Il Comune fuori legge. Sciacca rischia la paralisi.


Continua a destare sorpresa e scandalo nei cittadini, non certo nell’Amministrazione che sembra nemmeno essersi accorta del problema, l’omesso adeguamento del nostro Comune all’Articolo 32 della Legge 18 Giugno 2009 n. 69 relativa all’Albo Pretorio On Line.

Ricordiamo che questa legge dello stato italiano prevede l’obbligo di pubblicare nel sito ufficiale del Comune tutto ciò che oggi viene pubblicato nell’Albo Pretorio, pena la nullità degli atti. Tale legge doveva entrare in vigore il 1 Gennaio del 2010, ma il termine ultimo è stato prorogato al 1 Gennaio del 2011.

Incomprensibilmente il Comune di Sciacca non si è adeguato, nonostante le numerose sollecitazioni che la nostra Associazione fa da più di due anni, nonostante le interrogazioni consiliari che da anni si susseguono e nonostante l’impegno assunto dall’attuale sindaco in campagna elettorale relativamente alla trasparenza. Tra l’altro non possiamo neanche dire di essere in buona compagnia perché nella Provincia di Agrigento solo tre comuni su 43 non si sono adeguati: ovvero Sciacca (41.023 residenti, secondo comune della Provincia di Agrigento), Camastra (2.090 residenti) e Sant’Angelo Muxaro (1.516 residenti).

Ma in concreto cosa rischia il Comune di Sciacca per non aver ottemperato agli obblighi di legge?

Praticamente tutti gli atti del comune, dal 1 Gennaio ad oggi, rischiano di essere nulli o impugnabili. Ecco un elenco, certamente non esaustivo, degli atti che dovrebbero essere pubblicati nell’Albo Pretorio on line:

  1. le concessioni edilizie;
  2. le convocazioni delle conferenze di servizio;
  3. la comunicazione delle cartelle esattoriali;
  4. i bandi di gara (anche se per questi ultimi sembra esserci un’ulteriore proroga);
  5. le delibere del Consiglio Comunale;
  6. le delibere della Giunta;
  7. le ordinanze sindacali;
  8. le determine dirigenziali;
  9. gli affidamenti di incarichi;
  10. etc..

In sostanza non c’è un solo atto del Comune che abbia effetto sulla cittadinanza o nei confronti di terzi che non passi dall’Albo Pretorio. E non avendo istituito l’Albo Pretorio On Line, praticamente tutto l’operato del Comune risulta essere nullo o impugnabile.

Data l’estrema gravità della situazione e le conseguenze imprevedibili che questo lassismo potrebbe provocare (si pensi ad esempio alle centinaia di migliaia di euro che potrebbero andare in fumo nel caso in cui venissero annullate le cartelle esattoriali), se l’Amministrazione non provvederà ad impegnarsi tempestivamente nell’adozione dell’Albo Pretorio on line ci vedremmo costretti a rivolgerci alle Autorità competenti affinchè ripristinino la legalità.

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