“Sì alla riduzione dei tribunali, si salvano le sedi anti-mafia”. Il Tribunale di Sciacca è salvo!


Riportiamo con grande soddisfazione la seguente notizia che ufficializza la salvezza del Tribunale di Sciacca. I complimenti vanno a tutti i Cittadini, alle Associazioni, ai Comitati, agli Ordini Professionali e ai politici che  si sono impegnati fortemente per evitare che un territorio ad alto rischio di criminalità come il nostro restasse privo del baluardo di giustizia e legalità.

I sei tribunali “salvati” sono quelli di Caltagirone e Sciacca in Sicilia, Castrovillari, Lamezia Terme e Paola in Calabria; nel Lazio salvo Cassino, a cui verrà accorpata la sezione distaccata di Gaeta. L’intervento di soppressione riguarda anche 667 uffici di giudici di pace.

ROMA – Via libera del Cdm al provvedimento sulla revisione della geografia giudiziaria, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 del precedente esecutivo. Il testo definitivo prevede che i tribunali soppressi siano 31 anzichè i 37 previsti in origine, e che le procure cancellate siano 31 invece che 38. 

I sei tribunali “salvati” sono tutti dislocati in zone ad alto pericolo di infiltrazione mafiosa o di crimimalità organizzata e sono quelli di Caltagirone Sciacca in Sicilia; Castrovillari (a cui verrà accorpato il trivunale di Rossano), Lamezia Terme e Paola in Calabria; infine, nel Lazio, è salvo il tribunale di Cassino, a cui verrà accorpata la sezione distaccata di Gaeta.

Il governo avrebbe dunque tenuto conto dell’importanza di quelle sedi giudiziarie che, nonostante le dimensioni ridotte del territorio, si trovano in zone a rischio, accogliendo, con questa decisione, le richieste del Csm e delle commissioni giustizia di Camera e Senato.

Favorevoli alla riorganizzazione, Camera e Senato avevano infatti contestato alcuni dei criteri adottati, in particolare di non aver tenuto conto del tasso di criminalità organizzata delle aree colpite dai tagli.

Resta invece confermata la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate e di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo – rispetto alla previsione iniziale –  un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) così da consentire anche l’eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità della terraferma; la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.

Quanto alle procure, sarebbe stato deciso di assegnarne una al Tribunale di Napoli Nord: il fatto che a un ufficio così ampio non corrispondesse una procura era infatti stato criticato dall’Associazione nazionale magistrati e dal Consiglio superiore della magistratura.

(10 agosto 2012)

Fonte: repubblica.it

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