Un cittadino di Adro


IO NON CI STO!

Adro è un comune della provincia di Brescia che conta poco più di 6.000 abitanti.
Qualche settimana fa l’associazione di genitori che ha in gestione la mensa dell’Istituto Comprensivo di Adro conclude che ha i conti in rosso per il mancato pagamento delle rette da parte di alcune famiglie, pertanto comunica al dirigente scolastico che non distribuirà più i pasti agli alunni delle stesse famiglie.
Il dirigente scolastico chiede allora al sindaco di Adro di risanare i debiti della mensa scolastica, ma il sindaco replica immediatamente facendo presente che anche le casse del comune sono vuote e che in ogni caso la mensa non è un servizio obbligatorio.
Preso atto della dichiarazione del sindaco, il dirigente fa presente alle quaranta famiglie morose che i loro figli non potranno permanere a scuola durante l’ora di mensa in quanto l’organizzazione scolastica non possiede i mezzi economici per garantire loro il pasto.
Molte delle famiglie insolventi sono extracomunitarie e di questo caso si è occupato anche Michele Santoro nell’ultima puntata di “Anno Zero”.

L’altro ieri un imprenditore benefattore di Adro ha deciso di farsi carico delle rette per la mensa dei bambini “morosi”, ha messo mano al portafogli ed ha pagato i buoni pasto di tutti i bambini i cui genitori non hanno potuto far fronte alle tariffe. L’imprenditore ha deciso di restare anonimo e rispettiamo questa sua volontà, ma vogliamo divulgare la lettera che ha lasciato nell’ufficio del comune per giustificare il suo gesto. Tale lettera, pur con alcuni riferimenti circoscritti alla realtà di Adro, è densa di sani valori e considerazioni che ci sentiamo di condividere.

Buona lettura.

Clicca qui per leggere la lettera a pieno schermo

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