IL CARNEVALE DELLE INCERTEZZE


Ogni anno è la solita storia: mancanza di capannoni, giusta protesta dei carristi, annuncio della sospensione dei lavori, ripresa dei lavori e incertezze sui finanziamenti a pochi giorni dall’inizio.

Tutto sommato, i lavori per la realizzazione dei carri allegorici va avanti ed un grande merito va ai nostri carristi, che pur non avendo stimoli e certezze, cercano sempre di far fare una bella figura alla nostra città con le loro imponenti opere in cartapesta.

Quest’anno si è aggiunto un altro dubbio, quello del luogo in cui si dovrebbe svolgere la manifestazione: Centro storico o Perriera? Da più fronti istituzionali è stato ribadito che finalmente il carnevale tornerà nella sua sede storica, il centro. Certo è che il ponteggio del palazzo San Giacomo Tagliavia è ancora lì (a causa di piccoli intoppi nella fase di conclusione dei lavori che tra mancati solleciti e diffide si sono portati quasi a ridosso della festa) ed in molti, compresi noi de L’AltraSciacca, non crederanno se non vedranno.

Dal punto di vista dei finanziamenti, il Comune ha già stanziato la sua parte, che andrà a coprire totalmente i premi per le associazioni che parteciperanno, la Provincia si occuperà con i suoi fondi della promozione pubblicitaria a livello locale, provinciale e regionale, mentre mancano all’appello, a poco più di un mese dalla festa, i finanziamenti della Regione. Questo ritardo ha delle gravi conseguenze sull’organizzazione della manifestazione.

Da tempo, nei siti dei carnevali più importanti d’Italia, ma anche di quelli meno noti, è possibile consultare il programma completo. A Sciacca no! Ci dovremmo sempre accontentare di un turismo locale, poiché chi non risiede nella nostra Regione non può programmare il viaggio con un giusto anticipo. Questo, a nostro avviso, è uno dei tanti motivi per i quali il nostro carnevale stenta a decollare e si limita ad essere una sagra paesana, come da tanti è ormai definito.

Un altro dubbio ci sorge: sarà un carnevale all’altezza delle grandi edizioni degli anni 80-90?
Molti risponderanno di no. Eppure le tecniche di costruzione si sono modernizzate, creando dei movimenti e delle strutture che anni fa non ci saremmo mai immaginati. Ciò che si rimpiange del passato, però, è tutto il contorno: i gruppi numerosi, il maggiore coinvolgimento di gente adulta nella creazione dei carri e dei gruppi e la minore presenza del fenomeno alcol.

A poco sono serviti i maggiori controlli nella somministrazione di bevande alcoliche e gli spot in tv.
Sono tanti, infatti, anche minorenni, ad abusare nel bere, creando anche problemi di ordine pubblico ed è ai genitori che ci rivolgiamo nel controllare un po’ di più i propri figli, specie se giovanissimi.

Lasciando i rimpianti delle vecchie edizioni, con il carnevale alle porte, ci auguriamo che presto arrivino risposte dalla Regione e che finalmente si possa assistere al carnevale della svolta, con tanto “scialo” ma senza esagerazioni.

Concludendo queste nostre considerazioni, rilanciamo le nostre proposte, avanzate già l’anno scorso alla fine della scorsa edizione, sperando che questa volta siano attenzionate da chi di dovere:

Maggior numero di forze dell’ordine dispiegate lungo il percorso mascherato ed agli ingressi/uscite della città;

Nomina ufficiale di uno o più responsabili comunali della sfilata di gruppi e carri;

Nomina ufficiale di un responsabile di ciascun carro o gruppo che deve riportare al responsabile comunale per qualunque motivo;

Istituzione di requisiti minimi sostanziali e formali richiesti per partecipare alla sfilata;

Suddivisione in quote percentuali del premio in denaro assegnato ad ogni carro, calcolate con opportuni coefficienti di peso e associate anche a voci particolari come il rispetto dell’orario programmato di sfilata, la presenza del gruppo a terra lungo il percorso, etc. (ovviamente il tutto deve essere sottoscritto dalle associazioni all’atto dell’iscrizione); se la voce non viene rispettata la quota parte ad essa associata non dovrebbe verrà corrisposta;

Modifica dell’orario di sfilata dal tardo pomeriggio alla tarda mattinata per consentire a tutti (bambini e anziani, cittadini e visitatori) di godersi la festa ed ottenere consequenzialmente un anticipo della chiusura serale dei festeggiamenti con maggiore serenità per tutti;

– Se l’inizio della sfilata trasla in tarda mattinata, si può pensare di coinvolgere le scuole per rimpinguare i gruppi davanti ai carri e risolvere pertanto anche questo problema;

Coinvolgere i ragazzi in un concorso per la creazione delle locandine (che non sempre soddisfano) e per il progetto del palco;

Reindirizzare i contributi dati alle scuole per i gruppi dei carri (spostando i bambini lì) per sostenere le onerose spese per i costumi. Ovviamente, con la loro presenza, vanno ridisegnati gli orari di sfilata dei carri;

Rigido controllo sulla vendita di alcolici, sopratutto ai minori, non vogliamo più assistere a questa sagra del vino contornata da una sfilata di carri;

Fissare un orario massimo per la fine delle sfilate. Per chi volesse continuare potrebbe farlo intorno al palco principale con musiche ed attrazioni varie;

Fare pagare un ticket a chi viene da fuori offrendo in cambio bus navette e parcheggi;

Un Carnevale su più giornate. Non si capisce come si possa nell’arco di 3-4 giorni bruciare un lavoro di mesi e perchè no un fiume di denaro, in gran parte pubblico;

Sfilate di gruppi e carri alternati ad avvenimenti sportivi, culturali, musicali, artistici, enogastronomici, tutti indirizzati alla valorizzazione di Sciacca e del suo territorio. Un carnevale di questo tipo, pur con le sue peculiarità: inni,recite, partecipazione libera dei cittadini alle sfilate potrebbe dare a questa manifestazione uno slancio sicuramente diverso;

Fissare regole precise per lo svolgimento della sfilata, esigere il massimo rispetto per gli orari e maggiore controllo e penalità per chi non rispetta il regolamento. Organizzazione, pianificazione e polso fermo.

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