IL MISTERO DEL “PIANO D’AMBITO” di Agrigento


Prima di rendicontarvi le nostre peripezie burocratiche per accedere al PIANO D’AMBITO IDRICO della nostra provincia, vi invitiamo a consultare il sito dell’Ambito territoriale Ottimale 7 di Trapani (cliccando sull’immagine in alto). Al suo interno troverete informazioni dettagliate e documenti.

Noi de L’ALTRASCIACCA, da sempre contrari alla privatizzazione dell’acqua, in questi otto mesi, invocando un’assente trasparenza amministrativa, abbiamo fatto il possibile per accedere sia al Piano d’Ambito della Provincia di Agrigento che alla convenzione di gestione, ovvero i documenti che contengono tutte le informazioni essenziali per:
– definire gli obiettivi e i criteri di gestione del servizio idrico integrato (livelli minimi dei servizi idrici, caratteristiche del servizio, protezione e razionale utilizzo delle risorse, regolamenti);
– definire gli obblighi e le responsabilità del gestore nei confronti dell’ATO e dei cittadini utenti (livelli di qualità del prodotto e del servizio, tariffa, incrementi di efficienza, risparmio idrico, canoni di concessione, conto economico e stato patrimoniale, certificazioni, controlli di qualità, garanzie);
– definire la normale gestione della rete idrica e delle modalità di verifica, controllo e d’intervento dell’Autorità d’Ambito per assicurare il raggiungimento dei risultati previsti.

Sapevamo dell’importanza ed essenzialità della presenza di un PIANO D’AMBITO per la stipula del Contratto di affidamento della gestione idrica provinciale tra l’ATO di Agrigento e l’ente gestore GIRGENTI ACQUE S.p.A.
Sapevamo che il suddetto piano doveva essere disponibile presso l’ATO Idrico di Agrigento e disponibile presso ogni Comune appartenente al Consorzio.

Immaginavamo che, essendo il nostro sindaco di Sciacca membro del Consiglio di amministrazione, avremmo auto una corsia preferenziale per il suo accesso o consultazione.

Abbiamo, appunto, immaginato. La realtà è tutt’altra cosa.

Ma cosa ci vuole per leggere il Piano d’Ambito della Provincia di Agrigento ?

Abbiamo, pertanto, cercato di venirne in possesso, utilizzando ogni mezzo disponibile a noi semplici cittadini, interpellando tutte le autorità riconducibili alla vicenda.
Il nostro obiettivo era quello di metterlo a disposizione di tutti, sebbene consapevoli che questo compito doveva essere svolto dai nostri solerti amministratori.

Niente di più semplice, abbiamo pensato. La nostra curiosità sarà soddisfatta in men che non si dica, in quanto oggi è facile metterlo a disposizione degli utenti sfruttando la tecnologia informatica ed internet.

Pensavamo male, anzi malissimo, ed ecco il perché:

• Il 10 settembre 2008 abbiamo inviato una lettera al Presidente della Provincia di Agrigento, il Dott. Eugenio D’Orsi per formalizzare una richiesta di accesso ai suddetti documenti, inoltrando identica missiva anche al nostro presidente del Consiglio Fabrizio Di Paola.

• Dopo un paio di giorni riceviamo la risposta dell’Avv. Di Paola che ci comunicava d’aver inoltrato la nostra richiesta all’amministrazione comunale.

• Dopo qualche altro giorno dopo, sempre dal Presidente del Consiglio, abbiamo ricevuto la copia dell’affidamento degli impianti idrici saccensi all’ente gestore e, qualche settimana più tardi, anche il contratto stipulato dall’ATO con Girgenti Acque S.p.A. , ma scopriamo che non c’è Piano D’Ambito. E’ possibile che il Comune non detenga una copia del PIANO da mettere a disposizione dei suoi cittadini ?

La cosa, in effetti, ci appare alquanto strana ma ne abbiamo conferma il 23 Settembre 2008 per bocca del nostro primo cittadino, il sindaco Dott. Mario Turturici , che in una trasmissione televisiva invitava tutti coloro che desiderano prendere visione del Piano d’ambito, a rivolgersi direttamente all’ATO IDRICO di Agrigento.

Ma l’ATO IDRICO non è rappresentato a Sciacca proprio dallo stesso Turturici?

Non faremmo prima a chiederlo a Lui? La risposta potrebbe essere semplice: il Comune di Sciacca, sebbene abbia un proprio rappresentante all’interno del CDA, non detiene materialmente il benedetto PIANO D’AMBITO e quindi si fa prima a chiederlo all’ATO.

Non ci rimane quindi che sperare che la richiesta del Presidente del Consiglio venga accolta o che, nel frattempo, magari ci rispondano direttamente da Agrigento.

