Signor Sindaco e Amministratori tutti, cambiate binario!


Riceviamo, condividiamo e pubblichiamo la seguente lettera inviata già per ben due volte al nostro Primo cittadino che come tutti i politici di oggi sembra non essere cosciente del nobile ruolo che riveste e delle risposte non solo verbali, ma anche scritte e soprattutto concrete, che deve alla Gente che amministra .

Signor Sindaco e Amministratori tutti, cambiate binario!

A proposito di domandare è lecito (vedi “Domandare e’ lecito, rispondere e’ cortesia ma per gli amministratori e i dirigenti pubblici e’ un obbligo.“, ndr) … alla fine di agosto ho inviato una mail al Sindaco di Sciacca (all’indirizzo ufficiogabinetto@comunedisciacca.it ) nella quale segnalavo una serie di disservizi e di situazioni degradanti che, come sincero affezionato alla città dove da 35 anni trascorro le mie vacanze, mi fanno davvero male: chiedevo al Sindaco segnali di una volontà politica di invertire la rotta. Non ho ricevuto risposta.

Ho inoltrato nuovamente la stessa mail il 2/10, allo stesso indirizzo, ottenendo … nessuna risposta, naturalmente.

Sono indignato e offeso da questo modo di comportarsi da parte della politica: un malcostume ormai inarrestabile che si diffonde dal Nazionale al Locale, senza distinzioni: il cittadino non ha più diritti, non merita più rispetto, deve solo pagare, consumare, tacere e subire.Non merita neppure uno straccio di risposta.

Ma di cosa parlavo? Della Foggia, di San Calogero, dell’acqua, dei parcheggi, di tante piccole grandi situazioni che danno davvero il senso di un’incuria che rischia di travolgere per sempre una città che ho amato tantissimo.

Vi riporto sotto alcuni stralci della mail: chissà, magari il sindaco Bono non legge la posta elettronica ma L’AltraSciacca sì …

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Ill.mo Sig. Sindaco Dott. Vito Bono,
leggo dal sito del Suo Comune, a proposito di quanto offre Sciacca al turismo quanto segue:

“All’incantevole paesaggio circostante, all’aspra bellezza della costa frastagliata, alla sabbiosa spiaggia, alla luminosità del mare, Sciacca unisce un dolcissimo e salubre clima che ne fa un ideale luogo di cura, soggiorno e turismo. Ottimi e moderni gli impianti termali e l’attrezzatura alberghiera. Sciacca offre ai suoi visitatori numerosi spunti di interesse.”

Così al mio rientro a Milano ho deciso di scriverLe.

Sono un turista “sui generis”: ho sposato nel lontano 1974 la figlia di un Suo concittadino e grazie a mia moglie e a mio suocero, ho scoperto un mondo di persone, di luoghi, di spazi, di colori e di fermenti assai diverso dal mio, ma di cui mi innamorai perdutamente.

Trascorro le mie vacanze a Sciacca nella casa che fu di mio suocero (ormai scomparso) e dove i miei due figli hanno a loro volta trascorso quasi tutte le loro estati, anch’essi ammaliati da Sciacca e dal calore della sua gente.

Le scrivo per sottolineare situazioni di degrado che allontanano sempre più Sciacca da quelle parole che ho trovato (e citato all’inizio) sul Sito del Comune.

La casa di cui Le ho scritto poco sopra, è in Contrada Foggia che, come tutto il nostro povero Paese, è andata incontro a fenomeni di progressivo degrado. una serie di problematiche “locali” che a mio parere potrebbero invece risolversi con una certa facilità.

Certo, purchè ci sia la volontà di risolverli. Sia ben chiaro: so benissimo che non tutti i problemi dipendono dalla Sua Amministrazione, che alcuni forse non sono di Sua specifica competenza, ma Lei è la massima Autorità cittadina: a chi altri potrei rivolgermi?

Anche quest’anno, nell’indifferenza generale, la Foggia è divisa in due parti a causa dell’interruzione tra via Coralli e via Foce Vassallo, sembra che non si riesca a trovare una soluzione per permettere di bypassare un fiumiciattolo (ora quasi asciutto) senza costringerci a sprofondare nella sabbia o arrampicarci sulle sponde del torrente. Torrente del quale non è stata fatta alcuna pulizia dell’invaso, che si presenta sporco, a volte maleodorante, probabile pericolo per l’igiene e la salute di tutti.

Pensi Dott. Bono che mia suocera ha 88 anni e non può nè andare a trovare le persone amiche nè recarsi alla Santa Messa senza chiedere ai generi o alle figlie un passaggio in macchina! Peggio ancora (ripeto: 88 anni e infartuata) non può farsi una passeggiata poichè non può certamente camminare in spiaggia o salire la ripida erta di via Foce Vassallo.
Lei (e altri anziani come lei) è praticamente reclusa in casa, dipendendo negli spostamenti solo ed esclusivamente dal trasporto via auto. E, a proposito di auto, la viabilità è a dire poco selvaggia, con parcheggi dove capita capita, la strettissima via dei Coralli percorsa nei 2 sensi di marcia con rischi per bambini, anziani ecc..

Ho sempre spronato i miei concittadini a venire a Sciacca, li ho sempre spinti a vincere stupide diffidenze descrivendo loro un territorio che non c’è più ma che potrebbe facilmente tornare ad essere. Anche quest’anno ho invitato amici a trascorrere qualche giorno da me. Tralasciando i commenti sul fiume, sul caos automobilistico e sulle peripezie per parcheggiare civilmente, un giorno li ho portati a San Calogero. Hanno trovato il posto molto suggestivo, con panorami mozzafiato, con aria pura e fresca ma … quanta sporcizia attorno, nelle strade, nelle pinete, persino in quella dinnanzi alla Basilica. Insomma, se ne sono andati senza scattare foto poichè era impossibile non riprendere anche bottigliette, fazzolettini, sacchetti, pannollini, resti di cibi, ecc. ecc. ecc. Davvero, mi creda, difficile trovare riferimenti a “incantevole paesaggio circostante, … numerosi spunti di interesse…”

E lo stesso accade anche in numerose vie anche del Centro Storico, anche attorno al Suo Comune. E le erogazioni saltuarie, poco programmate e male informate di Girgenti Acque e i parcheggi quasi impossibili e il degrado del lungomare sempre alla Foggia e …

Potrei davvero continuare ma ho già scritto molto (senza neppure avere la certezza che mi leggerà e che qualche impiegato non getterà via questa mail senza neppure porla alla Sua attenzione) e mi fermo qui.

Concluderò dicendo che certamente non solleciterò più i miei amici a venire a Sciacca, anzi … A meno che Lei non sappia farmi avere un messaggio di speranza.

Attendo con fiducia una Sua cortese risposta in merito.

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CONCLUSIONI: Forse ho sbagliato scrivendo all’inizio “nessuna risposta”. Il silenzio sprezzante è una riposta, è una precisa manifestazione di volontà politica.

Lettera firmata

 

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