Che il Consiglio Comunale eserciti il potere di controllo per il quale è stato eletto!


Al Presidente del Consiglio Comunale di Sciacca

A tutti i Consiglieri Comunali

In data 27 Ottobre 2010, i capigruppo del Consiglio Comunale, in relazione ad una nota inviata da circa 20 Associazioni, in merito al Nuovo Piano Regolatore Generale (NPRG), hanno espresso la loro preoccupazione rilevando che “alcune associazioni dibattono nel merito del NPRG, essendo lo stesso segreto” ed hanno puntualizzato di “non volersi avvalere del loro diritto di poter visionare il NPRG perché giunti oramai al termine della procedura di adozione”.

A tal riguardo, al fine di precisare meglio lo spirito che ha animato la conferenza stampa del 20 Ottobre, riteniamo necessarie alcune doverose puntualizzazioni:

  1. Per quanto ci è noto, nessuna delle Associazioni, che giorno 20 Ottobre nell’Aula Blasco hanno sottoscritto l’appello all’Amministrazione e ai Consiglieri di “procedere con prudenza nell’adozione del NPRG” e di farsi portavoce della necessità di avere un Piano Regolatore “realmente rispondente ai bisogni e desideri della città”, ha mai avuto modo di visionare il NPRG, nemmeno parzialmente.
  2. L’intervento delle Associazioni (come tra l’altro scritto nero su bianco nel documento firmato) nasce dalla preoccupazione che ha destato la lettura di una relazione in 8 punti, resa pubblica dall’Ordine degli Architetti, che ravvisa la possibilità che il NPRG abbia “carenze e sbavature” e che non rispetti le direttive espresse dal Consiglio Comunale.
  3. Le problematiche relativa al NPRG sollevate dall’Ordine degli Architetti erano comunque note da tempo dato che da anni soggetti istituzionali, nel pieno diritto sancito dalla legge di visionare il Piano e nell’esercizio delle loro doverose funzioni di controllo della cosa pubblica, avevano lanciato gravi allarmi e perplessità. Solo per citarne alcuni:
  • l’ex sindaco Mario Turturici durante la campagna elettorale aveva rilasciato una lunga intervista all’associazione L’AltraSciacca, pubblicata il 2 Giugno del 2009, dichiarando tra l’altro che il nuovo Piano Regolatore non faceva gli interessi della città (cementificazione coste, centri commerciali, etc.);
  • l’ex assessore avv. Turturici ha partecipato a dibattiti televisivi (ad es. La Giostra) ed incontri pubblici sul NPRG (ad es. incontri con L’Ordine degli Architetti ed alla presenza di uno dei Progettisti del NPRG arch. Pietro Alberto Piazza);
  • il consigliere comunale Pippo Turco ha presentato, il 5 Ottobre 2010, una mozione dettagliata e circostanziata avente come oggetto i problemi del NPRG (imponente cementificazione di contrada Maragani, grandi centri commerciali, etc.).

Della pseudo segretezza del NPRG sarebbe in effetti opportuno parlare imputandola di certo non alle Associazioni ma alle fughe di notizie, probabili e forse inevitabili, di un Piano depositato da ben sei anni, che è stato istruito da svariati uffici comunali e regionali, coinvolgendo decine e decine di persone, e che ha visto passare la bellezza di ben tre Amministrazioni con rimpasti vari!

E come non notare che le televisioni locali, alle quali certamente non possono essere attribuite colpe, da anni trasmettono le immagini delle tavole del NPRG mostrate durante le numerose conferenze stampa che si sono susseguite dal 2004 ad oggi?

Il tempo spropositato trascorso da quando è stato depositato del Piano Regolatore ha invero minato irrimediabilmente il requisito di segretezza.

Chiarita quindi la provenienza (lecita) delle perplessità che agitano le Associazioni sul NPRG e focalizzata l’attenzione sulle vere cause della non segretezza del Piano, è necessario verificare, prima che sia troppo tardi, cioè prima che un Commissario approvi a “sacco d’ossa” il NPRG, se le allarmate e doverose asserzioni dei vari ex Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali siano rispondenti a verità.

Le domande fondamentali sono quindi:

  • Il Piano Regolatore rispetta le direttive del Consiglio Comunale?
  • Ci sono intenti speculativi in questo NPRG?
  • Il Consiglio Comunale cosa può fare per evitare che venga approvato un cattivo Piano?

Gli unici che possono dare oggi una risposta sono il Presidente del Consiglio Comunale e tutti i Consiglieri che, come loro stessi hanno ricordato, hanno il diritto di poter visionare il Piano, diritto che, vista l’importanza dello strumento urbanistico, i possibili effetti devastanti per lo sviluppo di Sciacca e l’impossibilità di agire in futuro a causa della probabile incompatibilità a deliberare del Consiglio, è diventato un dovere indifferibile.

Il rischio concreto è che, data la probabile incompatibilità a deliberare del Consiglio, i cittadini vengano scippati dell’inalienabile diritto di decidere del futuro della propria Città tramite i propri delegati.

E’ già successo nel 2000, quando un Commissario, andando contro le direttive del Consiglio Comunale, decise di escludere il Centro Storico di Sciacca dalla progettazione di dettaglio del NPRG per liberare risorse utilizzate per redigere il Piano Commerciale e la relativa progettazione di dettaglio.

Che il Consiglio Comunale eserciti dunque il potere di controllo per il quale è stato eletto! Potrebbe non avere i poteri per farlo in seguito. Sarebbe imperdonabile nascondere la testa sotto la sabbia aspettando che l’inevitabile ci cada addosso.

Quanto sopra espresso riteniamo che sia da parte nostra assolutamente dovuto per il rispetto che nutriamo nei riguardi delle Istituzioni di questa Città e per la stima che abbiamo nei confronti delle persone che le rappresentano.

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