Girgenti Acque nella bufera: l’atto di accusa di Carmelo Salamone


Carmelo Salomone, ex amministratore delegato di Girgenti Acque Spa

Carmelo Salamone, ex amministratore delegato di Girgenti Acque

L’amministratore delegato di Girgenti Acque, Carmelo Salamone, come è noto, si è dimesso dall’incarico e da componente del Consiglio di amministrazione della società. La decisione, ha detto Salamone, è stata presa per la mancata condivisione d’intenti con la proprietà: ”Ho deciso di lasciare – ha detto Salamone – perché non condivido i metodi di gestione della società. Non li ritengo conformi al mio modo di fare impresa”. Salamone si è occupato direttamente degli aspetti operativi riguardanti la distribuzione dell’acqua e la gestione degli impianti di depurazione. Le dimissioni dell’imprenditore arrivano come un fulmine a ciel sereno in un momento storico particolarmente difficile per la società alle prese con la sempre più critica gestione della depurazione e nel bel mezzo di una inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento che sta mettendo a nudo tutte le cause che hanno determinato l’inquinamento del mare di San Leone. Salamone è a capo della La Civiesse S.r.l. che fa parte dei soci azionari del servizio idrico Girgenti Acque S.p.A. che rifornisce i comuni della provincia di Agrigento, in forza della convenzione stipulata in data 27 Novembre 2007 con l’Autorità d’ambito territoriale ottimale 9 – Agrigento ( A.T.O AG9 ). La società ha svolto la propria attività lungo l’intera catena del ciclo idrico, svolgendo i servizi di captazione, adduzione, distribuzione idrica, fognatura e depurazione dei reflui sull’intera provincia di Agrigento. Le attività di gestione del servizio idrico integrato riguardano le reti (acquedotti e fognature) e gli impianti (potabilizzatori, depuratori, sollevamenti idrici e fognari) dei 43 Comuni della Provincia di Agrigento. I Comuni presi in gestione da Girgenti Acque sono 27.  Perché si è arrivati a questa clamorosa rottura che va ben oltre le parole pubbliche rese al momento delle dimissioni?

Grandangolo vi fornisce la spiegazione e pubblica il contenuto delle dichiarazioni di Salamone nell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione di Girgenti acque. Un atto d’accusa vero e proprio che non ha bisogno di commenti: “Nella qualità di socio, titolare di azioni pari al 4,03% del Capitale Sociale voto contro l’approvazione del bilancio al 31.12.2012 per i motivi di cui in appresso. Preliminarmente segnalo gravi irregolarità nella compilazione dei verbali delle riunioni del Consiglio di Amministrazione tant’è che, ad esempio il verbale del Cda del 30.05.2013 u.s. non riporta le ragioni del mio disaccordo in ordine alla attività di gestione ed alla redazione del bilancio di esercizio, argomentazioni che vengono qui sinteticamente riportate, per poi essere esaminate nelle sedi competenti, alle quali saranno tempestivamente inviate.

Irregolarità nella gestione

Come denunciato nel corso dell’anno, il bilancio presenta consistenti costi riferibili al personale dipendente, assunto dalla società in aperta violazione delle procedure dettate in materia dal Cda, che aveva attribuito i poteri di assunzione all’amministratore Delegato, sistematicamente scavalcato – e non a caso – in dette competenze. Quanto sopra rappresenta solo la punta dell’iceberg di un problema molto rilevante, consistente in una gestione centralista e totalitaria della società da parte del presidente del Cda, condotta che si sottrae pervicacemente al controllo degli altri amministratori e sindaci e che, probabilmente con la collaborazione di qualche dirigente, pare giovi, a fronte di costi che gravano sulla Girgenti Acque, piuttosto alle attività e quindi ai risultati di esercizio delle società del gruppo “Campione”.Sembra infatti – e si tratta di fatto che se vero, come pare che sia, sarebbe di gravità straordinaria e di rilevanza forse anche penale – che consistenti risorse in uomini e mezzi, i cui costi sono contabilizzati a carico della società appesantendone fortemente i costi e quindi concorrendo al negativo sui risultati di esercizio, siano stati ripetutamente distratti ed utilizzati per fornire servizi, senza alcun corrispettivo per la società stessa, in favore di soggetti terzi i quali, evidentemente, ne avrebbero un indebito guadagno a danno della Girgenti Acque SpA. Quanto sopra rappresentato, già gravissima in una normale situazione societaria nella quale rappresenterebbe un danno per i soli soci (prego i soci di prenderne atto) e per i creditori, costituirebbe fatto ancora bel più grave in considerazione dello specifico ruolo di concessionaria di pubblico servizio svolto dalla società stessa la quale, nel fornire ai cittadini un servizio pubblico di primaria utilità consistente nella erogazione idrica, concorre, con i propri costi di gestione e di investimento, alla formazione della tariffa per il servizio idrico, con la conseguenza che i costi di cui sopra, sostenuti dalla società per fornire servizi non dovuti a società terze, sarebbero in ultima analisi addebitati alla totalità dei cittadini i quali, nella sostanza, sosterrebbero il peso economico di tale gravissima irregolarità.

