Bollette pazze: “Ccà nisciuno è fesso!” – Il Sindaco di Sciacca ne richiederà il ritiro.


Le ultime bollette recapitate da Girgenti Acque, hanno lasciato alquanto perplessi i Cittadini e chi, come Noi de L’AltraSciacca, è sempre attento agli errori o abusi commessi dal gestore e lotta da anni per la ripubblicizzazione dell’acqua.

Le perplessità nascono da evidenti, inspiegabili e ingiustificabili anomalie sull’addebito dei consumi, sul calcolo delle fasce di eccedenza, sul recapito a ridosso della scadenza e, non ultimo, sulle date di rilevazione.

Le tipologie di bollette, a noi pervenute dai cittadini, si possono raggruppare in quattro:

  1. bollette in cui la data indicata di riferimento per il calcolo dei consumi è il 31 Luglio 2008 come dato fornito dall’EAS e come data finale Settembre 2010;
  2. bollette in cui la data di riferimento iniziale è Novembre 2009 e la data finale Settembre 2010;
  3. bollette in cui la data di riferimento è il 31 Luglio 2008 e la finale in “stimata”;
  4. bollette in cui la data di riferimento è Novembre 2009 e la finale in “stimata”.

Prima di entrare nel particolare delle anomalie riscontrate dall’analisi delle sopracitate bollette, è utile far presente che in Italia la media pro-capite del consumo d’acqua è di circa 68,1 mc. e che il nostro Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel suo rapporto annuale riferito all’anno 2009, indica per il Comune di Agrigento in 35,4 mc. annui il consumo d’acqua pro capite.

Quindi, al fine di poter comprendere l’analisi delle proiezioni che L’AltraSciacca ha fatto per la verifica sulla correttezza dei consumi d’acqua addebitati, si è preso a base proprio il consumo medio pro-capite rilevato dall’ISTAT, lo abbiamo volutamente aumentato, considerando ipoteticamente i consumi medi dei cittadini di Sciacca un pò più elevati, e abbiamo simulato i consumi e le differenze riscontrate.

Il risultato che ne viene fuori è disarmante.

Ma procediamo con ordine ed analizziamo le quattro tipologie sopra dette.

  1. Prima tipologiaTali bollette fanno riferimento ad un periodo temporale molto lungo (31 Luglio 2008 – Settembre 2010) che non consente al cittadino di poter controllare la veridicità dei consumi per fascia addebitati. E’ infatti impossibile, proprio per la mancanza della lettura annuale, individuare con esattezza i consumi dei vari anni ricadenti nelle fasce di eccedenza, che è risaputo hanno un importo d’addebito diverso. Il ricorso, da parte del Gestore, ad una ipotetica equazione sui consumi è in contrasto con il diritto/dovere di pagare il corrispettivo per un servizio effettivamente ricevuto e non presunto. Nel nostro caso la distribuzione per fasce e senza fare riferimento ad una ipotetica fatturazione in acconto, rende tali bollette come definitive e i consumi come conclamati.
  2. Seconda tipologiaTali bollette si riferiscono ad un periodo di rilevazione dei consumi di circa 10 mesi (da Novembre 2009 a Settembre, 2010). Qui, oltre all’evidente anomalia del calcolo su 10 mesi anziché 12 (annuale), balza più agli occhi il conteggio del canone fisso, pagato dai Cittadini per la fascia cosiddetta sociale o minima, cioè 80 mc., anch’esso per 10 mesi.

    Tale metodo di calcolo, che non riusciamo a comprendere (o meglio forse lo capiamo benissimo) ci conduce alla seguente domanda: “Come mai un importo già regolarmente pagato e relativo a 80 mc. di acqua debba essere conteggiata in una fattura di conguaglio non per la sua interezza ma per 10 mesi?”. Infatti, cosi facendo, il cittadino, non soltanto è penalizzato nel pagamento in quanto non gli sono decurtate per intero le somme già pagate, ma non è in condizione di controllare se il gestore terrà conto del residuo nelle successive bollette! D’altronde, che senso ha calcolare le eccedenze (base, prima e seconda fascia) se poi i famosi 80 mc., già pagati, non li conteggi per intero? E’ palese che già soltanto questo fatto rende la fatturazione illecita e/o falsata.

