La Procura di Agrigento ipotizza reato di truffa aggravata per l’aggravio dei costi delle tariffe idriche


La Procura di Agrigento in data 11-05-2017 ha concluso altre indagini a carico della Girgenti Acque attraverso le quali si ipotizza che il gestore percepiva contributi dalla Regione, ai sensi della L.R. n. 9 del 2004, finalizzato a consentire l’equilibrio economico gestionale del Piano Ambito, oltre all’aumento delle tariffe attraverso l’applicazione di un indice di inflazione diverso da quello previsto. L’aggravio di quanto percepito, secondo la Procura di Agrigento equivarrebbe a 20 milioni di euro, di fatto sostenute in parte da tutti i siciliani e in parte dai cittadini dell’ATO di Agrigento.

Il comitato Inter.Co.PA ha la magra soddisfazione di poter dichiarare che noi da tempo sosteniamo che potevano esserci ragioni per contestare le tariffe, sostenuti in questo da capaci consulenti. Allo stesso tempo però, oggi ancora più di ieri esiste una ragione, anche più grave delle precedenti, per adire la via del recesso secondo gli artt. 36, 38 della convenzione stipulata.

Per quanto ancora dovremo attendere una manifesta presa d’atto da parte dell’ATI che la risoluzione è la via necessaria per tutelare e salvaguardare gli interessi  dei cittadini di questo ambito territoriale?

 

                                                                                                    Inter.Co.PA

Il Coordinatore

Franco Zammuto

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