La campana di marmo sonante per ricordare l’urlo del terremoto del ’68


Stefan Calarasanu al lavoro

Giorno 15 gennaio Menfi e in particolare Piazza Vittorio Emanuele, si pregerà di una creazione dell’illustre scultore di fama europea: Stefan Calarasanu.

L’eclettico artista rumeno, assorto dal tragico fascino delle rovine del sisma del lontanissimo ’68 della Valle del Belice durante un suo viaggio in Sicilia, grazie degli amici conosce Menfi, s’innamora di essa e per sancire il forte legame dona una sua opera.

L’opera è la “Campana di marmo”, realizzata sotto il sole di Menfi da un blocco di marmo di Custonaci, con cui l’artista cerca di farci ricordare l’urlo del terremoto del ’68 con lo stesso suono duro e roboante che scosse la Valle del Belice.

Il legame di Stefan Calarasanu con Menfi si deve all’amicizia tra lo scultore di Timisoara e un “frutto di Menfi” (lui si definisce così) Gianluca Testa, menfitano che lontano dalla sua amata terra natia la vive facendo conoscere le potenzialità di un territorio incredibile.

Gianluca Testa ci riferisce che: “La scultura di Stefan vuole essere un regalo in nome dell’amicizia e della fratellanza tra diverse nazioni e culture che, oramai, hanno solo un senso geografico”.

Noi ci saremo, il 15 Gennaio, e ci piacerebbe che ci fosse anche molta gente, solo per applaudire ad un’idea che ci ha e ci vuole unire in un unico desiderio di futuro”.

Fonte: tempieterre.it

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