UN PONTE SU UN MARE DI DUBBI


Il 2 Novembre scorso avevamo posto la questione. Trattando del nuovo “passaggio dello Stazzone” avevamo posto le nostre perplessità (clicca QUI). Ecco una foto del periodo:

Oggi il ponte è quasi terminato e appare maggiormente evidente lo “scalone” di oltre 2 metri tra il livello dello stesso e la quota ferrovia. Tale dislivello renderà impossibile ciò che prima era improbabile, ovvero il passaggio di treni su una rinnovata strada ferrata.

E adesso chi glielo dice ai nostri amici che vorrebbero ripristinarla?
Chi lo dice a coloro i quali vorrebbero quanto meno una pista ciclabile?
Chi gli dirà che in quel punto bisognerà fare le acrobazie per passare?

Magari un giorno, visionando il progetto, saremo rassicurati o smentiti e tutto potrà apparirci più chiaro. Ma in attesa di quella data qualche altro dubbio ci è sorto spontaneo:

– IL NUOVO PONTE, NONOSTANTE SIA STATO CREATO PIU’ ALTO DEI DUE LATERALI STORICI PRECEDENTI CONSENTIRA’ IL PASSAGGIO DEI TIR?
– QUALE PERCORSO PER I MEZZI PESANTI PREVEDE IL PROGETTO (CHE TRATTA DI QUESTO NUOVO PASSAGGIO) TALE DA CONSENTIRE DI GIUNGERE FINO AL PORTO E CARICARE LA MERCE?
– SI TROVERANNO TUTTI QUANTI, SACCENSI, TIR, MEZZI PESANTI E CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA, SEMPRE NEL SOLITO COLLO DI BOTTIGLIA IN VIA GAIE DI GARAFFE?

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