che sia giusto spendere soldi pubblici quando si ha la possibilità di realizzare il medesimo obiettivo senza spendere un euro pubblico, non si capisce il nesso tra i fondi che si sono reperiti per il completamento del teatro Samonà e quelli che occorrerebbero per la realizzazione del parcheggio. E’ come rispondere patate alla domanda di cavolfiori e comunque la storia del Teatro Samonà è l’ultima che dovrebbe essere portata ad esempio come modello di spesa del denaro pubblico.

Tanto altro ci sarebbe da dire e siamo sempre pronti a qualsiasi confronto, ma, momentaneamente concludendo, sia a tutti chiaro che la famiglia Borsellino non specula, non fa concorrenza sleale a chicchessia, ha investito denaro privato (su sollecitazione di diverse amministrazioni) senza avere alcuna certezza sull’esito dell’investimento, si è rivolta ad uno dei più qualificati e specializzati studi professionali nazionali (probabilmente sbagliando alla luce delle reazioni), ove mai il progetto andasse in porto rischierebbe il proprio da ordinaria imprenditrice, nella ovvia speranza tutta da verificare, che il cospicuo investimento vada a buon fine traendone dei profitti tanto eventuali quanto legittimi, ma con la assoluta consapevolezza, incontestabile da chicchessia, di avere inteso, nel contempo, rendere un servizio alla città atteso da decenni ed, infine, non ha alcuna difficoltà a desistere definitivamente dal progetto ove davvero si ritenesse non meritevole di approvazione.

Quello che davvero appare inaccettabile è il trascorrere inesorabile del tempo senza alcun riscontro ed il vedere che adesso, a distanza di quasi due anni dalla presentazione del progetto, ci si balocca nell’esame di parcheggi virtuali, ammirevoli per carità e degni della massima considerazione, quando in qualche stanza del Comune riposa dimenticato un progetto concretissimo, seppure modificabilissimo, effettivamente realizzabile in 24/30 mesi, in attesa che qualcuno in questa città si ricordi della sua esistenza e non solo per stroncarlo aprioristicamente.

Cordiali Saluti.

BORSELLINO S.R.L.
Il Presidente
(ing. Giovanni Borsellino)


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