Giornate FAI di Primavera, un giro tra i gioielli di Sciacca


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Il Fondo Ambiente Italiano ha organizzato il 22-23 marzo 2014 la XXII edizione delle Giornate FAI di Primavera. Si tratta di una iniziativa a carattere nazionale e che ha coinvolto la città di Sciacca. Dal 21 al 23 e quindi con una giornata in più, è stato possibile apprezzare e visitare luoghi noti ma spesso sconosciuti anche ai saccensi.

In particolare è stato possibile recarsi al Castello Luna, visitare il Quartiere ebreo della Qadda e apprezzare “in esclusiva” il Museo Scaglione. In teoria, tra i luoghi aperti al pubblico, era compreso il Castello Incantato di Bentivegna ma ne parleremo dopo.

La nostra visita di giorno 22 si è rivolta esclusivamente alla Casa-Museo Scaglione sita nel cuore della città, Piazza Duomo, che racchiude una delle più importanti esposizioni di Sciacca.

Il Museo è stato aperto proprio in occasione delle Giornate FAI, in quanto è stato oggetto di un lungo periodo di restauro (e forse anche di disaffezione). Siamo stati accolti dagli apprendisti ciceroni, ragazzi delle scuole I.I.S.S.” T. Fazello”, Liceo Classico-Liceo Artistico che con il loro entusiasmo e preparazione hanno reso molto interessante la visita.

In ogni sala del museo un apprendista cicerone ha saputo raccontare la storia della Casa, l’antico utilizzo della stanza espositiva, con spiegazioni relative agli affreschi presenti sulle volte, alle decorazioni dei pavimenti maiolicati e agli oggetti in esposizione: monete, opere pittoriche, ceramiche, piccole sculture e altri svariati reperti.

E’ stato davvero interessante “calarsi” all’interno delle dinamiche della Famiglia Scaglione, attraversando di fatto la Storia della Città, e per questo motivo l’Amministrazione attuale è obbligata a fare l’impossibile per rendere fruibile un luogo così importante.

Nella giornata di domenica 23 abbiamo visitato la meravigliosa location del Castello Luna. I ruderi così intrisi di storia e vicende che riportano al famoso Caso di Sciacca, sotto la guida piacevole e dettagliata dei ragazzi dell’ I.I.S.S “Arena”, I.T.C./I.P.C./I.P.I.A, hanno attirato molti turisti, anche stranieri, incuriositi di vivere un luogo antichissimo all’interno del centro abitato fortemente urbanizzato, quasi come un viaggio nel tempo.

Finita la visita al Castello Luna ci siamo recati alla Qadda, ed in particolare all’ex sinagoga che è ora adibita a civile abitazione. Gli apprendisti ciceroni (anche in questo caso dell’ I.I.S.S “Arena”, I.T.C./I.P.C./I.P.I.A) hanno illustrato sapientemente i luoghi e spiegato il significato di iscrizioni murarie, architetture e simboli ebraici. La visita all’antico quartiere ebraico è stato anche un momento per “perdersi” tra i vicoli del centro storico di Sciacca, a pochissimi passi da Porta Palermo, per scoprire scorci nascosti e luoghi sconosciuti ai più, appannaggio solo dei fortunati residenti. L’unica nota dolente è la solita mancata pulizia dei vicoli del centro storico. Passare per via Goletta, ad esempio, e trovare spazzatura, cartacce e degrado è sempre una sofferenza per chi vuole osservare in alto le antiche architetture e invece deve volgere lo sguardo a terra per evitare … diciamo così … inconvenienti. E poi, terminate le lodevolissime iniziative FAI, suggeriamo di collocare qualche cartello in più ad indicare i luoghi di interesse.

locandinaFAI2Per quel che riguarda il Fondo Bentivegna denominato anche Castello Incantato, sito in via Ghezzi, che è stato per anni il “laboratorio all’aperto” del Filippo Bentivegna che scolpì nella pietra e nei tronchi migliaia di volti che “affollavano” la sua di testa e di cui si possono ammirare alcuni esemplari al museo Art Brut di Losanna dobbiamo purtroppo segnalare che il gestore, ha rinunciato nella giornata di domenica a far fruire in maniera gratuita, così come indicato sul sito e sulle brochure ufficiali (vedi figura accanto) e come rientra nello spirito del FAI, adducendo come motivazione che le giornate previste fossero solo quelle relative a venerdì 21 e sabato 22. Questo a testimoniare che forse l’unico interesse del gestore, aderendo all’iniziativa del FAI, fosse lucrare ed approfittare della pubblicità a carattere nazionale, dimostrando una mancanza di sensibilità nel valorizzare e far conoscere questo museo all’aperto.

I ragazzi, che nelle giornate di venerdì e sabato hanno guidato le visite in questo luogo sono alunni dell’I.I.S.S. Amato Vetrano, I.T.A./I.P.S.S.A.R

Da parte nostra vogliamo fare un plauso alla delegazione FAI che ci ha permesso di riscoprire questi tesori saccensi e ai ragazzi delle scuole che si sono impegnati in questo fine settimana a raccontarci quel che stavamo vedendo.

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