  3. Terza tipologiaQueste bollette si riferiscono ad un periodo di tempo di oltre due anni e mezzo e ad una lettura che in fattura è indicata chiaramente in “stimata”, ovvero mai effettivamente avvenuta. Tralasciando l’obbligo del gestore ad effettuare almeno una lettura annuale in questo caso mai avvenuta, ci chiediamo che senso ha una lettura stimata su base pluriennale, peraltro senza indicare quali criteri di stima siamo stati utilizzati? Si ribadisce anche per questa tipologia il diritto/dovere di pagare i reali consumi d’acqua secondo la tariffa applicata dal precedente gestore, che, variando per fasce di eccedenza, deve essere calcolata con assoluta certezza e non su una base di ipotetiche e a volte fantasiose presunzioni di fruizione.
  4. Quarta tipologiaAnche in queste bollette viene indicata una lettura “stimata”, ma il periodo è di circa 10 mesi (11/11/2009 – 22/09/2010). Valgono le considerazioni espresse per la seconda e terza tipologia, con l’aggravante che non soltanto la lettura non è reale, ma si ha la beffa di avere conteggiato il proporzione di 10 mesi del famoso “canone fisso”.

Pertanto le nuove BOLLETTE GIRGENTI ACQUE, si possono classificare in:

  • PAZZE:Presentano, come le precedenti fatture notificate dal gestore, errate letture dei contatori da parte dell’EAS. Stavolta si fa riferimento a fantomatiche rilevazioni del precedente gestore nel Maggio 2008. In altri casi non è presente neppure la lettura precedente e non si capisce in quale modo i calcoli sui consumi siano stati effettuati.
  • FOLLI:Tutte contengono il calcolo errato nel conteggio dei consumi. Vengono infatti computati erroneamente (non sappiamo quanto l’errore sia non voluto o meno) i mc. consumati dall’utente nell’arco di dieci mesi. Da un canto vengono riportati con precisione i consumi calcolati nel periodo attraverso due letture (datate novembre 2009 e settembre 2010). Dall’altro, però, nel sottrarre dal conguaglio quanto l’utente aveva pagato come canone fisso per lo stesso anno non vengono considerati gli 80 mc. per intero bensì la parte relativa ai dieci mesi. L’utente così paga due volte una percentuale di canone fisso ma la ripaga come eccedenza. Ciò risulta essere un errore grave, in quanto non si evince in che maniera la restante parte possa essere riconteggiata in futuro e poi restituita all’utente. Se questo non dovesse accadere, traduciamo il tutto in termini giuridici, si tratterebbe di “appropriazione indebita” bella e buona di queste somme.
  • PAZZE E FOLLI:Molte contengono contemporaneamente ambedue i casi sopracitati.

In ogni caso, sia che si tratti di PAZZE, di FOLLI e di PAZZE E FOLLI, queste nuove bollette sono INACCETTABILI e andrebbero RITIRATE IMMEDIATAMENTE DAL GESTORE cui va intimata, speriamo per l’ultima volta, una corretta emissione. E’ vergognoso quanto accade sistematicamente e ormai la gente si è veramente stufata di essere presa in giro.

Alla luce di tutto quanto detto, L’AltraSciacca ha richiesto ed ottenuto un incontro col Sindaco di Sciacca, dott. Vito Bono, per ieri 29 Novembre 2010. L’incontro si è svolto ed il Sindaco, preso atto della validità delle nostre osservazioni e delle gravi anomalie che viziano le ultime fatturazioni emesse da Girgenti Acque, ha deciso di avanzare all’ATO Idrico di Agrigento la precisa richiesta di revoca di tutte le bollette in questione.

L’AltraSciacca, ancora una volta, ha svolto il suo ruolo a difesa dei Cittadini.

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