Sapevamo che identica richiesta era stata fatta anche da diversi Consiglieri Comunali e che anche loro stanno attendendo invano.

Abbiamo cercato (clicca qui per visionare il nostro articolo in proposito) di trovarlo sul sito sito internet dell’ATO IDRICO di Agrigento, ma inutilmente, il floppy-disk continuava a girare senza sosta ma di accedervi nulla.
All’interno della sezione documenti, infatti, pur essendo indicato “Piano D’ambito, non esisteva niente di niente. Alla faccia della trasparenza.

Il 27 Ottobre 2008, visto il silenzio tombale proveniente da Agrigento, decidiamo di inviare una nuova raccomandata al Consorzio di AMBITO che, finalmente, il 13 Novembre 2008, ci risponde. La missiva (scaricabile qui) è un fax a firma dell’Ing. Milano con il quale ci comunicano che i documenti da noi richiesti sono accessibili presso il sito internet: atoidrico.agrigento@mail.it

Dev’esserci un errore. Questo non è un indirizzo web ma un indirizzo di posta elettronica. L’indirizzo dell’ATO IDRICO è www.atoidricoagrigento.191.it e, controllando, al suo interno non troviamo ancora nulla. Decidiamo, a quel punto, di telefonare e chiarire questa situazione. Non è certo questa la risposta che attendevamo.

Ci risponde un signore, che chiamiamo “impiegato”, ci riferisce che l’Ing. Milano non c’è e ci viene passato un altro signore, che chiamiamo “dirigente”. Facciamo, a quest’ultimo, presente la situazione ci viene promesso che il sito sarà aggiornato a breve.

• E’ il 13 Novembre, facciamo passare una settimana e visto che non succede nulla, ritelefoniamo. Ci risponde nuovamente l’impiegato che ci assicura che il webmaster del sito dell’ATO è stato avvisato e che sta provvedendo.
• Dopo altre due telefonate, il 23 Novembre qualcosa sul sito dell’ATO comincia a muoversi. La sezione “documenti” prende vita e compare finalmente qualche link attivo (clicca qui per raggiungere la sezione). E’ già qualcosa ma, per la miseria, manca ancora il PIANO D’AMBITO !!!

Pensiamo di dargli un po’ di tempo e di tornare a “importunarLi” solo dopo qualche giorno. E così facciamo, visto che ancora “tutto tace”.

Ritelefoniamo e ci viene passato il dirigente. Ci dice che il piano d’ambito risulta difficile da mettere in rete, viste le sue proporzioni e ci promette di inviarlo via posta. Forniamo l’indirizzo e aspettiamo. Una busta in prioritaria da Agrigento quanto tempo potrà impiegare?

Bene, dopo quasi una settimana la nostra busta non arriva e siamo costretti a richiamare. Ci dicono che spediranno in giornata e siamo al 9 Dicembre. Il 12 chiediamo conferma dell’invio e ci viene risposto che un CD è stato spedito con posta prioritaria lo stesso 9 Dicembre.

Oggi 15 Dicembre riceviamo un plico spedito da Palermo (è un raro fenomeno di bilocazione, visto che l’ATO si trova ad Agrigento) il 12 Dicembre al cui interno cosa c’è?
Il piano d’ambito??? E no! La “proposta di Piano d’Ambito” inoltrata dalla SOGESID all’ATO DI AGRIGENTO nel lontano 2002.

Che vuol dire tutto questo?

Ma il PIANO D’AMBITO ESISTE o……?

La proposta in nostro possesso (disponibile per il download in coda a questo articolo), dovrebbe essere stata approvata dall’ATO in questi sei anni. Dov’è e chi ce l’ha il vero PIANO D’AMBITO IDRICO della nostra provincia, ultima d’Italia (forse anche per burocrazia e trasparenza)?

Torneremo a chiederlo presto al nostro sindaco e al nostro presidente della provincia. Anche perchè, da oltre tre mesi lo attendono anche il Presidente del Consiglio e diversi consiglieri comunali.

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Ecco la PROPOSTA DI PIANO D’AMBITO ricevuta per posta prioritaria:
(CLICCA QUI PER SCARICARLA)

E’ in formato ZIP, quindi è necessario un WINZIP per scompattare il file scaricato (clicca qui per scaricarlo).
I capitoli della PROPOSTA DI PIANO D’AMBITO sono in formato PDF. E’ quindi necessario l’ADOBE READER per poterli visualizzare (clicca qui per scaricarlo).
Alcuni file presenti nelle appendici alla PROPOSTA sono invece in formato DWF. Per prenderne visione è necessario quantomeno un AUTODESK VOLO VIEW (clicca qui per scaricarlo)

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