Sciacca, un passo avanti e… tre indietro!?!


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Sorprende non poco il susseguirsi di eventi che presi da soli lasciano attoniti i cittadini ma che, considerati nel loro insieme, descrivono un inquietante futuro per la nostra città e per il suo hinterland. Ci riferiamo alle ultimissime battaglie portate avanti con passione dalle associazioni e dai cittadini, alcune vinte, come quella per il tribunale, altre in corso come quella per l’acqua o per l’ospedale e altre che si prefigurano nell’immediato come quelle per l’Inps e la Riscossione Sicilia Spa.

Cosa accomuna questi eventi tra di loro? Semplice: si tratta sempre e comunque di tagli ai servizi per i cittadini!

Assistiamo a questo lento, inesorabile declino di una città che doveva costituire il volano socio-economico per l’intero territorio di riferimento e invece sta diventando una sorta di punching ball su cui scaricare le frustrazioni di amministratori, dirigenti e burocrati che stanno strozzando l’Italia tutta. E come un punching ball noi saccensi prendiamo botte da tutte le parti, spesso assumendo posizioni che assicurano ai nostri denigratori la possibilità di assestare ulteriori micidiali colpi. Forse la maggioranza dei saccensi non ha l’esatta percezione di quanto sta accadendo, ma certamente nessuno potrà dire “non lo sapevo”, perché tutti questi eventi sono stati annunciati, le decisioni sono state quasi prese, in alcuni casi sono definitive, con la realtà che ha superato la fantasia.

Ci sembrava il massimo aver visto di fatto l’annullamento della volonta’ di 27 milioni di italiani che chiedevano e chiedono ancora oggi il ritorno all’acqua pubblica, anche grazie a un Capo dello Stato compiacente, ma dobbiamo constatare che ben altre scelte incomprensibili vanno nella direzione dell’annullamento del rispetto dei cittadini, ad iniziare a quelle che riguardano la nostra salute, il nostro ospedale che oggi ha difficolta’ a garantire l’assistenza ordinaria ma anche quella di emergenza. Ma di questo non si deve parlare, il manovratore Ficarra non deve essere disturbato, anzi qualcuno sostiene pure che bisogna dargli il tempo di provvedere. Come se chi e’ colto da un infarto avesse il tempo di attendere le cure necessarie per avere salva la vita. No, cosi’ non va bene. Noi chiediamo con immediatezza la soluzione delle emergenze dell’ospedale, prima fra tutti quella relativa all’emodinamica.

Oggi ci vediamo costretti ad intraprendere una nuova battaglia contro la soppressione degli uffici di Riscossione Sicilia Spa. Troviamo quasi naturale che la comunità si muova per chiedere all’Inps di lasciare la sede a Sciacca, un poco meno lo e’ farlo per chiederlo ai propri esattori, ma sappiamo benissimo che la permanenza dei loro uffici a Sciacca e’ comunque un vantaggio per l’intero territorio. Noi de L’AltraSciacca lo facciamo consapevoli che tutti questi tagli, che penalizzano fortemente la vita dei cittadini, hanno bisogno di essere meglio divulgati dai mezzi d’informazione, di essere combattuti da un maggiore impegno istituzionale e, diciamolo francamente, di essere contrastati da una maggiore partecipazione dei cittadini.

Il peggiore degli atteggiamenti è l’indifferenza, dire “io non posso niente, me ne infischio”. Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l’impegno che ne è la diretta conseguenza“. – Stéphane Hessel

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