SAN CALOGERO: OBIETTIVO RAGGIUNTO


Una delle battaglie che ci hanno visto in prima linea in questi mesi è stata quella di riportare all’antico splendore la Basilica di San Calogero, luogo di culto per tanti nostri concittadini e meta turistica di prim’ordine all’interno del territorio saccense.

Quando iniziammo ad attenzionare sulla vicenda in pochi conoscevano la situazione di degrado in cui versava la chiesa. Da allora altri nostri articoli, i servizi delle reti locali, le discussioni sui forum saccensi, le notizie riportate dagli organi di stampa sui portali internet, il plauso (“da Fra Davide un grazie all’AltraSciacca”) che Fra Davide, parroco della Basilica, ha sentito di esprimere alle nostre iniziative in merito, sono servite a parlarne ed a informare.

Ebbene, adesso qualcosa si muove. Qualcosa di positivo. Finalmente inizieranno i primi di lavori di restauro della Chiesa. La Basilica resterà chiusa dal 3 al 28 novembre per permettere agli operai di togliere il marmo che ricopre le mura interne della struttura e successivamente intonacare.

Solo per quell’arco di tempo le messe saranno così distribuite: la S. Messa feriale sarà celebrata alle ore 8.00 dalle suore a Cutrone mentre alle ore 16.30 dalle suore di S. Chiara; la domenica invece alle ore 8.30-11.00-16.30 dalle suore a Cutrone mentre la S. Messa parrocchiale delle ore 18.30 sarà celebrata presso l’auditorium di Contrada Marchesa vicino all’Alberghiero.

L’intervento di restauro dovrebbe permettere tanto alla chiesa quanto ai preziosi dipinti di “respirare” meglio affinchè l’umidità possa incidere per nulla o in minima parte al normale deterioramento causato dallo scorrere del tempo. Questi primi importanti interventi saranno possibili grazie al supporto del comune che ha stanziato buona parte dei fondi messi a disposizione (quindicimila euro) e grazie all’aiuto di uno sponsor: la Banca Intesa che ha invece donato cinquemila euro. Oltre agli interventi suddetti, alla riapertura della Basilica avremo la possibilità di ammirare il nuovo fonte battesimale ed il nuovo ambone. La cifra complessiva ottenuta ha permesso questi primi lavori ma molti altri ne restano da compiere sia all’interno della chiesa che per quanto riguarda il sagrato e l’annesso convento dei frati francescani. Il restauro dei dipinti, delle statue, degli altarini laterali recentemente riscoperti sono di competenza però della Soprintendenza ai Beni Culturali provinciale e regionale che speriamo possa intervenire presto e concretamente.

Nell’attesa godiamoci questi primi risultati: una delle perle della nostra città tornerà presto a brillare ed a fare bella mostra di sè e sarà un po’ anche merito nostro.

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