Costituzione di New-Co

La costituzione della New co srl a valle della Girgenti Acque, alla quale, a parere dello scrivente, sono stati affidati dei servizi in violazione al dettato statutario, è stata da me osteggiata con tutte le mie forze nel Cda che ne ha deliberato la costituzione, dichiarando già in quella sede, come lo statuto sociale di G.A. regoli con esattezza quali sono i servizi e le attività che devono essere realizzati dai singoli soci e che, solo dopo rinunzia di quest’ultimi, possono essere affidati a terzi previo svolgimento di apposita gara. Anche in questo caso, si è proceduto ad una verbalizzazione dei lavori del CdA non corretta e lacunosa per non essere stata riferita la mia motivata contrarietà alla delibera proposta dal presidente nonché ad una falsa rappresentazione della decisione adottata tant’è che è stata verbalizzata una approvazione all’unanimità dei presenti, laddove, invece, esisteva il mio totale disaccordo. Disaccordo che, nella seduta successiva ho ribadito con forza ma che, anche in questo caso, non è stato verbalizzato.

Assunzioni di personale e contratti per servizi

La Girgenti Acque, ed ora anche la new-co, nella realtà, parrebbe essere divenuta il serbatoio dei dipendenti del gruppo Campione (socio di maggioranza assoluta) il quale raggiungerebbe così il risultato di “alleggerire” i propri costi di gestione assumendo a nome della GA anche personale già alle proprie dipendenze, il quale personale continuerebbe a fornire servizi anche (ed ancora) in favore del gruppo Campione, “traslando” sostanzialmente così, in sede di determinazione della tariffa idrica, dei costi a carico dei cittadini. Quanto sopra viene realizzato anche mediante contratti formalmente sottoscritti tra la Girgenti Acque SpA ed altre società del gruppo Campione, che hanno già ricevuto la censura sotto il profilo procedurale da parte del Collegio Sindacale, che almeno sul punto ha vigilato con attenzione.

Acquisti

La particolare natura della società Ga, i cui costi concorrono alla determinazione della tariffa finendo per gravare sulla totalità dei cittadini, impone un particolare rigore nel sostenimento degli stessi attraverso rigorose procedure che possano consentire di effettuare acquisti di merci e servizi a prezzi contenuti. La materia, gestita dal Presidente è stata ed è tuttora costantemente sottratta al controllo del Consiglio cui non sono state neppure compilate le relazioni, doverosamente dettagliate e circostanziate, che con cadenza almeno semestrale ogni amministratore delegato deve per legge sottoporre all’organo collegiale sulle attività svolte nel periodo; con la conseguenza che si apprende dall’esterno e non ha potuto finora essere verificato sulla base della documentazione societaria mai esibita al Consiglio neppure quanto ne è stata effettuata precisa richiesta, che le anzidette doverose procedure da seguire negli acquisti non pare siano state mai seguite dal Presidente con la probabile conseguenza che, anche per l’acquisto di materie e servizi la società GA, come per il personale dipendente (cosa della quale ho contezza documentale), finisca per sostenere costi eccessivi che vengono poi sempre ribaltati sui cittadini in sede di determinazione della tariffa.

Errata rappresentazione in bilancio

Tra le poste attive di bilancio sono esposti crediti verso clienti per un importo di € 49.160.383 che, a parere del sottoscritto, come ripetutamente segnalato in Cda e regolarmente non verbalizzato, risultano eccessivi in quanto non rappresentano l’effettivo valore di realizzo. Quanto sopra è stato più volte segnalato anche da Aipa Spa, società azionista della Girgenti Acque Spa, in forza di una specifica competenza in materia di riscossione grazie alla quale ha espresso la convinzione che detto valore non tiene conto della effettiva capacità di riscossione in funzione della datazione dei crediti, delle attività di riscossione svolte e dello status dei debitori spesso deceduti o comunque non più titolari di contatori.

Tanto si è voluto riferire anche al fine di consentire a ciascun socio di votare con la piena consapevolezza che ogni voto favorevole al bilancio costituisce in effetti una assunzione di responsabilità al riguardo. Per quanto sopra si esprime voto contrario alla approvazione del bilancio proposto dal Cda, con riserva, comunque, di ogni ulteriore iniziativa ed azione a tutela della società e della nostra partecipazione sociale.

La Procura della Repubblica è in movimento. Anzi, lo era già.

Fonte: grandangoloagrigento.it

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