E il Giallo Continua…


Come ogni vero Giallo che si rispetti la soluzione è ben lungi dall’essere trovata e, pur passando i giorni, ancora non sono stati sciolti i dubbi, non sono state date risposte e non è stato individuato il movente.

Stiamo parlando del “Giallo dei cassonetti gialli(clicca qui per visualizzare l’articolo), ossia della questione dei cassonetti per la raccolta degli abiti usati.

Il Comune ha deciso di sollevare dall’incarico la “Sanlorè”, la Cooperativa Sociale agrigentina che si occupava del recupero del vestiario donato. A distanza ormai di alcune settimane dall’inizio della diatriba, non sono stati fatti passi in avanti nella risoluzione del problema.

Al giorno d’oggi il Comune non ci ha ancora spiegato il motivo per il quale all’improvviso ha fatto ritirare i cassonetti gialli alla Cooperativa, non ci ha chiarito se il contratto tra le due parti è ancora valido o se è da considerarsi carta straccia, non ha fornito delle valide alternative alla Sanlorè, anzi non ha fornito proprio alcuna alternativa col risultato che i cittadini non sanno più quale sia il posto giusto da destinare agli abiti che decidono di non utilizzare più così come dimostrano queste immagini:

Abiti gettati via in Via Ovidio

Abiti gettati via in zona Perriera, accanto alla chiesetta di San Sebastiano

Questi sono i risultati che si sono venuti a creare: intere aree destinate abusivamente all’accatastarsi di abiti e pellame di ogni genere che i cittadini, per non gettare in modo indifferenziato nei comuni cassonetti, portano in queste zone nella vana speranza che qualcuno passi a ripulire. Infatti, dal momento in cui la Sanlorè è stata allontanata da Sciacca, gli abiti non vengono più indirizzati allo stato attuale verso nessun ente o associazione che si occupi di ridistribuirli ai più bisognosi e sono alla mercè di chiunque, oltre che degli agenti atmosferici.

L’unica novità sostanziale rispetto alla nostra ultima segnalazione in merito è la scomparsa anche dell’ultimo cassonetto giallo che era sito in Via De Gasperi.

Via De Gasperi: anche l’ultimo cassonetto giallo è stato rimosso

La questione si ingarbuglia ogni giorno di più e nessun segnale giunge da chi dovrebbe essere preposto a dare risposte concrete e rapide ai cittadini.

Noi de L’AltraSciacca torniamo a chiedere:
Sciacca non aderisce più al Progetto “Abito qui” portato avanti dalla Sanlorè dopo l’avvenuta rimozione delle campane per la raccolta degli abiti?
Perché, dopo mesi e mesi, durante i quali nessuno si è adoperato sulla questione, all’improvviso è stato richiesto il ritiro di questi cassonetti e perché ciò è avvenuto proprio quando l’intervento di raccolta era stato effettuato e non nei periodi di maggior disagio quando nessun operaio della Cooperativa giungeva a Sciacca?
Come intende il Comune sopperire adesso alla mancanza di aree predisposte alla raccolta di abiti usati e come intende trasformare questi che al momento sono veri e propri rifiuti in doni di cui potrebbero usufruire le tante famiglie bisognose del nostro territorio?
Perché non coinvolgere in iniziative di questo genere tutte le Associazioni di Volontariato che operano nel sociale a Sciacca per ricondurre il tutto anche ad una dimensione più locale al fine che tutti i cittadini la possano verificare più facilmente?

E il mistero si infittisce…


Informazioni su Redazione

Mi chiamo Calogero Parlapiano. Ho 24 anni, sono studente di Lettere all'Università di Palermo. Ho svariati interessi e diversi hobbies, adoro leggere e scrivere. E amo la mia città natale, Sciacca.

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