UNA CORSETTA TRA I RIFIUTI 1


Una città che non è in grado di pianificare il presente, non può avere futuro.
Ancora peggio, una città che non riesce a soddisfare le più basilari esigenze sociali, ruba il futuro.
Questa dura riflessione è figlia di una corsa, nel cosiddetto “circuito” di C/da Sovareto, tra immondizia e rifiuti di ogni genere.

Una corsa che doveva avere lo scopo di far perdere chili per consentire una più soddisfacente (o meno preoccupante) “prova costume”, si è trasformata in una finestra sul poco che offre Sciacca a chi si vuole impegnare in qualsiasi attività diversa dal “passiu” in piazza.
E pensare che basterebbe poco.
Basterebbe, ad esempio, ripulire di tanto in tanto il circuito che da molti (in mancanza di altro) è utilizzato per fare sport (sia il giorno che la notte).

Certo questo è il minimo da pretendere da un paese che ha anche soltanto la presunzione di avvicinare gli standard dei paesi sviluppati e civili.
A pensare in grande si potrebbe chiedere l’acquisizione dell’intera area e la sua sistemazione in parco attrezzato dove gli appassionati possano fare attività podistica e sportiva in genere, i bambini possano giocare tra alberi ed aiuole e magari anche con scivoli e dondoli e dove tutti gli altri possano passeggiare o semplicemente stare seduti su una panchina a respirare area pulita.

Ma questo sarebbe oggettivamente troppo per una città che di grande ha, purtroppo, soltanto i proclami (vedasi Sciacca terzo polo turistico).


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Un commento su “UNA CORSETTA TRA I RIFIUTI

  • Lelio

    sono d’accordo sulla pulizia periodica, ma sarebbe troppo chiedere a chi frequenta il posto (sia di giorno che, sopratutto, di notte) di evitare di gettarvi bottiglie, fazzolettini, cartacce ed altro senza nessun rispetto per gli altri? Questi signori fanno così anche a casa loro, buttando tutto dappertutto, o a casa usano i sacchetti?