L’ACQUA E’ TUTTO


L’acqua è tutto.
Noi siamo costituiti prevalentemente da acqua.
Senz’acqua la nostra vita semplicemente non ci sarebbe.
Tutti gli animali del mondo esistono e vivono grazie all’acqua.
Tutte le piante sulla superficie terrestre sono presenti perché c’è l’acqua.
Senza acqua non ci sarebbero i frutti delle piante di cui ci nutriamo.
L’acqua è anche sinonimo di igiene: ci puliamo, laviamo i nostri indumenti, il cibo, le posate, i pavimenti.
L’acqua serve ai cittadini, all’agricoltura, all’industria.
Dove non c’è l’acqua, non c’è pulizia, non c’è cibo, non c’è sviluppo, ma ci sono malattie, povertà, assenza di prospettive.

L’acqua è una sostanza fondamentale per gli uomini, un bene prezioso cui tutti hanno diritto.
L’acqua non può essere fatto diventare uno strumento di guadagno per pochi individui che possono sfruttare il fisiologico bisogno d’acqua degli esseri umani per speculazioni economiche finalizzate all’arricchimento.

Noi de L’ALTRASCIACCA siamo e saremo attenti a tutto ciò che riguarda da vicino e da lontano l’argomento acqua.
Noi de L’ALTRASCIACCA consigliamo anche a tutti gli uomini politici ed agli amministratori di qualunque ordine, grado e colore politico di vigilare attentamente sul tema dell’acqua.
L’acqua è troppo importante per tutti noi per non rivolgerle il giusto grado di attenzione e non fare tesoro delle esperienze altrui.

Leggete, meditate e soprattutto aprite gli occhi.

Dal sito http://lanazione.ilsole24ore.com/

L’EMERGENZA

Riprendiamoci l’acqua e rifacciamo l’intera rete ridotta a colabrodo

Secondo Cispel Toscana per risanare la rete sarebbero necessari oltre 140milioni e un aggravio di 0,38 euro sulla bolletta. Il 42 per cento dell’acqua immessa nelle condutture viene dispersa nel terreno a causa delle falle che si trovano nei vecchi tubi. Il ‘Forum’ chiede di riportare sotto la gestione pubblica la risorsa idrica e condanna i privati: “Perdite esorbitanti e bollette salate”

Siena, 19 luglio 2008 – “La gestione dell’acqua affidata ai privati è stata un fallimento. L’acqua deve tornare in mano pubblica.”

Alla luce del recente summit del prefetto con i sindaci in cui è stata affrontata l’ennesima emergenza idrica, il Forum senese dei Movimenti per l’acqua (composto da 26 soggetti fra associazioni, partiti e sindacati) ribadisce che per risolvere alla radice i problemi bisogna chiudere l’era dei privati e tornare al pubblico perché l’acqua non è una merce come altre, ma un bene indisponibile, un diritto.

Il forum traccia un bilancio negativo dei sette anni nei quali i privati hanno colonizzato il Fiora (‘detengono il 40% della società ma in sostanza la governano perché l’amministratore delegato, espresso da loro, ha ampi poteri’. Ecco i risultati, che secondo il Forum sono disastrosi. 1) Le bollette sono aumentate in media dell’8 per cento all’anno e sono all’incirca raddoppiate rispetto al tempo in cui erano i Comuni ad avere la gestione. 2) Dopo sette anni, la rete perde ancora il 42% dell’acqua, a fronte del 46% di sette anni fa; questo significa che dei 50 milioni di metri cubi immessi in rete solo 26 arrivano nelle case. 3) La manutenzione della rete è “risibile perché si rifanno 10 chilometri di tubature all’anno a fronte di 9 mila chilometri di condutture obsolete e colabrodo”. 4) Nel 2007 il Fiora ha presentato un piano per la realizzazione di 48 opere urgenti ma ne ha fatte soltanto 7. 5) Non è mai stato fatto il bilancio idrico, cioè non esiste una visione organica delle quantità di acqua disponibili e della domanda, per cui si va avanti ogni estate all’insegna di provvedimenti d’emergenza e di autobotti dal costo enorme.

A questo si aggiunge, ricorda il Forum, un paradosso: gli enti pubblici, cioè i cittadini, pagano al gestore privato anche l’acqua che viene dispersa. Per cui da un lato il rifacimento della rete, l’intervento principe per far fronte alla crisi idrica, sembra interessare poco al pubblico e tanto meno importa al privato, che comunque si vede pagare tutta l’acqua che sgorga, anche se buona parte non arriva a destinazione. La tesi dei Forum, insomma, è che l’arrivo dei privati, salutato da molti come la panacea per risolvere tutti i mali dell’acquedotto, per introdurre managerialità ed efficienza in un ente giudicato un ‘carrozzone pubblico’, in realtà si è rivelato un flop che si è ritorto contro gli interessi dei cittadini e che non ha in alcun modo risolto il grave problema della scarsità idrica di cui in estate soffronto tanti Comuni, che restano con i rubinetti a secco o che hanno l’acqua razionata (è di questi giorni la notizia che in diversi paesi del Chianti mancherà l’acqua per due notti a settimana).

La soluzione, dicono i Forum, sta nel riportare l’acqua sotto il controllo del pubblico perché è una risorsa troppo preziosa per alimentare un business privato. Per raggiungere questo obiettivo, nel 2007 i Forum raccolsero a livello nazionale 402 mila firme sotto un progetto di legge di iniziativa popolare che però il Parlamento ha chiuso e dimenticato nei cassetti. In Toscana, nel 2002 furono raccolte 42 mila firme, anche questa volta per una legge regionale di iniziativa popolare che però fu bocciata dal Consiglio.

Ma la rete dei Forum non demorde. Forte anche del movimento che sta crescendo a livello mondiale e che mira appunto a strappare l’acqua alle multinazionali per ridarla ai popoli. C’è però anche chi, come il “Clan libertario Filippo Mazzei”, è favorevole a privatizzare completamente l’acqua affinché sia soggetta alle leggi della domanda e dell’offerta come qualsiasi altra merce.

Franco Tinelli

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