Corruzione: l’Italia è allo stesso livello del Senegal e dello Swaziland


Nell’area dell’euro Italia e Grecia sono maglia nera.

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Nel mondo Il livello di corruzione raggiunto dall’Italia nel 2014 è lo stesso di paesi come il Senegal e lo Swaziland, piccola monarchia del Sud Africa.

Nell’area dell’euro, invece, non abbiamo rivali: pur allineandoci sullo stesso piano della Grecia, nessuna altra nazione presenta un indice di percezione della corruzione superiore al nostro.

L’elaborazione è stata realizzata dall’Ufficio studi della CGIA su dati Transparency International, istituto che ogni anno elabora un interessante indice sulla corruzione in più di 170 paesi del mondo.

Forse in questi dati c’è un pizzico di esagerazione,– commenta il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – Tuttavia, il problema esiste. Le vicende emerse dalle azioni giudiziarie che hanno interessato l’Expo di Milano, il Mose a Venezia e mafia Capitale sono solo alcuni episodi che ci delineano un quadro generale molto preoccupante”.

Negli ultimi 5 anni, fa notare la CGIA, la situazione si è addirittura aggravata. Sempre secondo la graduatoria stilata da Transparency International, abbiamo peggiorato la nostra posizione a livello europeo di 6 posizioni: solo l’Austria (+7) e la Slovenia (+12) hanno fatto peggio di noi.

Purtroppo – conclude Bortolussi – le statistiche ci dicono che la crisi economica e la corruzione procedono di pari passo, nel quale l’una è causa ed effetto dell’altra. Ciò mina la fiducia dei mercati e delle imprese, scoraggia gli investitori stranieri, determinando una perdita di competitività del Paese che dobbiamo assolutamente contrastare”.

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Note sull’Indice di Percezione della Corruzione – Corruption Perceptions Index (CPI)

Il Corruption Perceptions Index (CPI) classifica i Paesi sulla base di quanto il settore pubblico è percepito come corrotto. È un indice composto, una combinazione di indagini e valutazioni di corruzione, raccolte da una varietà di istituzioni di reputazione internazionale. Il CPI è l’indicatore della corruzione più usato al mondo. L’indicatore si basa su percezioni, in quanto la corruzione è composta generalmente da attività illegali, che sono deliberatamente nascoste e vengono alla luce solo attraverso scandali, indagini o azioni penali. Non esiste nessun metodo significativo per valutare i livelli assoluti di corruzione nei paesi o territori sulla base di dati empirici robusti. Nel 2014 sono stati inclusi nell’indice 175 Paesi. Il CPI 2014 si basa sui dati di istituzioni indipendenti specializzate nella governance e analisi del clima aziendale. Le fonti delle informazioni utilizzate per il 2014 CPI sono basate su dati raccolti negli ultimi 24 mesi. Il punteggio ottenuto da un Paese indica il livello percepito di corruzione del settore pubblico su una scala da 0-100, dove 0 significa che un Paese è percepito come altamente corrotto e 100 che è percepito come molto onesto. Il rank di un Paese indica la sua posizione rispetto agli altri inclusi nell’indice. Il CPI è un indice di percezioni di corruzione del settore pubblico, cioè la corruzione amministrativa e politica. Non è un verdetto sui livelli di corruzione di intere nazioni o società, o delle loro politiche, o le attività del loro settore privato.

Fonte: www.cgiamestre.com

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