OGGI E’ IL GIORNO DI “VITE SENZA DESTINO”


Sarà presentato stasera alle ore 20,30, presso il “Finger Food” di vicolo Primo San Leonardo n°14/16, il libro di poesie “Vite senza destino” di Calogero Parlapiano.
Il giovane poeta saccense, studente della facoltà di lettere, nonché collaboratore del settimanale “Controvoce”, vanta già una vasta gamma di partecipazioni a numerosi concorsi letterari sia nazionali che internazionali, mentre, per la prima volta, la casa editrice Montedit di Melegnano, in continua ricerca di poeti contemporanei emergenti, ha pubblicato un’antologia di poesie di Parlapiano nella collana “I gigli”.
La sua poesia è pura esaltazione dell’esistenza umana e l’intera sua produzione poetica un incessante inno alla vita – dice Antonio Giovanni Bono nella prefazione dell’opera – un percorso introspettivo, di indagine e scavo interiore alla ricerca di sé stessi attraverso la poesia, strumento di conoscenza e di scandaglio interiore”.
Nelle sue liriche, che Controvoce ha avuto il piacere di visionare in anteprima, Calogero Parlapiano svela la sua intimità espressiva, le sue riflessioni esistenziali.
Si cerca sempre qualcosa che non c’è….siamo, in fondo, lettere con un destinatario errato
Temi dominanti dell’opera di Calogero Parlapiano sono il vivere e il tempo.
Camminare vorrei su petali d’asfalto e apprendere veloce ogni giorno qual è il segreto del tempo” , recita così un verso di “Chi vive”.
Talvolta riaffiorano i ricordi del poeta bambino che passeggia con il nonno: “Andavamo per scale e infiniti cortili/ senza deludere i miei giochi infantili…
In quella casa immensa e piccina/ sognavo di svegliarmi ogni mattina
”.
C’ è posto anche per l’amore che come ben sottolinea Antonio Giovanni Bono: “Amare è il verbo dominante, l’animo e l’assenza, respiro profondo dell’esistenza che conduce verso l’armonia e la comunicazione tra gli esseri umani”.
Una poesia ispirata, frutto di meditazione e di analisi interiore che però, si esplica in un candore e in una naturalezza comunicativa.
Parlapiano rappresenta un giovane talento e una bella promessa letteraria, legato profondamente a Sciacca, non è, infatti, un caso, che la copertina di “Vite senza destino” le renda tributo riportando una foto evocativa di un posto emblematico della cittadina.
Impegnato e interessato a conoscere e a comprendere le dinamiche e le problematiche che affliggono la città termale, il poliedrico Calogero Parlapiano, tra le altre cose attivissimo blogger, rileva con questa sua prima opera, che auguriamo sia la prima di una lunga serie, il suo vero essere, fatto di pensieri, parole, frasi e rime che hanno una disarmante tenerezza e un forte impatto emotivo in grado di trascinare il lettore a sua volta nel mondo della riflessione.
Parlapiano apre uno squarcio sul mondo giovanile saccense, spesso agli onori della cronaca solo per fatti riprovevoli e angoscianti. C’è, forse, ancora un futuro se nella nostra terra sbocciano “ricercatori di Muse” dell’antica arte.
Per tutti coloro che vorranno partecipare alla presentazione del libro, l’appuntamento è, dunque, per questa sera, relatore della serata sarà il professore Vincenzo Puleo, mentre, per chi volesse immergersi nella lettura dei versi di Calogero Parlapiano e del suo “Vite senza destino”, l’appuntamento è anche in libreria*.

Giovanna Venezia – tratto da “Controvoce

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