Agli inizi del 2013, la Camera del Lavoro di Sciacca e l’associazione L’Altra Sciacca, considerato il malessere diffuso dei cittadini nei confronti del gestore Girgenti Acque per via delle salatissime bollette dell’acqua nelle quali riscontravamo parecchie ipotesi di illegittimità, per non parlare dell’inefficienza, l’incapacità e l’arroganza del gestore stesso, si decise di preparare un esposto all’AEEGESI, all’Antitrust, alla Procura di Agrigento, alla Procura di Sciacca e per conoscenza al Presidente della Regione Crocetta. Nel giugno del 2013 l’esposto fu presentato e sottoscritto da associazioni, comitati, onorevoli nazionali e regionali del territorio, oltre a moti sindaci e consigli comunali.
Il titolo del punto 3 dell’esposto trasmesso il 04-06-2013 così recitava: ”Richiesta di pagamento in fattura, in più occasioni, del canone fognario e di depurazione nei confronti dei cittadini residenti in zone prive di rete fognante e di depurazione”. Sempre nel 2013, il diciannove novembre, convocati dall’AEEGESI per chiarimenti, producemmo memori integrativa nella quale al punto 6 reiteravamo la necessità di intervenire sui canoni fognari e di depurazione anche in presenza della sentenza della Corte Costituzionale.
A distanza di oltre tre anni dal nostro esposto, il rinvio a giudizio della Girgenti Acque, del Presidente Campione e del direttore generale Giandomenico Ponzo per truffa aggravata ci dice che le nostre obiezioni erano fondate, anche se sarà necessario attendere il giudizio finale per stabilire se avevamo o no ragione.
Noi, che intanto abbiamo dato vita al comitato intercomunale per la gestione pubblica dell’Acqua (InterCo.PA), non sappiamo se la Procura di Sciacca ha avviato le indagini che hanno portato al rinvio a giudizio della Girgenti Acque a seguito al nostro esposto e per il quale siamo stati convocati per chiarimenti, ma certamente l’azione e l’impegno dei sindacati, comitati e associazioni, non invece le azioni delle varie Istituzioni preposte, ha tenuto sempre alta la tensione ed oggi possiamo coltivare la speranza che l’indifferenza (?) delle Istituzioni possa essere compensata dall’azione della Magistratura.
Nell’occasione è utile ricordare che al punto due dell’esposto presentato il 4 giugno 2013 abbiamo anche contestato la delibera n. 2 del 20-06-2012 del Commissario ad Acta dell’ATO idrico AG9 che ha approvato le nuove tariffe del Servizio Idrico a valere dal I° gennaio 2012, sia per avere utilizzando il principio della retroattività sia per come si è pervenuti al sistema di valutazione della base di calcolo. Anche in questo caso ci attendiamo risposte e sviluppi che, se non saranno raggiunti attraverso l’azione delle Istituzioni preposte, sarà probabile agiremo attraverso il nostro comitato.
Inter.Co.PA si è costituita con l’obiettivo di arrivare alla risoluzione o rescissione del contratto che ci lega a Girgenti Acque fino mal 2037. Questo non per un capriccio ma perché, oltre alle inefficienza e incapacità dimostrate che hanno determinato gravi inadempienze, tali da sole sufficienti per l’azione della risoluzione contrattuale, esistono anche altre ragioni, che riteniamo non meno gravi di quelle già al vaglio delle magistrature, che abbiamo contestato nell’esposto presentato nel 2013, come per l’appunto il calcolo delle tariffe e la valenza retroattiva.
Certamente per condurre la nostra battaglia non sarà necessario essere dentro la Commissione Tecnica che si istituirà ai sensi dell’art. 12, Legge Regionale !9/2015.
Inter.Co.PA
Il Coordinatore
Franco Zammuto