Perché distruggere un monumento? Perché non usare le draisine?


Ciclotreno costruito dall'Associazione Ferrovia del Basso Sebino

Ciclotreno costruito dall'Associazione Ferrovia del Basso Sebino

Rispondiamo alla seguente lettera firmata che abbiamo ricevuto qualche giorno fa.

Ciao, mi chiamo XXXXXXXX, ho YY anni e sono saccense. Vi voglio riferire di una cosa sentita oggi (venerdì 2 aprile) su RMK TV nel programma di Enzo Porrello. Il signor Porrello ha intervistato il sindaco. Quando hanno parlato dei parcheggi, il sindaco ha esposto il suo progetto della trasformazione della stazione in parcheggio e la costruzione di un tapis roulant che si estende dal parcheggio fino alla piazza. Le cose che mi fanno arrabbiare sono due: la prima è che non si puo distruggere la stazione che fa parte della storia di Sciacca (vi ricordo che è da quasi 100 anni che è stata costruita la ferrovia);  la seconda è proprio il tapis roulant. Porello ha osservato che quello all’ospedale non ha mai funzionato, quindi ha chiesto al sindaco se con quello che collegherà il parcheggio con la piazza succederà la stessa cosa ed il sindaco, con il sorrisino, ha risposto che “poi si vedrà”. Ma io mi e vi domando: può essere mai che si deve distruggere un monumento di Sciacca per un’opera inutile? Per quanto riguarda la linea ferroviaria, io sono favorevole al ripristino per l’utilizzo turistico; anziché costruire la pista ciclabile non si possono utilizzare delle draisine a pedali, visto che c’è tuttora l’armamento? Cosi costerebbe meno, anche la riconversione. Perché non pensarci? Saluti.

Lettera firmata

Caro amico,
sul progetto di riutilizzo delle strutture ferroviarie saccensi, citato durante la sua intervista dal Sindaco Vito Bono, non possiamo, allo stato attuale, risponderti perché non ne abbiamo ancora preso visione. Ti possiamo però assicurare che siamo fortemente contrari ad ogni alterazione del patrimonio immobiliare ferroviario della zona di Sciacca poiché questo fa parte, al pari di tutti gli altri monumenti cittadini, della storia della nostra città. Per questo motivo non possiamo accettare che venga demolito e cercheremo di ostacolare ogni progettualità che preveda questa ignobile soluzione.

In relazione a questo argomento abbiamo più volte denunciato a chi di competenza, senza purtroppo ricevere risposta, lo scempio che si sta perpetrando su una parte del suddetto patrimonio ferroviario. Ti citiamo ad esempio: le bruttissime recinzioni che sono state costruite sul sedime ferroviario nelle zone Stazzone/Lido/Isola Ferdinandea, l’incomprensibile ponte in cemento armato dello Stazzone ed ancora l’inopinata demolizione del casello ferroviario della stessa zona.

E giusto ancora per farti comprendere il nostro pensiero a tal riguardo, la nostra Associazione aveva, circa un anno fa, presentato una proposta progettuale per il riutilizzo della stazione ferroviaria che prevedeva la realizzazione di circa 400 posti auto, una stazione per gli autobus e, soprattutto, la riqualificazione di tutti gli edifici dell’ex stazione ferroviaria, auspicando la creazione di un bel museo della ferrovia.

L’utilizzo di Tapis Roulant o di Scale Mobili come mezzo di trasporto di massa è diffusissimo in tutto il mondo con splendidi esempi anche in Italia (a Perugia, nelle Metropolitane di Roma e Milano oltre che in svariati altri Comuni). E’ poco costoso, efficiente ed ecologico. Il mancato funzionamento del Tapis Roulant dell’ospedale di Sciacca è la dimostrazione di come ogni cosa, se viene gestita male, rischia di non servire a nulla e, ne converrai con noi, che un solo esempio di cattiva gestione non è sufficiente per cassare un idea.

Su come riutilizzare la ferrovia vi sono decine di possibili alternative. Per esempio, potrebbe essere ripristinato il servizio ferroviario, potrebbe essere introdotto un trenino turistico, potrebbe essere creata una pista ciclabile, potrebbe essere realizzata una strada che garantisca il transito di un trenino su gomma. La soluzione che, a nostro giudizio, permetterebbe il miglior sviluppo del territorio al minor costo, in relazione alle potenziali ricadute economiche sul comparto turistico locale, rimane quella della creazione di una pista ciclabile anche se rimaniamo aperti a qualsiasi valida e concreta idea progettuale alternativa.

A tal proposito avevamo sviluppato, col supporto dei tecnici del nostro staff, un progetto di base ed uno studio di fattibilità tecnico economico i cui risultati sono stati pubblicizzati nel nostro sito e si erano avviate interessanti collaborazioni con altri progettisti saccensi.

Nel mettere in campo altre soluzioni, sarebbe interessante questa tua bella bella idea di utilizzare draisine a pedali, cosa della quale saremmo ben lieti di discutere con te.

In attesa di farlo, ti ringraziamo per l’attenzione rivoltaci.

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